Lo sport al centro dei quartieri. Il Governo ha stanziato 400 milioni di euro per lo sviluppo e la riqualificazione di impianti sportivi ad alto impatto sociale, con un’attenzione particolare alle periferie urbane, da Milano a Palermo.
Un nuovo piano per riportare lo sport nei luoghi che più ne hanno bisogno. «Sport per tutti» non è solo uno slogan. Il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi punta a un modello che parta da chi ha meno opportunità per praticarlo.
Le risorse già stanziate
L’investimento rientra nella riforma delle politiche di coesione promossa dalla premier Giorgia Meloni, che ha firmato i primi sette accordi con Ministeri e Amministrazioni centrali, tra cui quello con il dicastero che si occupa di sport.
Dei 400 milioni totali, 180 milioni di euro sono già destinati al Piano di interventi 2025-2027 per la realizzazione delle “nuove Caivano”, nove aree simbolo di rigenerazione sociale e sportiva.
Gli interventi riguarderanno:
- Rozzano (Milano)
- Quartieri Alessandrino-Quarticciolo (Roma)
- Scampia e Secondigliano (Napoli)
- San Cristoforo (Catania)
- Borgo Nuovo (Palermo)
- Orta Nova (Foggia)
- Rosarno e San Ferdinando nella piana di Gioia Tauro
Qui nasceranno impianti e centri sportivi pensati non solo per lo sport agonistico, ma come spazi di aggregazione, educazione e inclusione.
Gli interventi per la rete sportiva di prossimità
I 220 milioni residui, ai quali si aggiungono 32 milioni di cofinanziamento, serviranno invece a potenziare la rete di impianti sportivi di quartiere, comprese strutture parrocchiali e oratori, con l’obiettivo di contrastare la dispersione giovanile e favorire la coesione sociale.
«Come promesso e previsto si sostanzia ancora una volta l’impegno del Governo a beneficio dello sport sociale, per consolidare il modello italiano – ha dichiarato il ministro Andrea Abodi -. Siamo vincenti a livello internazionale, e altrettanto vincenti a livello di investimenti, come mai in passato, anche a beneficio dello sport per tutti, a partire dai luoghi dove ce n’è socialmente più bisogno, per rafforzare e rendere sempre più accessibile l’attività sportiva, intesa come difesa immunitaria, sociale e individuale».
Il piano rappresenti un segnale concreto di rinascita: investire nello sport significa rilanciare il futuro delle comunità, restituendo ai territori più fragili luoghi di incontro, crescita e speranza.