L’unione fa la forza. Liberty Media, il conglomerato americano, che controlla la Formula 1 e da quest’anno anche la MotoGP, ha archiviato i primi nove mesi del 2025 con un utile netto di 222 milioni di dollari.
I ricavi complessivi hanno raggiunto 2,87 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 2,49 miliardi dell’anno precedente, mentre la rinnovata redditività ribalta completamente i 1,7 miliardi di perdite registrati nello stesso periodo del 2024.
La panoramica dei conti
Nel dettaglio, la Formula 1 ha generato 2,5 miliardi di dollari di ricavi al 30 settembre, con un incremento del 9,3% su base annua. Per la MotoGP, alla prima apparizione nei conti consolidati di Liberty Media, i ricavi ammontano a 169 milioni di dollari. A questi si aggiungono 269 milioni provenienti dalle attività corporate del gruppo.
I costi operativi si sono attestati a 2,52 miliardi di dollari, suddivisi tra 1,7 miliardi per le competizioni motoristiche, 363 milioni di spese amministrative e 275 milioni di ammortamenti.
F1: ricavi stabili nel terzo trimestre
Nel solo terzo trimestre, la Formula 1 ha registrato ricavi per 869 milioni di dollari, in lieve crescita dello 0,9% rispetto all’anno precedente, nonostante una gara in meno rispetto al 2024.
Al contempo, l’utile operativo trimestrale della F1 è salito del 13%, raggiungendo 168 milioni di dollari, pur restando significativamente sotto il record del terzo trimestre 2023 (887 milioni di ricavi).
«La Formula 1 ha ottenuto eccellenti risultati finanziari e sta sfruttando la sua popolarità mondiale – ha commentato il presidente e ceo del gruppo Derek Chang -, spingendo un’affluenza record alle gare e ampliando i propri canali per raggiungere nuovi e vecchi appassionati».
La riduzione dei ricavi core – ovvero diritti media, sponsorizzazioni e fee dei promoter – è stata compensata dalla crescita delle entrate “secondarie”, trainate da hospitality e licensing.
Gli accordi commerciali e il punto sui GP
Tra i nuovi accordi commerciali figurano partnership con Williams-Sonoma (casa madre di Pottery Barn) e Hello Kitty, mentre i ricavi da hospitality sono aumentati grazie all’attività del Grand Prix Plaza di Las Vegas, che Liberty intende sfruttare come fonte di reddito continuativa durante tutto l’anno.
«La Formula 1 resta un pilastro culturale globale, come dimostrano il successo al botteghino del film sulla F1 e il crescente coinvolgimento sui nostri canali digitali – ha commentato il presidente e ceo della Formula 1, Stefano Domenicali -. Abbiamo completato diversi accordi commerciali e continuiamo a firmare nuovi partner a condizioni favorevoli, incluso un accordo di distribuzione negli Stati Uniti con Apple».
In parallelo, la Formula 1 ha firmato rinnovi contrattuali pluriennali con diversi circuiti chiave: Austin (2034), Azerbaijan (2030) e Monaco (2035). Sono stati inoltre rinnovati gli accordi televisivi con Sky Nuova Zelanda e Coupang Play Corea del Sud, oltre a un nuovo contratto con Globo Brasile.
«I recenti rinnovi e le estensioni anticipate in mercati chiave come Austin, Azerbaijan e Monaco dimostrano il valore che la F1 porta alle città in cui corre – aggiunge Domenicali –. Siamo fiduciosi nel prossimo capitolo di crescita del campionato».
MotoGP: le prime cifre sotto la gestione Liberty
Per la MotoGP, Liberty Media ha diffuso per la prima volta i risultati trimestrali: 169 milioni di dollari di ricavi e 26 milioni di utile operativo nel terzo trimestre. Un esordio incoraggiante, anche se il percorso parte più indietro rispetto a quando è stata acquisita la Formula 1 (nel 2017 registrava 501 milioni di dollari nel Q3).
«Nei nostri primi mesi come proprietari di MotoGP, stiamo lavorando a miglioramenti operativi a breve termine – conclude Chang – e gettando le basi per opportunità di monetizzazione a lungo termine che accelereranno la crescita».
Da quando ha rilevato Dorna Sports, la società ha rinnovato i contratti di diversi Gran Premi fino al 2030 e al 2031, tra cui Giappone, Catalogna, Valencia, Francia, Germania e San Marino. Sono stati inoltre prolungati gli accordi televisivi con SuperSport in Africa e firmato un nuovo contratto di sponsorizzazione con Repsol per Moto2 e Moto3.
Le prospettive future
Nella documentazione depositata presso la SEC, Liberty Media ha spiegato che dei 3,66 miliardi di dollari pagati per l’acquisizione di MotoGP, 3,02 miliardi sono stati contabilizzati come goodwill.
Nel computo che afferisce al valore immateriale legato al marchio, alla capacità di generare profitti futuri e al potenziale di crescita in nuovi mercati, figura anche il Brasile, dove la MotoGP debutterà nel 2026.
Liberty Media consolida dunque la propria leadership nel motorsport globale: Formula 1 e MotoGP corrono ora sullo stesso tracciato finanziario, con risultati in crescita e un futuro che promette nuove accelerazioni.