Tennis italiano, un anno d'oro: Sinner e compagni conquistano anche la tv in chiaro

Il movimento tricolore chiude un anno straordinario con Coppa Davis, Billie Jean King Cup, Slam e Finals. Ora la svolta: semifinali e finali dei grandi tornei trasmesse gratuitamente con azzurri in campo.

Foro Italico Roma Tennis Numeri tennis padel
Trionfo del movimento
Image Credits: Antonietta Baldassarre / Insidefoto

Sarebbe stato difficile immaginare, solo pochi anni fa, che il tennis potesse spostare il Tg1 in prima serata. Eppure è accaduto: la semifinale di Coppa Davis tra Cobolli e Bergs ha costretto la Rai a rivedere il proprio palinsesto, così come la finale contro la Spagna. Un segnale inequivocabile di come la racchetta stia rosicchiando spazio al calcio nel cuore degli italiani.

«È quasi un peccato che questo incredibile 2025 per il tennis italiano debba finire», scrive il Corriere dello Sport. E non è retorica: quello che abbiamo vissuto è un anno che rischia di rimanere scolpito nella storia dello sport nazionale. La vittoria in Coppa Davis a Bologna, senza Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, ha certificato la profondità di un movimento che non si regge più sulle spalle di un singolo campione.

Un sistema che funziona

Angelo Binaghi, presidente della FITP, non nasconde la soddisfazione: «Jannik ha sempre ragione. Siamo uno squadrone anche senza di lui», ha dichiarato dopo il trionfo bolognese. Le parole del numero uno federale fotografano una realtà straordinaria: l’Italia può permettersi di lasciare fuori giocatori top 30 come Darderi e Arnaldi, e vincere lo stesso.

«Nel tennis maschile siamo la nazione più forte del mondo», rivendica Binaghi a Supertennis. I numeri gli danno ragione: due giocatori nella top 10 maschile (Sinner e Musetti), una in quella femminile (Paolini), e una batteria di talenti pronti a esplodere. Flavio Cobolli, Matteo Berrettini tornato ai suoi livelli, Luciano Darderi, fino al giovanissimo Federico Cinà, appena 18enne ma già considerato un piccolo fenomeno.

Un anno indimenticabile

Il bilancio del 2025 parla da sé: le Nitto ATP Finals a Torino (le quinte consecutive), le finali di Coppa Davis a Bologna (che rimarranno in Italia almeno fino al 2027), la Billie Jean King Cup conquistata dalla nazionale femminile. E poi i trionfi individuali: Sinner vincitore a Melbourne e Wimbledon, Jasmine Paolini campionessa agli Internazionali d’Italia davanti al Presidente Mattarella.

«Questo successo è certamente speciale», sottolinea Binaghi. «Abbiamo vinto nonostante tre mesi di stop forzato al nostro numero 1, nonostante le settimane di infortunio del nostro numero 2». Un dominio costruito dal basso, con «un movimento sano, fondato su regole sane e normative federali che proteggono i giocatori», come spiega il presidente federale, che riconosce il merito ai dirigenti illuminati che lo hanno preceduto.

La rivoluzione del palinsesto

Nel frattempo, arriva una svolta epocale. Come riportato su Calcio e Finanza, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova lista degli eventi sportivi da trasmettere in chiaro, dopo il via libera definitivo del Comitato di contatto della Commissione europea. Entrano nell’elenco le semifinali e finali dei tornei dello Slam, delle ATP e WTA Finals, dei Masters 1000 e dei WTA 1000, in caso di presenza di atleti italiani.

La lista aggiornata comprende anche semifinali e finali di Coppa Davis e Billie Jean King Cup con squadre italiane, oltre alle semifinali e finali degli Internazionali d’Italia con atleti tricolori.

Per alcuni eventi – come le semifinali e finali della United Cup, degli Slam e dei tornei ATP/WTA di massimo livello – la trasmissione gratuita scatterà solo alla scadenza degli attuali contratti dei broadcaster.

Obiettivo 2026

Binaghi guarda già avanti: «Dobbiamo vincere gli Internazionali BNL d’Italia al maschile, come non succede da 50 anni». L’appuntamento è fissato. Sinner, dal canto suo, proverà a riconquistare il numero 1 del ranking già a gennaio, quando difenderà i 2.000 punti dell’Australian Open. Ma la vera occasione arriverà tra febbraio e maggio, quando il campione azzurro non dovrà scartare punti e potrà solo guadagnare terreno.

Il confronto con il calcio non è più un tabù. «Con tutto il rispetto per Scamacca, Cobolli non ha nulla da invidiare», recita provocatoriamente. Del resto, il tennis italiano è bi-campione del mondo. La nazionale di calcio, prima di vincere il Mondiale, dovrà qualificarsi.

«Qualsiasi cosa si faccia, a tennis in Italia si vince sempre», chiosa Binaghi. Per una volta, non sembra un’esagerazione.

Sport

Tennis