Entusiasmo in crescita per Milano Cortina. I Giochi Invernali si avvicinano e, con essi, cresce l’attesa per un evento destinato a segnare un punto di svolta nella storia dello sport italiano.
Con il progetto messo in campo l’Italia ha introdotto il concetto di Olimpiade diffusa, introducendo un cambio di paradigma che coinvolge una rete di luoghi che raccontano la diversità del territorio italiano con le Alpi al centro.
La spedizione italiana più numerosa di sempre
A delineare la visione di quest’edizione è stato Luciano Buonfiglio, presidente del CONI, intervenuto all’evento “La Lombardia al centro della sfida olimpica – Road to 2026”, organizzato nella sede della Regione.
Mai come questa volta l’Italia arriverà ai Giochi con una presenza così ampia e competitiva: «Questa sarà la spedizione italiana più numerosa di sempre ai Giochi Olimpici Invernali. Parteciperemo in sedici discipline, undici della Federazione Sci e cinque della Federazione Ghiaccio: saremo presenti ovunque, pronti a competere ai massimi livelli».
I numeri raccontano di una squadra senza precedenti: un traguardo che riflette la crescita costante del movimento sportivo italiano e la sinergia produttiva tra CONI e Federazioni.
L’importanza della legacy
Oltre all’aspetto sportivo, è centrale anche il concetto di legacy: «Quando parliamo di eredità, parliamo di qualcosa che resta, che si tramanda. E quello che stiamo costruendo con Milano Cortina 2026 parte proprio da qui, dalla Lombardia, da una regione che è motore di sport, di entusiasmo e di innovazione. Questa sarà la prima Olimpiade diffusa della storia: un modello nuovo, che potrà ispirare le future edizioni».
L’anima di Milano Cortina 2026 è quella di un progetto che mette al centro la sostenibilità, la partecipazione dei territori e la valorizzazione del patrimonio locale, sottolinea l’ad della Fondazione Milano Cortina 2026, Andrea Varnier.
«L’idea alla base di questa candidatura è stata quella di realizzare Giochi diffusi, cioè di adattarli ai territori, e non il contrario. Per la prima volta dopo vent’anni i Giochi invernali tornano sulle Alpi. Abbiamo scelto luoghi dove esistevano già impianti e competenze, migliorando infrastrutture già eccellenti, senza stravolgerle».
Un approccio che punta dunque a lasciare un’eredità tangibile, fatta di strutture migliorate, ma anche di un rinnovato senso di identità nazionale, capace di coinvolgere territori e cittadini.
La Lombardia al centro della sfida olimpica: 3 milioni di turisti in più e 1,4 miliardi in infrastrutture
Il contributo dei giovani
Milano Cortina sarà anche l’Olimpiade dei giovani, un’occasione per coinvolgere nuove generazioni e trasmettere i valori dello sport come strumento di crescita e coesione.
«Il tema dei giovani e del loro coinvolgimento – aggiunge Varnier – è uno degli aspetti più belli di questa esperienza. Abbiamo ricevuto 130mila candidature di volontari e oltre il 50% dei biglietti è stato acquistato da persone sotto i 40 anni. È un segnale straordinario, che ci dice che i Giochi Olimpici e Paralimpici continuano ad affascinare e a ispirare le nuove generazioni. Lo sport è un motore fondamentale di una società positiva».
Infine Buonfiglio ha posto ulteriormente l’accento sul valore sociale della rassegna a cinque cerchi: «C’è un enorme entusiasmo contagioso che sta entrando ovunque, una voglia di essere protagonisti che rende fieri ed orgogliosi. Siamo orgogliosi di vivere questa esperienza per portare avanti un’iniziativa tesa al risultato, certo, ma anche a creare una società migliore attraverso i valori sani dello sport».
Il valore sociale dei Giochi
L’entusiasmo per i Giochi Invernali è condiviso anche dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro di squadra, aspetto cruciale per realizzare la manifestazione.
«Come Italia nel suo complesso sappiamo raggiungere traguardi che sembravano impossibili, quando è in gioco la reputazione nazionale. Siamo orgogliosi del percorso fatto insieme. Ha funzionato la positiva sinergia tra Governo, Regioni, Comuni e imprese. Abbiamo raccolto la sfida di Milano Cortina 2026 e tra poco saremo al centro dell’attenzione mondiale».
L’Italia punta nello sport come strumento di sviluppo e coesione sociale, preparandosi ad accogliere la prima Olimpiade diffusa della storia, che si propone come un modello di futuro, in cui sport, cultura e territorio si fondono per costruire un’eredità destinata a durare nel tempo.