ATP Finals in condivisione. Con l’approvazione del nuovo decreto legge sullo sport da parte del Consiglio dei Ministri il 20 giugno, si delineano nuovi assetti per l’organizzazione delle Nitto ATP Finals che si terranno in Italia nel periodo 2026–2030.
Il provvedimento – in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – prevede l’istituzione di un Comitato per le Finali ATP con una composizione più ampia e condivisa, segnando un cambiamento significativo rispetto alla gestione precedente.
ATP Finals decreto: la nuova governance per la manifestazione
Il comitato sarà composto da cinque membri, tra cui un rappresentante designato dall’autorità politica competente in materia di sport (in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Gli altri componenti saranno uno nominato dal sindaco della città ospitante, uno indicato dal presidente della Regione, uno dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp) e uno da Sport e Salute S.p.A., società controllata dal Mef, riporta MilanoFinanza.
La novità principale riguarda proprio la partecipazione di Sport e Salute alle attività organizzative. Il decreto specifica infatti che “la Federazione Italiana Tennis e Padel e Sport e Salute curano ogni attività organizzativa ed esecutiva diretta allo svolgimento della manifestazione sportiva”.
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ATP Finals decreto: una gestione condivisa
I rapporti tra le due entità saranno disciplinati da una convenzione e le attività dovranno svolgersi “senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.Questa nuova governance indica una gestione più condivisa dell’evento, sia dal punto di vista organizzativo che economico.
Secondo alcune interpretazioni, il decreto mira a riequilibrare oneri e benefici: da un lato, i costi non saranno più a carico esclusivo di Sport e Salute, che fino ad ora ha provveduto a finanziare l’evento.
Dall’altro, i proventi – come quelli derivanti dalla biglietteria, che nell’ultima edizione hanno superato i 14 milioni di euro – dovranno essere condivisi con la società pubblica, in proporzione ancora da individuare.
Un modello replicabile anche per gli Internazionali d’Italia
Il nuovo assetto potrebbe avere ripercussioni anche su altri eventi di rilievo, in particolare Internazionali BNL d’Italia. Il Foro Italico, sede storica del torneo, è in concessione a Sport e Salute.
La società a gestione pubblica ha finanziato interventi di ammodernamento tra cui il rifacimento del Centrale con copertura mobile.per un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro. L’obiettivo è rendere l’impianto competitivo per ospitare eventi durante tutto l’anno, generando ricavi stimati in circa 22 milioni di euro annui.
In questo contesto, alcune fonti ipotizzano che anche la gestione degli Internazionali possa seguire un modello simile a quello previsto per le ATP Finals. Con ricavi da biglietteria che si aggirano sui 28,5 milioni di euro, non si esclude che Sport e Salute possa avere un ruolo più diretto anche nella gestione di questo evento.
Il decreto, intitolato “Organizzazione e svolgimento di grandi eventi sportivi”, rappresenta dunque un passo verso una governance più articolata e cooperativa tra enti pubblici e federazioni sportive, con l’obiettivo di ottimizzare risorse e risultati nell’organizzazione di eventi di rilievo internazionale.