«Sono piacevolmente impressionata, 800mila biglietti sono già stati venduti e l’85% delle venues olimpiche sono pronte. Le strutture hanno superato le attese e in particolare lo e lo sliding center di Cortina è andato ben oltre rispetto a quanto ci aspettavamo. Siamo davvero entusiasti». Parola di Kristin Kloster, presidente della CoCom, la Coordination Commission del CIO, a margini dei lavori della sesta e ultima riunione del Comitato a 142 giorni dal via dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026.
«Il comitato organizzatore ha svolto un lavoro eccezionale e personalmente sono grata per questi anni di collaborazione: sono certa che se tutti giocheranno al meglio il proprio ruolo, quest’esperienza olimpica italiana lascerà il segno».
Dello stesso parere è il presidente della Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò, che l’idea dei Giochi Invernali l’ha vista nascere e l’ha seguita dalla candidatura, fino alla scorsa primavera anche come presidente del Coni, ad oggi. «Abbiamo bisogno di arrivare al traguardo di questo meraviglioso percorso compiuto insieme – osserva – è in atto uno sforzo enorme e ancora ci sono criticità da risolvere ma è anche una situazione tipica di quando si organizzano grandi eventi sportivi, soprattutto nel nostro meraviglioso Paese».
La prima volta a Milano di Kirsti Coventry
Giornate di incontri ma soprattutto di sopralluoghi per i membri del board e per la presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Kirsty Coventry che ha messo piede a Milano per la prima volta proprio e nel suo ruolo di numero uno dello sport mondiale per valutare in prima persona lo stato dell’arte delle location olimpiche.
Opere che raccontano anche di livelli di sostenibilità «mai raggiunti nella storia olimpica – sottolinea Malagò – con il 90% degli impianti che saranno utilizzati per i Giochi già esistente. Gli investimenti che sono stati fatti, riguardano lavori di ammodernamento, in alcuni casi di totale rinnovamento come per lo sliding center o per creare strutture che rispondono anche a esigenze post olimpiche, come nel caso del Santa Giulia di Milano. Auguro a chiunque organizzerà un evento sportivo in futuro di avere i nostri livelli di incidenza».
CIO MiCo2026: la timetable dell'”ultimo miglio”
Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, ha descritto queste giornate come «momenti di confronto estremamente densi e altrettanto positivi ma devo dire che quest’ultimo miglio in vista dei Giochi è uno stimolo da affrontare con entusiasmo».
Un ultimo miglio che ha chiaramente una timetable molto serrata. A inizio ottobre sarà presentato il primo concept della cerimonia di apertura che si svolgerà nello stadio San siro il 6 febbraio e, in seguito, sarà annunciato nel dettaglio il percorso della torcia olimpica che toccherà tutte e 110 le province italiane.
Entro fine ottobre saranno presentati gli iconic poster e a 100 giorni esatti dal via (il 29 ottobre) sarà svelato il design dei podi.
A novembre ci si sposterà a Verona per svelare il concept della cerimonia di chiusura mentre il 26 di novembre sarà ufficialmente accesa la fiamma olimpica a Olimpia e il 4 dicembre sarà consegnata la torcia che arriverà in Italia, per cominciare il suo viaggio nella Penisola, il 6 dicembre.
«Siamo molto contenti dell’andamento della campagna di biglietteria che ha raggiunto 800mila ticket, come anticipava la presidente Kloster e che vedrà un’ulteriore fase di vendita a inizio ottobre – ha aggiunto Varnier –. Registriamo anche un mix della tipologia di biglietti venduti molto interessante e siamo ottimisti sulla vendita anche dei 400mila tagliandi restanti».
Il punto sugli sponsor: raccolti 450 milioni di euro
Varnier tira le somme anche sulle sponsorizzazioni che hanno raggiunto i 450 milioni di euro, a un passo dal target, «fissato a 550mila milioni di euro – puntualizza l’ad -. Abbiamo ancora alcuni contratti da chiudere che ci porteranno vicinissimi al mezzo miliardo. Una cifra molto importante ma che ci vedrà comunque lavorare fino all’ultimo».
Da ultimo il board ha sottolineato che di fronte al tumultuoso contesto geopolitico internazionale, sarà chiesta la firma della tregua olimpica durante le settimane dei Giochi. «A ottobre saremo all’Onu per parlare di Milano Cortina e del rispetto della tregua olimpica. Lo sport non può risolvere i conflitti ma è suo compito dare una mano», ha concluso il presidente Malagò.