Jannik Sinner pronto a rientrare. Il primo banco di prova dopo l’infortunio patito a Shanghai è il Six Kings Slam di Riad, il torneo-esibizione che mette in palio il montepremi più elevato della stagione.
È un’esibizione solo sulla carta, perché in Arabia Saudita si sfidano i migliori tennisti del mondo e ogni partita è l’occasione per misurare stato di forma, ambizioni e gerarchie a un mese dalle ATP Finals e dalla Coppa Davis.
La battuta d’arresto a Shanghai
Il tabellone prevedeva inizialmente la presenza di Jack Draper, ma l’infortunio ha costretto gli organizzatori a chiamare Stefanos Tsitsipas, che sarà proprio il primo avversario di Sinner nel torneo saudita.
Per l’azzurro è una ripartenza importante. Sinner torna in campo dopo il ritiro a Shanghai, dove crampi e condizioni climatiche proibitive lo avevano costretto a fermarsi al secondo turno.
Una battuta d’arresto che ha fatto discutere, ma che lo stesso Jannik ha affrontato con lucidità: secondo lui non è stato un problema di preparazione atletica, ma mentale. Ha ammesso di non aver gestito bene la tensione in quei momenti e di aver pagato la somma di vari fattori: caldo, umidità, nervosismo.
Dopo due giorni di pausa ha ripreso ad allenarsi con il suo team, che oggi include il nuovo preparatore atletico Andrea Resnicoff, entrato nello staff dopo lo US Open. Con Sinner a Riad ci sono Simone Vagnozzi e lo stesso Resnicoff, mentre Darren Cahill lo raggiungerà a Vienna, riporta La Gazzetta dello Sport.
A Riad per difendere il titolo
Sinner affronta questa seconda parte di stagione con determinazione, consapevole delle difficoltà ma anche delle opportunità che lo attendono. A Riad difende il titolo vinto un anno fa, quando in finale superò Carlos Alcaraz, ottenendo l’unico successo dell’anno contro lo spagnolo dopo tre sconfitte.
L’obiettivo principale va oltre l’esibizione: Sinner vuole arrivare alle Finals al massimo della condizione e, soprattutto, vuole provare fino all’ultimo a riaprire la corsa al numero 1 del ranking mondiale.
Stasera esordirà contro Tsitsipas. Il greco è avanti nei confronti diretti con sei vittorie a tre, e l’ultima sfida risale alla discussa semifinale di Montecarlo 2024. Tsitsipas non attraversa il suo miglior momento e negli ultimi mesi è apparso meno competitivo ai livelli più alti, ma Sinner lo rispetta e sa che ogni partita in questa fase della stagione è un test prezioso.
Presenza confermata a Parigi
Negli ultimi giorni era circolata l’ipotesi che Sinner potesse saltare il Masters 1000 di Parigi-Bercy per gestire meglio le energie, ma l’azzurro ha smentito e confermato la propria partecipazione.
Scelta tutt’altro che banale: lo scorso anno non giocò a Parigi per un virus influenzale e per questo nel 2024 ha 1.000 punti da recuperare nel ranking. Rinunciare sarebbe stato un regalo ad Alcaraz, che invece dopo Riad riprenderà proprio da Parigi dopo aver saltato Shanghai.
La lotta per il numero 1 è complicata ma ancora aperta. Al momento Alcaraz guida la classifica con 11.340 punti, Sinner lo insegue a quota 10mila. Vincendo il torneo di Vienna, in programma subito dopo Riad, l’azzurro ridurrebbe il distacco a 840 punti.
La lotta per il numero uno
Poi arriverebbe Parigi: se Sinner dovesse vincere sia Vienna che Parigi e Alcaraz non andasse oltre i quarti nella capitale francese, l’italiano tornerebbe numero 1 del mondo almeno per una settimana.
Ci sarebbe anche un’altra combinazione favorevole: finale a Vienna e titolo a Parigi, con Alcaraz eliminato prima degli ottavi. Ma a prescindere dai conteggi, sarà decisivo arrivare a Torino con fiducia, salute e ritmo.
Il 9 novembre la classifica ATP verrà aggiornata togliendo i punti delle Finals 2024 e qui lo scenario cambierà ancora: Sinner, che un anno fa vinse a Torino, perderà 1.500 punti, mentre Alcaraz ne toglierà solo 200.
Questo significa che lo spagnolo è matematicamente certo di presentarsi alle Finals da numero 1 del mondo. Ma il numero accanto al nome conterà relativamente: chi trionferà al Pala Alpitour sarà considerato il vero giocatore dell’anno. E questo, più della classifica, è ciò che interessa davvero a Jannik.