Jasmine continua la corsa: Riyad ancora più vicina

La vittoria su Iga Swiatek regala all’azzurra una semifinale importantissima contro Coco Gauff. Ora, con la diretta avversaria Rybakina fuori dai giochi, l’ottavo posto nella Race to Riyad è più solido.

Jasmine Paolini_Roland Garros
Semifinale a Wuhan
Jasmine Paolini, Roland Garros 2024. Image credit: Depositphotos

Una prestazione sontuosa contro un’avversaria maiuscola. Jasmine Paolini sul cemento di Wuhan vince il quarto di finale contro Iga Swiatek, numero due al mondo e si concede la semifinale contro Coco Gauff.

La tennista azzurra non ha solo chiuso la pratica contro un’avversaria ostica come la Swiatek in poco più di un’ora ma ha letteralmente dominato sui due set (6-1 e 6-2) un’avversaria che ha sempre patito in carriera e con la quale ha vinto per la prima volta, dopo sei incontri presi.

La vittoria sulla Swiatek, oltre a far bene all’umore atletico di Paolini e ad allungare il percorso in quel di Wuhan, ha comportato un bottino di punti importanti nella race per Riyad.

Jasmine Paolini race to Riyad: cresce il distacco con Rybakina

Accedendo alle semifinali la tennista toscana ha infatti conquistato 390 punti la proiettano a quota 4131 nella race per le finals con un distacco di 218 punti sulla diretta contendente all’ottava piazza, Elena Rybakina.

L’atleta kazaka però, anch’essa impegnata agli ottavi, è stata eliminata dalla numero uno al mondo, Aryna Sabalenka, e non andrà dunque oltre i suoi 3913 punti.

Il cammino di Jasmine, non è di certo in discesa considerando che l’attende un’atleta “tosta” come Coco Gauff.
D’altro canto va considerato che la statunitense, pur essendo l’attuale numero 3 al mondo ed avendo più titoli in bacheca, “patisce” la rivale italiana.

Le statistiche degli scontri diretti premiano infatti la nostra Jasmine 3 vittorie nei 5 match disputati tra cui la preziosa finale degli Internazionali di Italia, in un gremito Foro Italico.

L’ultima vittoria di Gauff risale al 2023 ed è dunque chiaro che la statunitense possa avere tutta intenzione di rifarsi.

Per lei il biglietto verso Riyad è già prenotato ma un eventuale successo a Wuhan garantirebbe 1000 punti per avvicinare la Swiatek e agguantare il primo Master 1000 stagionale.

Una stagione che le ha regalato il sogno del Roland Garros – tornato negli States a 10 anni di distanza dall’ultima vittoria di Serena Williams – ma che ha avuto anche diverse battute d’arresto come gli Internazionali di cui sopra contro Paolini o Cincinnati, fermata sempre dall’azzurra.

Il sogno della finale: Sabalenka o Pegula da battere

Tornando proprio a Jasmine, anche se l’obiettivo è staccare il pass definitivo per Riyad, non vuol dire che non voglia mettere le mani su un nuovo trofeo.

La bacheca di quest’anno, in singolare, ha visto impreziosirsi con la vittoria di Roma ma non sono mancate altre delusioni.

Battere Coco Gauff non vuol dire alzare il trofeo, ovviamente, considerando che dall’altra parte del tabellone si troverebbe una tra Sabalenka e Pegula, entrambe già qualificate per Riyad.

Ma in ogni caso, raggiungere la finale vorrebbe dire incrementare il bottino di Wuhan a 650 punti, portando il distacco con la Rybakina a 478 ma iniziando inoltre a bussare alla spalla di Mirra Andreeva, fuori dai giochi a Wuhan, e ferma a 4319 punti.

E da lì in poi sognare il secondo WTA 1000 stagionale, così come pensare seriamente alla vetrina mondiale che rappresentano le WTA Finals sono entrambi obiettivi più tangibili.

Se sfortunatamente l’avventura di Jasmine dovesse fermarsi con Gauff, l’azzurra avrebbe comunque a disposizione altri due appuntamenti per confermare il proprio nome tre le otto tenniste più forti al mondo.

Da lunedì 13 parte il Wta 500 di Ningbo, sempre in Cina, mentre la settimana successiva, il 20 ottobre si vola a Tokyo per l’ultimo Wta 500 della stagione che si chiuderà il 26 ottobre decretando così i nomi delle otto finaliste di Riyad.

Image credit: Depositphotos

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