Apex Capital guarda al futuro con ambizione. La società di investimento si prepara a rafforzare in modo significativo la propria presenza nel settore sportivo attraverso una nuova fase di acquisizioni in Europa e negli Stati Uniti.
La realtà è sostenuta da oltre cento atleti professionisti – tra cui i piloti di Formula 1 Carlos Sainz e Lando Norris, fresco vincitore del Mondiale – a cui si aggiungono l’ex capitano della Nazionale italiana Giorgio Chiellini oltre a Raphael Varane e Diogo Dalot, passato e presente del Manchester United.
Il lancio di Apex Sports Growth Fund
Il gruppo ha annunciato il lancio dell’Apex Sports Growth Fund, un nuovo veicolo di investimento pensato per entrare nel capitale di asset sportivi di medie dimensioni. L’obiettivo è acquisire partecipazioni comprese tra il 20% e il 49% in realtà con valutazioni tra i 50 e i 500 milioni di euro, secondo quanto riporta Cinco Dias.
Come spiega l’amministratore delegato e cofondatore Antonio Cacorino, il piano prevede la realizzazione di 10-15 operazioni, con investimenti unitari compresi tra 15 e 45 milioni di euro.
Apex vanta già partecipazioni nella scuderia di Formula 1 Alpine e nel Venezia FC, club impegnato nella Serie B italiana. Per il nuovo fondo, Apex punta ad una base di investitori diversificata che affianca gli sportivi a family office e investitori strategici specializzati nel settore sportivo,
«Siamo in conversazioni attive e continue con diversi profili di investitori, principalmente family office e gestori di asset con un interesse crescente nello sport come classe di attivo», sottolinea Cacorino.
Le discipline e la geografia dei target
Proprio il mercato continentale rappresenta una delle aree a maggior potenziale. Secondo il ceo di Apex, il Sud Europa in particolare offre opportunità concrete già in linea con la tesi di investimento del fondo.
Tra le discipline più interessanti vengono citati tennis, motorsport e calcio. Per quanto riguarda il calcio, l’attenzione è rivolta a club con forte legame con il territorio e la tifoseria, ma ancora poco valorizzati dal punto di vista commerciale, oltre a progetti infrastrutturali capaci di generare valore nel medio-lungo periodo.
Dal punto di vista dell’allocazione del capitale, circa il 70% delle risorse sarà destinato a partecipazioni strategiche e di minoranza (tra il 20% e il 49%), mentre il 15% andrà a investimenti puramente finanziari e un ulteriore 15% a operazioni di controllo.
Il modus operandi del fondo
Le priorità includono asset con elevato potenziale di sviluppo commerciale, proprietà sportive con margini di crescita sui ricavi, leghe emergenti, format innovativi e sport femminile.
Pur privilegiando le quote di minoranza, Apex intende avere un ruolo attivo nella governance delle realtà partecipate, contribuendo direttamente alle strategie di marketing e ai processi di internazionalizzazione.
L’orizzonte temporale degli investimenti varia in base al progetto: in alcuni casi la permanenza nel capitale può arrivare fino a otto-dieci anni, soprattutto quando è necessario un profondo ripensamento della strategia commerciale; in altri, l’uscita può avvenire in tempi più rapidi se la creazione di valore è accelerata.