Sport invernali, rivoluzione alle porte: dal 2026/27 via libera alla centralizzazione dei diritti

Con l’accordo Fis–Infront valido fino al 2029 si apre una nuova fase di distribuzione globale dei diritti media. Un passo che ridisegna il mercato e prepara il circo bianco a una crescita più strutturata.

Coppa mondo sci diritti
nuova era
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La Fis si prende tutto. Il mondo degli sport invernali si prepara a una svolta che cambierà in profondità l’assetto dei diritti media della Coppa del mondo di sci, fino ad ora distribuiti in maniera frammentata. 

A partire dal 2026-27, la Federazione internazionale dello sci (Fis) rileverà il controllo dei diritti dei singoli Paesi, centralizzandoli e gestendoli direttamente, in un’operazione che punta a valorizzare la portata commerciale del prodotto.

Il cambio di paradigma

Fino a oggi i circa 40 milioni di euro generati ogni stagione tra diritti televisivi e pubblicitari sono stati originati grazie al contributo di due intermediari diversi: Eurovisione per le gare in Austria e Infront per tutte le altre, riporta Il Sole 24 Ore.

Le negoziazioni sono state portate avanti direttamente con le federazioni nazionali, da cui le agenzie hanno acquistato i diritti per poi rivenderli alle emittenti televisive. Questo modello verrà presto superato, con le interlocuzioni che avverranno esclusivamente con l’ente internazionale.

Una scelta che apre la strada a un incremento dei ricavi complessivi, anche se sarà necessario attendere il prossimo ciclo di contrattazione per capire l’effettiva portata economica del cambiamento.

«Questo accordo rappresenta un passo avanti e una trasformazione per la Fis e per gli sport sulla neve a livello globale – ha sottolineato il presidente della Fis, Johan Eliasch. Consolidando i diritti di Coppa del mondo e Mondiali, stiamo costruendo una proposta più forte, più coerente e più preziosa per i nostri partner televisivi. Ci permetterà di massimizzare i ricavi, estendere la portata globale dei nostri sport e garantire che i benefici vengano reinvestiti in atleti, eventi e nella crescita sostenibile dei nostri sport».

La nuova filiera commerciale dello sci alpino

Questa mossa ha il potenziale per riscrivere gli equilibri nella filiera commerciale dello sci alpino, con il nuovo impianto che prevede il coinvolgimento di un unico intermediario incaricato di trattare con le televisioni. 

In tal senso, la Fis ha già mosso un passo significativo: è stato siglato un accordo con Infront per la distribuzione internazionale dei diritti media dei Mondiali dal 2026 al 2029, che assumerà dunque un ruolo ancora più centrale nell’ecosistema. 

Le edizioni principali si terranno a Crans Montana nel 2027 e a Narvik nel 2029, mentre restano fuori dall’intesa Svizzera e Austria, che per i rispettivi territori avevano già assegnato i diritti alle emittenti nazionali SRF e ORF

«Unendo i nostri sforzi, possiamo garantire che i Mondiali raggiungano il maggior numero possibile di mercati  – ha sottolineato Bruno Marty, vicepresidente Senior di ProSports presso Infront –, creando al contempo un modello solido e trasparente che vada a vantaggio dell’intero sport».

Il ruolo di Infront

Parallelamente, sul terreno operativo di questa nuova stagione, Infront gioca un ruolo cruciale, in particolare attraverso la sua divisione italiana che è già partner della FISI e affidataria dei diritti nel Belpaese. 

Ogni tappa in cui è coinvolta la società richiede l’impiego di circa novanta persone: un impegno che copre gestione degli sponsor, servizi di ospitalità e produzione televisiva, per la quale vengono utilizzate 30 telecamere. 

«Oltre al gruppo di lavoro sui campi, abbiamo un team multidisciplinare che proviene dall’Italia e da molte delle altre sedi di Infront nel mondo, con una struttura operativa, produttiva e commerciale a supporto dei nostri partner – spiega Alessandro Giacomini, managing director di Infront Italy –. Anche la partnership ventennale con la Federazione Italiana Sport Invernali rappresenta un valore aggiunto e ci permette di offrire soluzioni innovative a supporto dell’organizzazione, degli atleti e di tutti i partner».

I livelli di presenza nei vari Paesi

Il team dedicato alla Coppa del mondo comprende sei professionisti impegnati nella gestione continuativa del progetto, tre addetti al back office e al coordinamento, oltre a un organico itinerante di 10–12 persone per ciascuna tappa, divise in due squadre coordinate da un leader. 

In totale Infront sarà presente in 50 gare, con livelli di intervento diversi. Nel modello “full buy-out”, adottato per Italia, Francia, Canada e Finlandia, la società controlla l’intero pacchetto di diritti marketing ed esegue tutte le attività operative. 

Al contempo, in Slovenia, Norvegia, Svezia e Andorra si passa invece a un sistema “partial buy-out”, con acquisizione solo di una parte dei diritti ma con piena responsabilità operativa. Infine, per le gare in Svizzera, Infront interviene come partner tecnico per l’organizzazione, pur non potendo operare sui diritti media, da cui è esclusa.

Anche la gestione delle sponsorizzazioni riflette questa articolazione complessa: i venti partner commerciali coordinati da Infront sono suddivisi tra sponsor locali, attivi in una singola regione, e partner internazionali, presenti su più tappe del calendario.