Ben Sulayem corre su una monoposto. La Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha ufficializzato che il dirigente emiratino è l’unico candidato ammesso alle elezioni presidenziali previste per dicembre.
Una decisione ampiamente prevedibile, soprattutto dopo le modifiche introdotte al regolamento elettorale nell’ottobre scorso che hanno limitato la possibilità per gli altri potenziali candidati di partecipare.
Le nuove regole
Quest’anno, chiunque intendesse correre per la presidenza era obbligato a presentare una lista completa dei potenziali vicepresidenti per lo sport, uno per ognuna delle sei regioni globali della FIA.
Proprio questo requisito si è rivelato decisivo: l’unica figura eleggibile dal Sud America era Fabiana Ecclestone, già parte del team di Ben Sulayem e moglie dell’ex numero uno della Formula 1, Bernie Ecclestone.
Di conseguenza, candidature alternative – come quelle di Tim Mayer, Carlos Sainz Sr. e Virginie Philpott – sono state bloccate, poiché nessuno di loro è riuscito a proporre un vicepresidente proveniente dal Sud America.
Il fronte giudiziario: la mossa di Laura Villars
Nonostante la situazione sembri definita, la pilota svizzera Laura Villars prosegue la sua battaglia legale contro la FIA. «Questa procedura mira a garantire che la prossima elezione presidenziale della FIA, attualmente prevista per il 12 dicembre 2025, sia conforme agli stessi statuti dell’organizzazione e ai principi democratici fondamentali».
La scorsa settimana ha ottenuto dal Tribunale Giudiziario di Parigi l’autorizzazione a procedere con il suo ricorso sul processo elettorale. L’udienza è fissata per il 3 dicembre, appena nove giorni prima delle elezioni del 12 dicembre.
«L’azione legale si basa sull’Articolo 1.3 degli statuti della FIA, che la impegna a ‘rispettare i più alti standard di governance, trasparenza e democrazia’, e sul fatto che la FIA è un’associazione di diritto francese con sede a Parigi, quindi soggetta alla giurisdizione francese».
Tra i possibili esiti della causa, c’è anche la sospensione delle elezioni, sebbene – al momento – la FIA stia portando avanti il processo come da calendario in attesa degli sviluppi legali.