L’Italia punta sugli emergenti. Uno degli elementi chiave del modello vincente del tennis azzurro è la crescita costante dei tornei internazionali dei circuiti minori ospitati sul territorio.
Per molti giovani non si tratta soltanto del vantaggio di poter giocare in casa: la vera forza di questo sistema è la possibilità di ridurre in modo significativo i costi di trasferta proprio nella fase più delicata della carriera.
Il supporto ai giovani emergenti
Il passaggio dall’attività giovanile al professionismo coincide con il periodo in cui si investe molto su sé stessi, spesso con sacrifici economici importanti, e ogni forma di sostegno diventa determinante.
La FITP guidata da Angelo Binaghi ha riconosciuto il valore strategico di questo processo e ha scelto di investire in maniera mirata, destinando circa 10 milioni di euro l’anno all’espansione dei tornei e al supporto organizzativo dei circoli, secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport.
Rispetto al 2000, il panorama è completamente cambiato. All’epoca in Italia si giocavano soltanto otto tornei Challenger e sedici ITF maschili, mentre nel settore femminile erano in calendario trentadue eventi delle categorie W10 e W25.
I numeri del circuito maschile
Oggi il numero complessivo di appuntamenti è più che raddoppiato, arrivando a ottantotto tornei sul territorio nazionale, con un incremento del 57% in 25 anni. Solo nel circuito maschile si contano venti Challenger e trentuno ITF, e l’Italia è diventata una vera e propria piattaforma di riferimento per questa categoria.
I Challenger, in particolare, rappresentano la crescita più evidente: gli eventi sono più che raddoppiati e includono appuntamenti di rilievo come il 175 di Torino e il 125 di Napoli, Perugia, Sassuolo, Genova, Olbia e San Marino.
Inoltre, nel 2026 potrebbe aggiungersi un “super Challenger” a Cagliari, qualora i lavori sull’impianto vengano completati nei tempi previsti, mettendo a frutto anche l’esperienza del Sardegna Open, torneo che nel 2021 in veste di ATP 250, e nel 2023-24 come Challenger 175, si è disputato nel capoluogo sardo.
Lo sviluppo del settore femminile
Parallelamente si sta sviluppando in modo significativo anche il settore femminile, con l’obiettivo di favorire la crescita di nuove giocatrici di alto livello, seguendo il percorso tracciato da Jasmine Paolini.
Il calendario attuale include otto tornei W125 e ventinove appuntamenti tra W15 e W75, numeri che collocano l’Italia in una posizione di assoluto rilievo nel piano globale, soprattutto per quanto riguarda i tornei 125, il gradino immediatamente inferiore al tour maggiore.
Nel 2025 l’Italia è stato il Paese con il maggior numero di tappe di questa categoria, otto in tutto – da Bari a Palermo passando per Parma, Roma, Grado, Tolentino, Cosenza e Rovereto – e il prossimo anno è previsto un ulteriore aumento, fino a dieci eventi.
Il consolidamento delle radici del movimento
Nel complesso, il sistema italiano continua a mostrare una crescita solida e organizzata nelle radici, frutto di investimenti costanti e di una strategia mirata che valorizza il territorio abbracciando l’intera penisola.
La rete di tornei diffusa è diventata un punto di forza sia per gli atleti, che possono competere e crescere con costi più sostenibili, che per i circoli e per l’intero movimento tennistico, che grazie a questo modello sta consolidando una presenza sempre più importante nel panorama internazionale.