NBA Europe allarga la mappa: apertura ai derby in Grecia e Turchia

La lega statunitense rispetto al progetto preliminare che prevedeva 12 franchigie permanenti con un solo slot per le due nazioni sembra disposta a raddoppiare i posti disponibili.

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occhi su atene e istanbul
Kostas Sloukas e Facundo Campazzo, Panathinaikos vs Real Madrid (Image credit: Depositphotos)

L’NBA amplia lo sguardo verso est. Rispetto al progetto preliminare della competizione europea, che prevedeva uno slot a testa per Grecia e Turchia, la lega sembra disposta ad allargare il perimetro raddoppiando i posti per le due nazioni.

Il General Manager di NBA Europe George Aivazoglu aveva infatti anticipato che nella bozza stilata, tra le dodici franchigie fisse Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Italia avrebbero ottenuto due squadre a testa, e i restanti due spazi sarebbero stati occupati da Atene e Istanbul.

Occhi puntati su Atene e Istanbul

Secondo quanto riporta il Mundo Deportivo la lega americana starebbe valutando un cambio di approccio, in quanto i derby e i grandi classici vengono considerati una risorsa imprescindibile sul piano commerciale e mediatico

Questo apre la porta a più squadre di entrambi i Paesi, dove rivalità storiche come Olympiacos–Panathinaikos o Fenerbahçe–Galatasaray rappresentano un valore unico nel contesto europeo. 

Non è escluso l’ingresso anche di club israeliani. Negli ultimi mesi, grandi famiglie statunitensi come i Wilf, già proprietari dei Minnesota Vikings NFL, sono entrate nel capitale del Maccabi Tel Aviv, mentre l’Hapoel Jerusalem e l’Hapoel Tel Aviv godono dell’appoggio finanziario dei gruppi Adelson e Yannay.

Il format della competizione

Il piano preliminare della NBA prevede una competizione con dodici club stabili, affiancati da quattro posti variabili assegnati ogni anno secondo i risultati nelle leghe nazionali e nelle competizioni FIBA

La lega statunitense però non considera questi numeri come definitivi: qualora emergesse una lista più ampia di candidati con profilo adeguato, il numero dei club permanenti potrebbe essere ampliato.

NBA Europe, oltre a coinvolgere squadre con tradizione cestistica, ma mira a includere entità con una base di tifosi estremamente ampia: si guarda anche a colossi del calcio, dotati di brand globali e potenza commerciale.

Il ruolo dei club calcistici

Tra i candidati principali ci sono club polisportivi come Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco, oltre alle grandi realtà turche e greche, a cui si aggiungerebbero i club di Milano, quelli di Manchester e alcune società londinesi oltre a Parigi

Gli Stati Uniti stanno ulteriormente intensificando la loro offensiva per entrare in modo diretto nel basket europeo: fondi americani stanno valutando acquisizioni di club di primo piano e investimenti nelle principali agenzie di rappresentanza del continente.

In questi mesi sono in corso contatti tra queste società storiche e diversi fondi d’investimento americani interessati a sostenerle economicamente in vista del nuovo scenario competitivo dagli sviluppi ancora incerti.

Il punto sul dialogo con l’Eurolega

Inizialmente la NBA avrebbe tentato di trovare un’intesa con l’Eurolega, proponendosi come partner di Euroleague Commercial Assets, la società che gestisce lo sfruttamento commerciale della competizione. 

L’assenza di apertura iniziale da parte del ceo Paulius Motiejunas e dei club proprietari ha portato la lega americana a cambiare rotta: avanti da soli, con una struttura completamente nuova e un controllo totale del format.

Nonostante i toni concilianti usati nelle dichiarazioni pubbliche, i contatti tra le parti sono praticamente nulli. Nel frattempo, l’Eurolega osserva con crescente preoccupazione: il tentativo di riallacciare il dialogo non ha finora ottenuto risposta.

Le mire sulle agenzie europee

Parallelamente, anche le principali agenzie che gestiscono i talenti europei stanno diventando obiettivi privilegiati degli investitori statunitensi, che puntano a controllare indirettamente una risorsa cruciale dell’ecosistema, ovvero gli atleti.

Il 70% delle quote di You First sono state acquisite dalla società americana Gersh, mentre Goldman Sachs ha recentemente rilevato Excel Sports per una cifra di circa un miliardo di dollari.

Gli Stati Uniti puntano ad un presidio su più fronti nel contesto europeo, a partire dalla direzione di NBA Europe, passando per l’ingresso di capitali americani nei club partecipanti, e infine attraverso l’acquisizione delle agenzie che gestiscono i principali giocatori del continente.

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