La legacy di Milano Cortina: il Villaggio diventerà il più grande studentato della città

L’opera da 140 milioni realizzata in tempi record dopo i Giochi Invernali diventerà una residenza universitaria da 1.700 posti letto.

Villaggio Olimpico studentato
eredità olimpica
Image credit: Coima

Il Villaggio Olimpico di Milano ha visto la luce. L’opera realizzata dal gruppo di sviluppo immobiliare Coima, è stata ufficialmente consegnata alla Fondazione Milano Cortina 2026 ed è pronta ad accogliere gli atleti.

Un’opera da 140 milioni di euro, completata in soli 30 mesi sotto la direzione lavori di Cmr, che verrà riconvertita rapidamente dopo le Olimpiadi: tra marzo e luglio 2026 diventerà infatti uno studentato da 1.700 camere, in grado di coprire circa il 6% del fabbisogno cittadino, riporta Il Sole 24 Ore.

Sostenibilità al centro del progetto

La struttura, essendo convenzionata con il Comune di Milano, avrà un costo medio di 864 euro al mese per posto letto. Grazie all’intervento di Cdp, i posti a tariffa calmierata sono stati aumentati da 150 a 450, al prezzo ridotto di 592 euro mensili.

Il villaggio olimpico è stato realizzato seguendo i criteri Esg, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Il progetto architettonico, firmato dallo studio SOM, mette al centro la qualità della vita degli studenti:

  • 42 sale studio
  • 2 palestre e campi sportivi
  • cucine comuni, aree verdi e spazi di socialità
  • sorveglianza 24h, portineria e lavanderie
  • 380 posti bici

La trasformazione del quartiere

La riconversione del villaggio olimpico si inserisce nel più ampio piano di sviluppo di Scalo Romana, destinato a ospitare residenze convenzionate, edilizia pubblica e funzioni culturali.

«È una sfida che abbiamo davanti, dove la conversione da villaggio olimpico a studentato dovrà essere molto veloce – ha dichiarato Manfredi Catella, ad di Coima – È un’opera realizzata al 100% con imprese e fornitori italiani ed è un esempio di collaborazione tra pubblico e privato».

Il villaggio-studentato rientra nel 50% di edilizia accessibile previsto nel nuovo quartiere. Qui, grazie a una collaborazione tra sviluppatori, cooperative e fondi, nasceranno 320 appartamenti tra edilizia convenzionata e residenziale pubblica.

«L’accordo sancito tra Consorzio Cooperative Lavoratori e Coima prevede la realizzazione di circa 220 alloggi in edilizia convenzionata – ha sottolineato Alessandro Maggioni, presidente di Ccl –, che poi consentiranno di ricavare risorse per altri 100 alloggi in edilizia popolare, perennemente pubblici nell’uso ma privati nella proprietà. Un’innovazione importante»,.