Grand Slam Track, corsa contro il tempo: la lega di atletica rischia la bancarotta

La lega fondata da Michael Johnson trova l’opposizione di World Athletics rispetto alla proposta di saldo al 50% delle pendenze dovute agli atleti. Sul fronte fornitori è necessaria l’unanimità per stralciare metà del debito.

Grand Slam Track
sopravvivenza a rischio
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Ultima chiamata per il Grand Slam Track. La lega d’atletica lanciata dall’ex fuoriclasse Michael Johnson con l’ambizione di rivoluzionare il movimento, vive il momento più critico della sua breve storia. 

World Athletics ha respinto l’offerta di saldare soltanto il 50% dei debiti accumulati, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa dell’organizzazione che sta affrontando un periodo di forte tensione finanziaria. 

La posizione di World Athletics

A inizio ottobre The Athletic aveva riportato che GST aveva ottenuto fondi sufficienti a coprire il 50% del denaro dovuto agli atleti, denaro che tuttavia la lega dovrà restituire in futuro. 

Gli atleti erano stati informati che avrebbero ricevuto metà dei compensi e che GST avrebbe cercato ulteriori fondi nei 60 giorni successivi. Da allora, però, gli agenti non hanno più ricevuto notizie.

Secondo quanto riportato da The Times, World Athletics avrebbe comunicato a GST che qualsiasi accordo dovrà partire dal pagamento integrale degli atleti coinvolti, con la lega che avrebbe serie difficoltà ad adempiere. 

La proposta di GST

Chi ha gareggiato nelle tappe di Kingston, Miami e Philadelphia non ha ancora ricevuto nemmeno metà del montepremi e dei compensi di partecipazione. Alcuni, tra cui il britannico Josh Kerr, attendono cifre a sei zeri che potrebbero cambiare la loro carriera.

World Athletics, che secondo alcune fonti vanta un credito di circa 30mila sterline legato ai diritti di licenza, ha già respinto formalmente la proposta di riduzione del debito, non lasciando spazio a mediazioni.

La situazione non riguarda solo gli atleti. Nel mese scorso un’ondata di lettere, inviate dallo studio legale specializzato in insolvenza Levene, Neale, Bender, Yoo & Golubchik LLP per conto di GST, ha raggiunto i numerosi fornitori che hanno contribuito all’organizzazione della stagione inaugurale.

Le pendenze con i fornitori

Ai destinatari è stato chiesto di accettare il pagamento del 50% delle fatture emesse fino a ottobre 2025, con avvertimento esplicito: il mancato accordo porterà GST a dichiarare bancarotta. 

La scadenza fissata per accettare l’offerta è il 5 dicembre e solo l’adesione unanime permetterebbe di sbloccare i fondi. Secondo varie fonti interne, GST avrebbe debiti ben oltre i 10 milioni di dollari tra fornitori e atleti.

Le lettere menzionano anche l’interesse preliminare di un investitore esterno, disposto a rilevare la lega su base libera da debiti, consentendo un nuovo inizio. Per ora, però, si tratta soltanto di un’espressione di interesse senza sviluppi concreti.

Il destino della lega appeso a un filo

La comunità dei fornitori è spaccata. Alcuni si dicono pronti ad assorbire la perdita pur di evitare il fallimento della lega; altri stanno valutando cause legali; altri ancora contestano che GST possa pensare a una seconda stagione senza pagare per intero chi ha realizzato la prima.

Matt Gordon, proprietario e designer principale di Eastern Lighting Design, ha raccontato a The Athletic: “In nessun momento sono stato informato di problemi finanziari durante le prime tappe della stagione. Grand Slam Track ha coinvolto un gruppo di produttori di livello mondiale. È probabile che senza un contributo di così alto livello non sarebbero stati in grado di realizzare un evento così curato in così poco tempo.”

Il meeting di Los Angeles, previsto come quarta e ultima tappa della stagione, era stato cancellato a giugno per mancanza di liquidità aprendo il vaso di pandora sui problemi finanziari dell’organizzazione. A quel punto, GST aveva già accumulato oltre 20 milioni di dollari di debiti.

Il passo indietro degli investitori

GST ha avuto il via ad aprile, dopo un comunicato diffuso nel settembre 2024 in cui si annunciavano oltre 30 milioni di dollari in impegni finanziari da parte di investitori e partner strategici.

Un’indagine di The Athletic ha però rivelato che la lega aveva effettivamente ricevuto solo 13 milioni di dollari, mentre il principale investitore, Winners Alliance, aveva un’opzione – non vincolante – per apportarne altri 19.

Un ulteriore accordo preliminare con Eldridge, il gruppo guidato da Todd Boehly, avrebbe potuto portare almeno altri 30 milioni, ma l’impegno è saltato dopo la tappa inaugurale di Kingston, giudicata deludente.

Le difficoltà di Michael Johnson

Michael Johnson, da sempre figura autorevole nel panorama dell’atletica e per anni volto di riferimento della BBC, si trova ora nella posizione più delicata della sua carriera post-agonistica.

Aveva già ammesso pubblicamente di essere in difficoltà a pagare gli atleti, attribuendo i problemi al ritiro di un finanziatore dopo l’esordio negativo in Giamaica. Da settembre non ha più svolto il suo solito ruolo da opinionista ai Mondiali di Tokyo.

Il tempo sta finendo. Il 5 dicembre rappresenta il crocevia decisivo per i fornitori. Se non accetteranno all’unanimità il saldo al 50%, molti rischiano di non vedere più un centesimo. E, senza un accordo con World Athletics e senza la fiducia degli atleti, il destino di Grand Slam Track sembra segnato.