Terna completa la rete elettrica: investiti 300 milioni in vista di Milano Cortina 2026

L’infrastruttura potenziata accompagnerà i Giochi invernali e resterà un’eredità per i territori coinvolti oltre la rassegna a cinque cerchi

Milano Cortina Terna
legacy dei giochi
Image credit: Terna

Terna taglia il traguardo. A poco meno di cento giorni alla cerimonia d’apertura del 6 febbraio, tutti i lavori per garantire l’energia ai Giochi invernali sono stati completati con sufficiente anticipo. 

L’investimento è stato di 300 milioni di euro, distribuito tra Milano, Valtellina, Veneto, Trentino e Alto Adige, che non risponde solo alle esigenze dell’evento, ma diventa un investimento strutturale per il futuro del sistema elettrico nazionale.

Le risorse fanno parte del Piano di Sviluppo 2025-2034, un maxi-programma da oltre 23 miliardi di euro approvato dal Ministero dell’Ambiente e dell’Energia, pensato per aumentare la capacità e la resilienza della rete italiana.

Parallelamente si punta ad integrare sempre più fonti rinnovabili. Le opere previste per i Giochi erano già inserite nel piano, ma hanno ottenuto una corsia preferenziale per rispettare la scadenza olimpica.

La ratio dell’investimento

La richiesta arrivò già nel 2021, durante un incontro tra la Fondazione Milano Cortina 2026 e il Cio: serviva una rete elettrica “ridondante”, cioè capace di reggere qualsiasi evenienza. In altre parole: mai affidarsi a una sola linea quando se ne possono avere due, tre o quattro.

L’obiettivo, oltre a garantire che i Giochi non restassero al buio, è rafforzare in modo permanente l’infrastruttura in aree delicate, spesso esposte agli effetti del cambiamento climatico o caratterizzate da forte vocazione turistica.

 «I Giochi olimpici e paralimpici sono stati per Terna uno stimolo ad accelerare i tempi di realizzazione delle opere per consegnare una rete elettrica sicura e adeguata – ha spiegato l’ad Giuseppina Di Foggia -. Si tratta di un investimento che va oltre l’evento stesso: grazie agli interventi attuati sulla rete elettrica in occasione di Milano-Cortina 2026 i cittadini potranno beneficiare di una migliore qualità del sistema elettrico anche negli anni a venire».

I territori coinvolti

Il capoluogo lombardo è stato uno dei punti centrali del piano. Qui Terna ha previsto quattro interventi, tra cui oltre 13 chilometri di nuovi cavi interrati, realizzati per rendere più fitta la rete e migliorarne l’efficienza, e due nuovi elettrodotti che collegano le cabine “San Cristoforo” e “Rogoredo”, già entrati in esercizio. 

A questi si aggiungono l’adeguamento della rete nella zona del Villaggio Olimpico di Porta Romana, pensato per rispondere al crescente fabbisogno dell’area, e il collegamento della cabina primaria “Mugello” alla rete elettrica nazionale.

L’intervento in Valtellina ha riguardato il collegamento elettrico Livigno–Premadio, potenziato lungo un tratto di 20 chilometri grazie alla posa di due nuove linee interrate, per sostituire i vecchi cavi aerei. È inoltre stata costruita la nuova stazione elettrica di Terna a Premadio.

In Veneto, invece, si è proseguito il lavoro già avviato nel 2020 con l’entrata in funzione del cavo interrato tra Cortina d’Ampezzo e Auronzo di Cadore, una linea strategica per l’area dei Giochi.

Nel Trentino sono stati realizzati 19 chilometri di collegamenti interrati sulla tratta Moena–Campitello, mentre in Alto Adige sono pronti 44,5 chilometri di nuovi elettrodotti, tra cui quello che collega Laion a Corvara.

Il ruolo dei distributori e delle imprese coinvolte

 «Grazie al nostro patrimonio di competenze ingegneristiche è stato possibile realizzare opere di valore strategico e a basso impatto ambientale – conclude Di Foggia -. Abbiamo migliorato la capacità di trasporto della rete nell’area interessata dai Giochi e garantito l’affidabilità dell’alimentazione. Nello stesso tempo, abbiamo aumentato la resilienza della rete a fronte di eventi meteorologici avversi, con cavi interrati ‘invisibili’».

Le nuove linee sono state integrate nelle reti di distribuzione locale, gestite da soggetti diversi a seconda delle aree: Unareti (A2A) per Milano, E-Distribuzione (Enel) per la Valtellina, Set Distribuzione per il Trentino ed Edyna per l’Alto Adige. 

L’enorme mole di lavori ha coinvolto più di 150 imprese e oltre 450 tecnici e operatori. Un coordinamento costante con i territori ha permesso di rispettare tempi e costi, facilitando l’avanzamento dei cantieri anche in zone di particolare pregio naturalistico e con complessità operative elevate.