Novak Djokovic guarda al futuro. Il campione serbo è diventato co-fondatore e principale investitore di Cob, startup che debutta il 1° novembre con uno snack di antichi cereali, privo di mais e glutine, pensato come alternativa al popcorn tradizionale.
L’investimento – pari a 5 milioni di dollari – è guidato dal 24 volte vincitore di tornei del Grande Slam e medaglia d’oro olimpica, che trasforma così la sua passione per l’alimentazione sana e i functional food in una strategia imprenditoriale.
La filosofia del brand
Cob, nato dalla collaborazione con Jessica Davidoff, ideatrice del brand, debutta con quattro varianti: cacio e pepe, erbe mediterranee, formaggio intenso e olio d’oliva e sale rosa.
Djokovic racconta che la filosofia del brand – creare snack “on the go” con ingredienti e processi che useresti nella tua cucina – rispecchia perfettamente la sua visione personale.
«Ho una grande conoscenza nei campi dell’alimentazione pulita, dei functional food e del recupero – ha spiegato -. Per questo sono sempre stato appassionato all’idea di trasformare la mia esperienza in investimenti mirati, nei quali posso portare valore sia attraverso la mia piattaforma che le mie competenze».
Sport e impresa: due percorsi paralleli
L’approccio del tennista agli investimenti è maturato nel tempo.
«Penso che l’imprenditoria sia molto simile all’essere un atleta. Soprattutto nel tennis, che è uno sport individuale. In entrambi i casi ti poni obiettivi che magari nessuno ha mai raggiunto prima, e serve una mentalità molto intensa per superare tutti gli ostacoli lungo il cammino».
Djokovic sottolinea anche l’importanza dei dati nel suo metodo:
«Lavoro costantemente con il mio team per analizzare allenamento, recupero, nutrizione e l’impatto sulla performance. È simile a ciò che fa un buon imprenditore quando analizza feedback e dati dei clienti per migliorare prodotto, marketing e packaging. Amo il fatto che entrambi i mondi siano così guidati dai dati».
Una visione a lungo termine
Il serbo distingue tra investimenti puramente finanziari e progetti in cui è coinvolto attivamente, come Sila, una linea di integratori, e ora Cob, di cui è co-fondatore.
«All’inizio della mia carriera ero più concentrato sull’allenamento e sulle collaborazioni di breve periodo – abbigliamento, scarpe, partnership legate al tennis. Ora invece penso più a lungo termine, a società che posso contribuire a far crescere nei prossimi cinque o dieci anni, offrendo valore grazie alle mie conoscenze e alle mie esperienze nel campo del benessere e della nutrizione».
Sostenibilità e benessere: un impegno personale
L’interesse del campione si estende ai temi di salute olistica, longevità, recupero, nutrizione e sostenibilità ambientale.
«Pochi fan sanno quanto io sia appassionato di ambiente e natura – racconta -. È una passione che ho da tutta la vita. Dedico tempo a stare all’aperto, al sole del mattino, camminando a piedi nudi o nuotando nel mare. E faccio il possibile per preservare il nostro pianeta per le generazioni future».
Cob riflette questo impegno: l’azienda punta a essere plastic neutral, con l’obiettivo di diventare plastic negative. Il sorgo, oltre alle qualità nutrizionali, è una coltura sostenibile che richiede poca acqua e presenta un sistema di radici profonde.
Una scelta in sintonia con i tempi
Infine, Djokovic vede in Cob una risposta a un trend globale:
«Viaggiando per il mondo ho notato che le persone sono sempre più consapevoli e interessate alla longevità: si chiedono cosa mangiano, come si allenano e quali abitudini possono migliorare la loro salute. Credo che sia il momento ideale per lanciare un marchio alimentare orientato al benessere, con un ingrediente potente come il sorgo».