C’era una volta la volata finale a Milano. Su 108 edizioni disputate, il Giro d’Italia ha visto il Grande Arrivo nel capoluogo lombardo per ben 78 volte, tra Arena Civica, lo storico velodromo Vigorelli e ovviamente Piazza Duomo.
Poche alternanze nel corso della lunga storia della Corsa Rosa, per “concedere” la volata finale anche ad altre città iconiche del panorama italiano, come Verona, Napoli, Torino o Firenze.
Basti pensare che dal 1990 al 2008, per quasi vent’anni quindi, non c’è stata storia e l’arrivo della Rosa era scontato, ancor prima che venissero annunciate tutte le tappe, che fosse a Milano.
Ma dal biennio pandemico, il Grande Arrivo non è più stato un affare milanese.
Dopo la parentesi di Verona nel 2022, con l’arrivo nella celebre Arena, è stata la Roma a imporsi, affermandosi per il Grande Arrivo nelle ultime tre edizioni.
Ora è ufficiale che la Capitale si è prenotata la conclusione de Il giro anche per il 2026.
Giro d’Italia Roma 2026: indotto economico a tripla cifra
La conferma arriva direttamente da Alessandro Onorato, assessore Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda della Capitale.
«La tappa finale del Giro d’Italia 2026 si terrà a Roma, come avvenuto negli ultimi tre anni consecutivi ha dichiarato Onorato deve essere una tradizione che una manifestazione così importante per il Paese, a livello sociale, storico e sportivo, si concluda nella Capitale, come avviene per il Tour de France a Parigi» ha puntualizzato l’assessore dalle colonne de Il Messaggero.
Ribadire la centralità di Roma anche in ambito sportivo non comporta solo un beneficio di immagine globale per la Capitale, ma ha un riflesso economico che oscilla, in termini di indotto, «tra 100 e 200 milioni di euro, e poi c’è un ritorno sociale, con una festa di popolo gratuita che dura più giorni e coinvolge migliaia di famiglie – ha aggiunto Onorato -: in 5 mila l’anno scorso hanno partecipato alla Family Ride gratuita per le vie del centro».
La scorsa edizione ha comportato anche la prima volta assoluta del passaggio in Vaticano con Papa Leone XIV che ha ricevuto i corridori e, non si esclude che la Città Eterna regali altri aspetti inediti per l’edizione 2026.
Il format si ripete: arrivo a Roma, partenza Oltre confine
Se l’arrivo è confermato nella Capitale, la partenza trova invece conferma oltre confine.
Come ha infatti annunciato il presidente di RCS Sport, Urbano Cairo, il Giro d’Italia 2026 prenderà il via dalla Bulgaria, segnando la seconda apertura consecutiva all’estero dopo quella albanese del 2025. Una scelta che consolida la vocazione internazionale della corsa rosa e ne rafforza il ruolo di ambasciatrice del made in Italy nel mondo.
Le prime tre tappe si svolgeranno tra Sofia e la costa del Mar Nero, con Burgas e Varna tra le sedi più accreditate per ospitare la “Grande Partenza”.