Il cammino della fiamma olimpica di Milano Cortina 2026 entra nel vivo oggi, 6 dicembre, con l’avvio ufficiale della staffetta che accompagnerà il Paese verso l’appuntamento a cinque cerchi. È un viaggio che vuole abbracciare simbolicamente tutta l’Italia: 63 giorni, oltre 12mila chilometri e 10.001 tedofori chiamati a custodire e tramandare il fuoco che accenderà i Giochi del prossimo febbraio.
L’immagine evocativa “da Lampedusa al Monte Rosa” restituisce l’idea di un percorso pensato per unire territori diversi e mettere al centro la varietà culturale e geografica del Paese, pur partendo formalmente da Roma e concludendosi a Milano.
Dalle prime tappe al passaggio a Cortina
La fiamma è arrivata giovedì nella Capitale, dopo la cerimonia di accensione ad Atene e l’arrivo al Quirinale accompagnata da Giovanni Malagò e Jasmine Paolini. Qui, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato il via ufficiale alla staffetta, che nelle prime giornate attraverserà Roma e Viterbo.
Il percorso toccherà diverse città e luoghi simbolici selezionati per rappresentare il Paese nella sua interezza: Palermo, Napoli, Firenze, Bologna, Torino, Venezia, solo per citarne alcune tra le più iconiche.
Il 26 gennaio la fiaccola raggiungerà Cortina, cuore delle competizioni sulla neve e sede della seconda cerimonia di apertura, prima di puntare verso Milano. L’arrivo nel capoluogo lombardo è fissato per il 6 febbraio, quando allo stadio San Siro verrà acceso il braciere che inaugurerà ufficialmente Milano Cortina 2026.

I volti della staffetta: campioni, celebrità e cittadini
I portatori della torcia rappresentano un mix di eccellenze sportive, volti dello spettacolo e cittadini comuni selezionati in base al loro legame con i valori olimpici. Tra i nomi più attesi spiccano Gianmarco Tamberi, Elisa Di Francisca, Gregorio Paltrinieri e Achille Polonara, il cui percorso di lotta contro la leucemia ha commosso l’intero movimento sportivo.
Molti tedofori saranno scelti tra atleti ed ex campioni locali: Simone Giannelli a Perugia, Leonardo Fabbri a Firenze, Pippo Inzaghi a Palermo, Vincenzo Nibali in Calabria. A Napoli, il 25 dicembre, sfilerà un quartetto d’eccezione formato da Giuseppe Abbagnale, Fabio Cannavaro, Massimiliano Rosolino e Ciro Ferrara.
Non mancheranno figure iconiche come Flavia Pennetta e Francesca Schiavone, l’astronauta Luca Parmitano, e una serie di personalità dello sport e dello spettacolo. Prevista anche la partecipazione di premi Oscar come Giuseppe Tornatore, oltre a musicisti, conduttori televisivi e creator digitali scelti per ampliare la visibilità dell’evento anche sui social.
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Una staffetta che racconta il Paese
Il percorso della fiamma olimpica è costruito non solo come un tragitto sportivo, ma come un racconto collettivo. Ogni tappa è pensata per valorizzare la comunità che la ospita e per creare un legame diretto tra i Giochi e il territorio.
Tra celebrazioni, eventi locali e presenze d’eccezione, la staffetta mira a coinvolgere cittadini, istituzioni e realtà sportive in un abbraccio simbolico che precede l’inizio delle competizioni.
L’obiettivo è trasmettere un messaggio di partecipazione e inclusione, alla base dello spirito olimpico e della missione dei Giochi 2026.