MotoGP, Marc Marquez torna re: nono titolo mondiale e primo trionfo in Ducati

Marc Marquez conquista a Motegi il nono titolo mondiale della carriera, il primo in Ducati. Dopo 2.184 giorni di attesa, il campione spagnolo torna sul tetto della MotoGP.

marc marquez titolo motogp 2025
Tutti i numeri
Image Credits: media Ducati

Dopo 2.184 giorni di attesa, Marc Marquez torna campione del mondo in MotoGP. A Motegi, tracciato simbolico per Ducati, lo spagnolo ha conquistato il suo nono titolo iridato in carriera – il settimo in top class – diventando a 32 anni e 223 giorni il campione più “anziano” dell’era MotoGP.

Una rinascita sportiva che va oltre i numeri, ma che proprio nei numeri trova la sua dimensione più eloquente.

Una carriera tra successi e infortuni

Marquez debuttò in MotoGP nel 2013 con Honda e stupì il mondo: campione al primo colpo a soli 20 anni e 266 giorni, il più giovane di sempre. Nei successivi sei anni conquistò sei titoli mondiali, trasformandosi nel simbolo della casa giapponese con 59 vittorie. Poi, il crollo: l’incidente a Jerez nel luglio 2020, quattro operazioni al braccio destro e due stagioni da incubo. Una parabola che sembrava compromessa, fino al 2023, quando decise di rompere con Honda rinunciando a un ricco contratto per accettare la sfida Ducati.

Una scelta che ha cambiato la storia recente della MotoGP. Passando dal team Gresini a Ducati Lenovo, Marquez ha riconquistato il tetto del mondo, interrompendo un digiuno lungo quasi sei anni e stabilendo un primato senza precedenti: mai nessun pilota aveva vinto due titoli mondiali a sei stagioni di distanza.

Marquez e Ducati: un dominio assoluto in MotoGP nel 2025

Il 2025 è stato l’anno perfetto. Con 14 Sprint vinte, 11 successi nei GP della domenica e 10 doppiette stagionali – di cui 7 consecutive – Marquez ha dominato il campionato, chiudendo con 541 punti e 201 di vantaggio sul fratello Alex, secondo in classifica. Numeri che certificano non solo il talento del pilota, ma anche l’efficienza industriale e tecnologica di Borgo Panigale.

Per Ducati si tratta del quarto titolo piloti consecutivo, il sesto titolo costruttori di fila e il terzo campione diverso incoronato negli ultimi quattro anni (Bagnaia, Martín e ora Marquez). Un dominio costruito su migliaia di ore di progettazione, simulazioni e test, che ha trasformato la Desmosedici GP nella moto di riferimento assoluto della categoria.

Marquez vs Rossi: il confronto infinito

Con il nono titolo, Marquez raggiunge Valentino Rossi nel computo totale dei Mondiali. Entrambi ne hanno conquistati sette in top class, ma il confronto statistico racconta due carriere diverse: Rossi ha corso 432 GP, vincendone 115 (26,6% di successo), mentre Márquez ne ha disputati 284, con 99 vittorie (34,8%). Lo spagnolo, quindi, ha una media di un successo ogni tre gare, superiore al rivale.

Rossi ha incarnato l’evoluzione delle moto attraverso tre decenni, vincendo in cinque categorie differenti. Márquez, invece, è stato il volto della MotoGP moderna: dal 2013 al 2019 ha monopolizzato la scena, con l’eccezione del discusso 2015, diventando l’unico capace di spostare gli equilibri tecnici e sportivi.

I numeri di una leggenda

Il curriculum di Márquez è impressionante. 73 vittorie e 74 pole position in top class, con 45 successi ottenuti partendo dalla pole, nessun altro ne ha mai collezionati così tanti. Undici i “grandi slam”, cioè vittorie con pole, giro veloce e leadership dall’inizio alla fine. Sul totale della carriera, i successi sono 99 e le pole 102, primato assoluto nella storia del Motomondiale.

Tra i circuiti simbolo del suo dominio spicca il Sachsenring, dove ha vinto 12 volte, un record mai replicato da nessun altro su una singola pista.

Il trionfo a Motegi ha anche un valore storico: Marquez è il primo pilota Ducati a inanellare 15 vittorie consecutive tra Sprint e GP, il primo a salire per 11 gare di fila sul podio e il primo a chiudere una stagione con oltre dieci successi sia nelle Sprint che nei GP.

Altri numeri:

  • 9 titoli mondiali complessivi, come Rossi, Hailwood e Ubbiali.
  • 7 titoli in top class, eguagliando Rossi e portandosi a una sola lunghezza da Giacomo Agostini (8).
  • 164 podi complessivi, 126 dei quali in top class.
  • 61% di podi in MotoGP: solo Agostini ha una media superiore.

Una legacy da riscrivere

Se Rossi ha rappresentato il volto mediatico e popolare della MotoGP, Marquez ne è diventato l’interprete più radicale, capace di piegare le leggi della fisica in pista e di ricostruirsi dopo gli infortuni. Con la conquista del nono titolo, il catalano non solo aggancia il suo storico rivale, ma si proietta verso l’ultimo grande obiettivo: raggiungere gli otto titoli di Agostini nella classe regina.

In un Motegi che nel 2007 aveva incoronato Casey Stoner e inaugurato l’era Ducati, il 28 settembre 2025 resterà nella storia come il giorno della resurrezione sportiva di Marc Marquez. Più che un ritorno, un nuovo inizio.

Sport

Moto GP