Si fa la storia a Ginevra: in Svizzera il trilaterale che decide le sorti del basket

NBA, FIBA ed Eurolega sono pronte a incontrarsi nella città elvetica per definire il panorama futuro delle competizioni cestistiche del Vecchio Continente.

NBA Eurolega
meeting cruciale
Image credit: LBA

Tutto pronto per l’incontro decisivo fuori dal parquet. Il vertice di Ginevra tra NBA, FIBA ed Eurolega potrebbe segnare un punto di svolta per il futuro del basket europeo, con le parti alla ricerca di un’intesa. 

Sul tavolo c’è la possibilità di evitare una frattura tra le principali istituzioni del basket mondiale e continentale, ma le posizioni restano distanti e il rischio di uno scisma appare sempre più concreto.

Gli abboccamenti iniziali andati in fumo

Negli ultimi mesi, la NBA, in stretta collaborazione con la FIBA, sembra aver deciso di abbandonare l’idea di un progetto condiviso con l’Eurolega, secondo quanto appreso dal Mundo Deportivo

L’Eurolega avrebbe infatti rifiutato la proposta di partnership inviata da oltreoceano, che prevedeva la gestione della parte commerciale in cambio di un investimento iniziale di 150 milioni di euro (con aumenti progressivi annuali).

La decisione non è stata accolta bene dalla controparte statunitense,che ha deciso di procedere in solitaria annunciando il lancio di una propria competizione europea spalleggiata dalla FIBA.

Il progetto NBA Europe: partenza nel 2027

Il progetto, ormai in fase avanzata, prevede il lancio di NBA Europe nell’autunno del 2027, con una formula a 16 squadre, di cui dodici otterrebbero una licenza permanente in qualità di membri fondatori. 

Le restanti quattro si qualificherebbero per merito attraverso la Basketball Champions League, competizione sotto l’egida FIBA, o tramite i campionati nazionali che acquisirebbero dunque una rinnovata centralità.

Tra i club che la NBA considera già parte integrante del progetto figurano Barcellona, Real Madrid, Fenerbahçe, Bayern Monaco e Olimpia Milano, squadre collocate in piazze considerate strategiche. 

A questi potrebbero aggiungersi nuove franchigie, tra cui squadre legate a grandi club calcistici come PSG e Manchester City, oltre a realtà create ex novo in piazze strategiche come Roma e Berlino.

La posizione dei club di Eurolega

All’interno dell’Eurolega, l’unità dei 13 club proprietari si è incrinata, dando origine a due blocchi contrapposti. Da una parte ci sono le squadre corteggiate dalla NBA, che preferiscono mantenere una posizione attendista; dall’altra, i club che spingono per difendere l’attuale struttura e arginare l’influenza americana.

Emblematico il fatto che Real Madrid, Barcellona e Fenerbahçe non abbiano ancora rinnovato la loro licenza in scadenza nel 2026 fino al 2041. Una scelta pensata per tenersi le mani libere e valutare la direzione più vantaggiosa in vista del futuro.

I tentativi di riallacciare il dialogo

Consapevole del pericolo, l’Eurolega starebbe tentando in ogni modo di riallacciare i rapporti con l’NBA per evitare di perdere le squadre più blasonate. Tuttavia, al di là delle aperture formali, gli appelli non avrebbero trovato risposta.

Un episodio emblematico è quello che avrebbe visto Paulius Motiejunas, ceo dell’Eurolega, volare fino a New York con l’obiettivo di incontrare il commissioner Adam Silver: un viaggio concluso senza esito, poiché il numero uno della NBA non avrebbe accettato di riceverlo.

L’incontro di Ginevra rappresenta dunque un momento cruciale per definire i prossimi equilibri del basket europeo. Se non si troverà un terreno comune, il futuro potrebbe essere segnato dalla presenza di due competizioni parallele che cambierebbero gli equilibri del basket nel Vecchio Continente.

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