L’NBA finisce nel mirino dell’FBI. Un’inchiesta federale su scommesse illegali e partite di poker truccate sta scuotendo la NBA, la lega professionistica di basket più prestigiosa al mondo.
È stato definito dal direttore dell’agenzia governativa di polizia, Kash Patel, come «uno dei casi più sconcertanti mai affrontati nel mondo dello sport». Secondo le autorità, il giro d’affari illecito potrebbe superare diverse decine di milioni di dollari, riporta Il Corriere dello Sport,
I due filoni d’indagine
Le indagini, condotte in undici Stati americani, hanno portato all’arresto di 37 persone. Tra i volti noti sono coinvolti la guardia dei Miami Heat, Terry Rozier, e il coach dei Portland Trail Blazers, Chauncey Billups.
L’FBI ha spiegato che gli investigatori stanno lavorando su due procedimenti distinti. Il primo riguarda presunte scommesse illegali su partite della NBA, legate a prestazioni alterate di alcuni giocatori.
Il secondo, più esteso, coinvolge partite di poker online truccate, a cui avrebbero partecipato ex atleti che sarebbero stati consapevoli del meccanismo fraudolento alla base dello schema.
La posizione di Rozier: sette partite sotto la lente
Il nome di Terry Rozier è legato al filone sulle scommesse sportive. L’FBI lo stava monitorando da mesi per alcune gare considerate sospette:
- Los Angeles Lakers – Milwaukee Bucks (9 febbraio 2023)
- Charlotte Hornets – New Orleans Pelicans (23 marzo 2023)
- Portland Trail Blazers – Chicago Bulls (24 marzo 2023)
- Orlando Magic – Cleveland Cavaliers (6 aprile 2023)
- Los Angeles Lakers – Oklahoma City Thunder (15 gennaio 2024)
- Toronto Raptors – Los Angeles Clippers (26 gennaio 2024)
- Toronto Raptors – Sacramento Kings (20 marzo 2024)
Particolare attenzione è rivolta al match tra Charlotte e New Orleans del 23 marzo 2023, quando Rozier, all’epoca giocatore degli Hornets, lasciò il campo dopo soli dieci minuti per un presunto infortunio al piede. In quell’occasione si registrò un flusso anomalo di puntate sul giocatore, tra cui 30 scommesse di un unico utente per un totale di 13.759 dollari.
Le partite di poker online pilotate
Alla seconda direttrice investigativa sarebbero riconducibili le posizioni di Billups e dell’ex giocatore e assistente allenatore dei Cavaliers, Damon Jones, accusato di aver fornito informazioni riservate a scommettitori per favorire vincite pilotate.
Le partite truccate di poker, secondo quanto emerge, sarebbero state organizzate utilizzando tecnologie all’avanguardia: telecamere nascoste, occhiali capaci di identificare carte contrassegnate, e persino tavoli a raggi X in grado di leggere le carte coperte.
Gli atleti professionisti avrebbero avuto il compito di attirare al tavolo i cosiddetti “pesci”, ovvero ignari partecipanti esterni, convinti di trovarsi in un normale torneo. Le perdite stimate delle vittime ammontano ad almeno 7 milioni di dollari.
Il ruolo della criminalità organizzata e la posizione NBA
Tra gli arrestati figurano anche tredici individui ritenuti vicini a gruppi di criminalità organizzata italo-americana, attivi nell’area di New York. Questi soggetti avrebbero gestito parte dei profitti e si sarebbero occupati della riscossione dei crediti derivanti dal giro d’azzardo.
La NBA ha espresso «piena collaborazione» con le autorità federali. Le regole della lega vietano categoricamente ai tesserati di scommettere su partite o eventi collegati alla NBA, WNBA, G League o NBA2K League.
Allo stesso tempo non è consentita la partecipazione a fantasy sport con premi in denaro legati alla competizione. È invece consentito scommettere su altri sport non collegati alla lega.
I capi di imputazione
Le accuse ipotizzate includono frode telematica, riciclaggio di denaro, estorsione, rapina e gioco d’azzardo illegale.Al momento, nessuna condanna è stata emessa e le indagini sono ancora in corso.
In via cautelare, sia Rozier che Billups sono stati sospesi rispettivamente dai Miami Heat e dai Portland Trail Blazers, in attesa che le evoluzioni dell’inchiesta possano chiarire definitivamente le loro posizioni.
Tuttavia, la portata del caso e il coinvolgimento di figure note dello sport professionistico lo rendono uno dei più delicati e potenzialmente devastanti scandali nella storia recente della NBA.