Vendite in crescita, utili in caduta: Shimano soffre in Asia, boom in Europa

Il primo semestre 2025 di Shimano si chiude con ricavi in aumento del 9,5% a 1,38 miliardi di euro, ma la redditività in netto calo ha spinto il management del colosso giapponese a rivedere al ribasso le previsioni per l’intero anno.

Shimano semestrale 2025
La semestrale 2025
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Una semestrale tra luci e ombre quella di Shimano. Il gruppo giapponese ha infatti chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi netti pari a  237,4 miliardi di yen (circa  1,38 miliardi di euro), in aumento del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Tuttavia, alla crescita del fatturato si è contrapposto un netto calo della redditività: l’utile operativo è sceso del 9,2% a  28,1 miliardi di yeb (poco più di 163 milioni di euro), mentre l’utile netto è crollato del 90,9%, fermandosi a  3,96 miliardi di yen (circa 23 mln di euro).

Il calo dei margini è imputabile in larga parte all’effetto negativo dei cambi – oltre 21 miliardi di perdite su valuta poco più di 122 mln di euro – e a un contesto di costi operativi in aumento, anche per via di livelli di inventario ancora elevati nei mercati asiatici.

Mercati contrapposti: Giappone e Asia in affanno, Europa in ripresa

Nei mercati asiatici la domanda è rimasta debole, in alcuni bacini in maniera drammatica. E’ il caso della Cina, dove le vendite sono scese del 32,8% a 33,4 miliardi – poco meno di  193 milioni di euro a causa della scarsa ripresa dei consumi e di alti livelli di stock nella distribuzione.
Anche il mercato domestico, il Giappone ha mostrato segnali di stagnazione, penalizzando la divisione Fishing Tackle, che ha visto l’utile operativo contrarsi di oltre il 30% nel semestre.

Al contrario, l’Europa ha registrato un vero e proprio boom: le vendite di componentistica sono cresciute del 43% anno su anno, confermandosi il principale driver del semestre.
Complessivamente il business bici ha chiuso con ricavi in aumento dell’11,6% a  181,4 miliardi – circa 1 miliardo di euro – pur con margini leggermente in calo. L’Europa emerge così come il principale motore di crescita per Shimano.

Shimano semestrale 2025: prudenza per la seconda parte dell’anno

Alla luce della volatilità dei mercati asiatici e dei venti contrari legati ai cambi valutari, Shimano ha adottato un approccio prudente per la seconda parte dell’anno. Il management ha rivisto al ribasso le stime per l’intero 2025, portando le previsioni sui ricavi da  470 miliardi  –  460 miliardi di yen e abbassando le attese sull’utile operativo da 70 miliardi a 46 miliardi di yen (rispettivamente da 407 milioni a 267 milioni di euro.

Anche le stime sull’utile netto sono state praticamente dimezzate: da 63,8 a 30,5 miliardi di yen (da circa  370 milioni a poco più di 177 milioni di euro).

La società ha comunque confermato una politica di remunerazione stabile per gli azionisti, con un dividendo complessivo previsto in lieve aumento rispetto al 2024 e un buy‑back già completato da  30 miliardi di yen (circa 174 mln di euro) con il ritiro di 1,41 milioni di azioni.

Nonostante le difficoltà congiunturali, Shimano mantiene una posizione dominante a livello globale.
Nell’UCI World Tour, il massimo circuito mondiale di ciclismo su strada, oltre il 77% dei team (14 su 18) del circuito utilizzano almeno una 18 utilizzano componentistica Shimano sui propri mezzi. Una leadership che conferisce al marchio giapponese una visibilità senza pari e che rappresenta un asset strategico per la fidelizzazione del consumatore finale, soprattutto nei mercati occidentali.

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