Torino celebra le Finals più ricche di sempre. Da oltre cinquant’anni le ATP Finals rappresentano l’epilogo della stagione del tennis maschile: un torneo a inviti, con formula a gironi, che riunisce gli otto migliori giocatori e le migliori coppie di doppio dell’anno.
Negli ultimi due decenni l’evento ha assunto un peso economico sempre maggiore, diventando la competizione più redditizia e prestigiosa al di fuori dei quattro Slam, pur essendo concentrata in una sola settimana.
L’edizione 2025, ospitata per il quinto anno consecutivo dall’Inalpi Arena di Torino, impianto dotato di una capienza di 12mila posti, è destinata a stabilire nuovi record sul fronte economico.
Le sedi delle Finals nel corso degli anni
La storia delle ATP Finals è fatta di continui spostamenti: dalla lunga parentesi al Madison Square Garden tra il 1977 e il 1989, ai passaggi tra Francoforte e Hannover negli anni ’90, fino al ciclo asiatico a Shanghai tra il 2004 e il 2008.
Ma è stato il trasferimento all’O2 Arena di Londra nel 2009 a trasformare il torneo in un prodotto globale. In undici anni sono stati venduti 2,8 milioni di biglietti in base a quanto riporta SportsPro, con l’evento è diventato così un asset commerciale di primissimo livello.
Il futuro dopo il decennio nella capitale britannica, che poteva contare su un’ambientazione moderna, una produzione spettacolare e un fuso orario perfetto per l’audience internazionale, era una grande incognita.
Torino raccoglie il testimone di Londra
Nel 2019 la gara internazionale per ospitare l’evento ha premiato Torino, che ha superato la concorrenza di Manchester, Singapore e Tokyo e si è assicurata il quinquennio 2021-2025, con l’Italia che nel 2024 ha strappato il prolungamento fino al 2030.
Rimane però aperta la grande domanda su dove si giocherà dopo il 2026, con la prossima edizione già confermata sotto la Mole. Torino è determinata a mantenere il torneo, mentre Milano si candida prepotentemente potendo disporre del nuovo palazzetto da 16mila posti a Santa Giulia, costruito per le Olimpiadi Invernali 2026.
Indipendentemente dalla scelta che verrà presa, fondamentale è il supporto del governo italiano. Dal 2026, infatti, la licenza per ospitare le Finals avrà un costo di 30 milioni di euro all’anno, un incremento significativo rispetto agli attuali 18 milioni.
Lo Stato ha già stanziato 19,5 milioni annui, pari complessivamente a 97,5 milioni di fondi pubblici per il periodo 2026-2030, in crescita rispetto agli 80 milioni – 16 all’anno – del quinquennio precedente, e a fronte di questa partecipazione economica reclama una presenza attiva al tavolo delle decisioni.
Il montepremi del torneo dei maestri
Il montepremi è stato ritoccato al rialzo e ha raggiunto quota 15,5 milioni di dollari, cifra che rappresenta un nuovo primato e segna un leggero aumento di 250mila dollari rispetto al 2024.
Il campione imbattuto nel singolare potrà guadagnare fino a 5,07 milioni di dollari, mentre una coppia di doppio che chiuderà senza sconfitte riceverà 959mila dollari. Si tratta di cifre sostanzialmente allineate a quelle delle WTA Finals, che offrono però premi più alti nel doppio.
La crescita del montepremi è stata resa possibile dalla crescita del giro d’affari e dal contributo diretto del governo italiano. Rispetto all’ultima edizione londinese, il budget complessivo è aumentato del 50%, passando da meno di 10 milioni agli attuali 15,5 milioni.
È già previsto un nuovo incremento nel 2026, pari ad almeno altri 250mila dollari, all’interno di una strategia di crescita che si appoggia anche all’impegno del Ministero dello Sport italiano.
ATP Finals mai così ricche: al vincitore premio senza precedenti
I numeri del ticketing
Secondo le prime stime riportate da ItaliaOggi, le ATP Finals 2025 genereranno introiti senza precedenti. La biglietteria dovrebbe raggiungere i 34 milioni di euro, con quasi 200mila tagliandi già staccati.
Si tratta di un incremento di circa 16mila tagliandi venduti in più rispetto al 2024, che conferma la dimensione internazionale dell’evento che vede un interesse crescente anche dall’estero, da cui proviene il 18% degli acquirenti.
La manifestazione rimane così uno dei principali eventi sportivi a forte attrazione turistica in Italia, capace di generare oltre 500 milioni di euro di impatto economico e 3.400 posti di lavoro ogni anno.
Finals da record: già staccati 200mila tagliandi
Il punto sulle sponsorizzazioni
Sul fronte delle sponsorizzazioni, l’edizione 2025 dovrebbe raggiungere 26 milioni di euro di ricavi. Il contributo più significativo arriva dal title partner Nitto, colosso giapponese dei materiali ad alte prestazioni, con 6,5 miliardi di dollari di ricavi annui.
Il contratto con Nitto, però, scadrà nel 2025, al termine di un ciclo di nove anni. L’investimento annuale dell’azienda è di poco inferiore agli 8 milioni di dollari, e le diplomazie sono già al lavoro per sondare un’eventuale disponibilità al rinnovo.
Il gruppo giapponese potrebbe decidere di rivedere il suo impegno subentrando in veste di host sponsor, categoria occupata al momento da Intesa Sanpaolo. Il resto della piramide commerciale è molto ricco. Tra i platinum partner figurano Emirates, Lavazza e Lexus.
I partner dell’evento
Nella categoria gold compaiono EA7 Emporio Armani, Rummo, Haier, Pif – che è anche naming partner dell’ATP rankings – e Acqua Valmora, ai quali si aggiungono da quest’anno Red Bull e Stella Artois.
La fascia silver comprende una ampia platea di marchi tra i quali figurano Asti DOCG, Dove, Dunlop, Frecciarossa, Yokohama, VeChain, IP, Iren, Italgas, Xerjoff e, come nuova entrata, il brand di yogurt Fage.
Tra i bronze partner si confermano Rinascente e Torino Outlet Village, cui si aggiunge Purina. Il torneo può contare anche su una lunga lista di official supplier, tra cui TechnoGym e TicketOne, e su un’ampia rete di media partner nazionali e internazionali.
50 partner per le ATP Finals a Torino: chi sono gli sponsor del torneo
Un presente d’oro e un futuro incerto
Le ATP Finals 2025 si configurano come l’edizione economicamente più rilevante di sempre, potendo contare su un montepremi record di 15,5 milioni di dollari a disposizione dei partecipanti.
I ricavi complessivi dell’evento sono superiori ai 60 milioni di euro tra biglietteria e sponsorizzazioni, per un impatto economico sul territorio che supera i 500 milioni di euro l’anno.
L’unica incognita riguarda ancora la sede del torneo dal 2026 in poi, ma una certezza resta: l’Italia continuerà a essere il cuore finanziario e sportivo delle Finals per un altro quinquennio.