America’s Cup a Napoli: Bagnoli rinasce con la vela e guarda al futuro

Il ministro Abodi annuncia l’avvio dei cantieri, mentre il team principal di Emirates Team New Zealand Matteo de Nora elogia accoglienza e potenzialità della città.

America’s Cup Napoli impatto
lavori in corso
Photo by Chris Cameron / Panoramic / Insidefoto

Napoli si prepara a ospitare la 38esima America’s Cup. Nella città partenopea sbarca la competizione velica più antica e prestigiosa del mondo, con l’area di Bagnoli al centro del progetto. 

Un evento che punta a restituire nuova vita a un quartiere simbolo, da trent’anni in attesa di una vera riqualificazione. Le istituzioni e gli organizzatori internazionali sottolineano come la Coppa rappresenti una sfida di organizzazione per l’intera città.

Avvio dei cantieri e ricadute sociali

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha confermato l’avvio dei cantieri per la prossima primavera: «Il cantiere dell’America’s Cup – racconta Abodi – c’è ed è operoso anche se non si vede perché si tratta di quello amministrativo, stiamo predisponendo tutti gli atti che servono per aprire il cantiere delle opere in un luogo simbolo quale è Bagnoli che da 30 anni aspetta di vederli aperti».

Al di là dell’aspetto infrastrutturale, il Governo punta a lasciare un segno duraturo sul territorio, con ricadute sociali oltre che sportive. L’obiettivo è avvicinare la città al mare, valorizzare la vela e far sì che la manifestazione diventi un’occasione di crescita collettiva.

«Abbiamo l’ambizione di lasciare il segno. Non soltanto una meravigliosa, straordinaria, eccezionale competizione sportiva, ma una grande occasione, non soltanto per Napoli. E poi abbiamo scelto Bagnoli perché questo evento ha un palinsesto non solo sportivo ma anche sociale, le potenzialità di quell’area hanno fatto sì che anche Emirates Team New Zealand puntasse su Napoli».

La scelta di Napoli

Il team detentore del trofeo, guidato da Matteo de Nora, ha avuto un ruolo decisivo nella scelta di Napoli, sottolineando le caratteristiche uniche della città. Il mare, la posizione portuale e la capacità organizzativa hanno convinto Emirates Team New Zealand a scommettere sul capoluogo campano.

«Napoli è una città portuale e ovviamente un importante snodo per le navi da crociera – ha spiegato De Nora a Il Mattino -. Tipi diversi di turismo possono coesistere soprattutto se vengono migliorate le infrastrutture. Il campo di regata è straordinario, la città e i suoi abitanti sono proiettati sul mare».

Accanto all’entusiasmo, resta l’attenzione alla tabella di marcia e alla necessità di garantire infrastrutture adeguate. Le esperienze di Valencia e Barcellona mostrano come l’impatto possa essere duraturo solo se accompagnato da investimenti e programmazione.

L’America’s Cup per rilanciare la città 

«Con la collaborazione di Sport e Salute e delle autorità locali, stiamo affrontando diversi aspetti che riguardano dinamiche differenti. L’importante è collaborare e andare nella stessa direzione e, per adesso, è così. Tempi e infrastrutture sono prioritari».

La scommessa è sfruttare l’America’s Cup come motore di rigenerazione e rilancio internazionale per Napoli. Una sfida che richiede impegno e visione, ma che – secondo istituzioni e organizzatori – può segnare una svolta storica per la città e per Bagnoli.

«Sarebbe un orgoglio partecipare alla riqualificazione di Bagnoli e che questa sia definitiva e proiettata al futuro».