Furlani più in là di tutti. L’atleta 20enne ha conquistato la medaglia d’oro nel salto in lungo ai Mondiali di atletica leggera di Tokyo, diventando il più giovane italiano di sempre a vincere un titolo mondiale nella disciplina.
Con un balzo di 8,39 metri, realizzato al quinto tentativo, ha superato tutti i suoi avversari e scritto una pagina storica per l’atletica italiana. Alle sue spalle si sono piazzati il giamaicano Tajay Gayle (8,34 metri) e il cinese Shi Yuhao (8,33 metri), in una finale di altissimo livello che ha visto ben quattro atleti oltre quota 8,30.
Un palmares invidiabile
L’inizio non era stato dei migliori: due salti nulli e un 8,13 metri nelle prime tre prove. Poi, con freddezza e determinazione, Furlani ha trovato la misura: 8,22 metri al quarto tentativo e infine l’8,39 decisivo al quinto, che gli è valso il sorpasso e il titolo. L’ultimo salto non è stato migliorativo, ma non ce n’era più bisogno: l’oro era suo.
Per l’Italia si tratta della prima medaglia d’oro in questa edizione dei Mondiali (dopo due argenti e due bronzi) e della quattordicesima di sempre nella competizione. Il successo di Furlani conferma inoltre la crescita costante dell’atletica azzurra a livello internazionale.
Nonostante la giovane età, Furlani è già da tempo tra i protagonisti mondiali del salto in lungo. Nel 2024 aveva conquistato l’argento sia agli Europei sia ai Mondiali indoor, oltre a un prestigioso bronzo olimpico.
Un talento precoce
Quest’anno aveva già centrato l’oro ai Mondiali indoor di Nanchino con un salto da 8,30 metri, e ora aggiunge un titolo ancora più importante al suo palmarès, dimostrando ulteriormente il potenziale di cui è dotato.
Atleta velocissimo, leggero e allo stesso tempo potente, Furlani ha dimostrato di avere non solo qualità fisiche straordinarie, ma anche una notevole capacità di gestire la pressione, dote fondamentale per primeggiare a questi livelli.
La finale ha invece confermato il momento poco brillante del campione olimpico in carica, il greco Miltiadis Tentoglou, che non è riuscito a esprimersi ai suoi consueti livelli, spalancando la strada al talento azzurro.