Roma capitale della racchetta corta: numeri da record e stelle al Foro Italico

La Città Eterna è seconda soltanto a Madrid e Barcellona per numero di campi, e traina l’Italia che si afferma come secondo paese dopo la Spagna per strutture di gioco.

Il Foro Italico di Roma in occasione dell'Italy Major Premier Padel 2022
foro tempio della pala
Photo by: Andrea Staccioli / Major Premier Padel

Roma sempre più epicentro del padel. La racchetta corta in Italia è un fenomeno consolidato, in piena espansione: a certificarlo i dati della Federazione Internazionale che mettono in luce la crescita sostenuta della disciplina

Nel Belpaese si è superata la soglia dei 10mila campi da gioco. Un traguardo che vale il sorpasso sull’Argentina e il secondo posto assoluto a livello mondiale, dietro solo alla Spagna, ancora regina incontrastata con circa 17mila impianti.

Padel Roma: i numeri della capitale

Il cuore pulsante di questa rivoluzione sportiva è Roma. La Capitale, con 1.563 campi e 417 club, si conferma terza città al mondo per numero di strutture, superata soltanto da Madrid e Barcellona. 

Basti pensare che a Roma c’è un campo ogni 2.700 abitanti e si stimano circa 250mila praticanti nell’area metropolitana, tra amatori e agonisti: un giocatore su sei in Italia vive proprio qui. 

Numeri che spiegano perché, ogni anno, il BNL Italy Major Premier Padel trasformi il Foro Italico nel tempio della “pala”, un appuntamento amato da atleti e tifosi per l’atmosfera unica tra campi da gioco e spalti.

Padel Roma: le star in scena al Foro Italico

In questi giorni, la scena è tutta per i protagonisti del circuito Premier Padel. Sulle superfici blu montate al posto dei campi in terra rossa, i migliori del mondo si sfidano per il titolo di uno dei tornei più prestigiosi dell’intera stagione. 

Dopo l’edizione degli Internazionali di tennis, ora è il padel a prendersi il palcoscenico romano.Tra i nomi di spicco la coppia formata da Alejandro Galan e Federico Chingotto, campioni in carica del Major romano e tra i grandi favoriti. 

Sulla loro strada, come sempre, ci sono i numeri uno del ranking, Arturo Coello e Agustin Tapia, in un duello che promette spettacolo. Nel tabellone femminile, invece, riflettori puntati sulla giovanissima Bea Gonzalez.

Padel Roma: il punto sugli azzurri

La spagnola è tornata a Roma dopo lo stop per infortunio dello scorso anno: insieme a Claudia Fernandez ha già fatto la storia del Premier Padel, diventando la più giovane coppia vincente di sempre.

Il torneo è anche l’occasione per fare il punto sul livello degli atleti italiani. Nonostante l’entusiasmo, le coppie azzurre faticano a imporsi tra le stelle internazionali. Nel tabellone femminile, la guest star Sara Errani ha dato battaglia ma si è fermata subito, come tutte le altre italiane. 

Tra gli uomini, l’unico a resistere è stato Juan Manuel Perino, entrato in tabellone da lucky loser e ora atteso da un match proibitivo contro proprio Chingotto e Galan, che appaiono favoriti per il passaggio del turno.

I numeri del movimento padelistico italiano

Il Major romano non è solo uno spettacolo sportivo, ma anche un termometro del movimento padelistico italiano. Dal 2022, anno della prima edizione del torneo, i campi in Italia sono aumentati del 29% (erano 7.798), con una netta preferenza per le strutture indoor: il 45% degli impianti è al coperto, per un totale di circa 4.500 campi distribuiti su 3.716 club.

A livello regionale, il Lazio guida la classifica con 2.014 campi e 605 club, seguito da Lombardia (1.409 campi, +51% rispetto al 2022) e Sicilia (822 campi). Una crescita capillare che testimonia la voglia dell’Italia di giocare un ruolo da protagonista nel futuro del padel mondiale.

Il Premier Padel Major al Foro Italico è il manifesto di una passione inarrestabile, che sta cambiando il volto dello sport italiano. Roma si conferma la vetrina perfetta, con i suoi numeri record e un pubblico sempre più coinvolto. 

L’Italia guarda al futuro con ambizione, in attesa che la passione diffusa che sta esplodendo faccia sbocciare una generazione di campioni sulla scia di quanto sta accadendo nel tennis, sempre più dominato dagli azzurri.