L’Italia soffre ma va avanti in Billie Jean King Cup. La nazionale campione in carica rischia, ma alla fine conquista con cuore e carattere un posto nelle semifinali del torneo per nazionali.
A Shenzhen, le azzurre hanno superato la Cina 2-0 al termine di due battaglie durate complessivamente quasi sei ore, entrambe concluse in rimonta dopo aver perso il primo set, segno della tenacia del duo di tenniste.
Cocciaretto riprende il primo singolare
La capitana Garbin sceglie Elisabetta Cocciaretto al posto di Lucia Bronzetti, protagonista lo scorso anno. La marchigiana deve subito fare i conti con l’aggressività di Yuan Yue, trascinata dal pubblico di casa e incontenibile soprattutto con il dritto.
La cinese infila cinque game consecutivi, chiude il primo set e vola 3-0 nel secondo: il match sembra segnato.Ma Cocciaretto reagisce con determinazione, accorcia il campo, toglie ritmo all’avversaria e annulla due palle per il 5-1, trasformando una partita già compromessa.
L’azzurra si aggiudica il secondo set e, nonostante un avvio shock nel terzo (0-4), continua a variare colpi e traiettorie fino a logorare Yuan, che alla fine si arrende di fronte alla sua tenacia.
Paolini si impone su Xinyu
Tocca poi a Jasmine Paolini affrontare Wang Xinyu, numero 34 del ranking e padrona di casa. Per un set e mezzo la cinese domina, sospinta dall’atmosfera con l’inerzia del match che sembra pendere dalla sua parte.
Paolini appare spenta e poco incisiva, ma trova ancora una volta la forza mentale che spesso l’ha salvata nei momenti difficili. Sotto 2-4 sia nel secondo sia nel terzo parziale, la toscana alza il livello, diventa più aggressiva e ribalta la situazione, chiudendo la sfida e regalando all’Italia la semifinale.
Grazie al successo all’esordio contro la Cina, l’Italia si è già guadagnata un posto tra le prime quattro, con l’obiettivo di difendere il titolo conquistato la scorsa stagione insieme alla Coppa Davis, in una doppietta storica.
Il percorso azzurro e il potenziale incrocio con l’Ucraina
Venerdì 18 settembre, alle 11, le azzurre affronteranno la vincente tra Spagna e Ucraina, che si sfidano oggi in un tie equilibrato. La finale è in programma domenica 21 settembre, sempre alle 11.
Tra le potenziali rivali, l’Ucraina appare la più pericolosa. Può contare infatti su due singolariste di alto livello come Elina Svitolina, numero 13 WTA, e Marta Kostyuk, numero 26 del mondo, oltre alle sorelle Kichenok, specialiste del doppio.
In caso di parità sull’1-1 l’Italia partirebbe favorita nel match decisivo di coppia, ma conquistare almeno un singolare non sarebbe affatto semplice, anche alla luce dei precedenti sfavorevoli di Paolini contro Svitolina.
La Spagna altra potenziale avversaria
La Spagna, invece, sembra leggermente più abbordabile sulla carta, anche se molto dipenderà dalle condizioni fisiche di Paula Badosa, rientrata dopo oltre due mesi di stop per problemi alla schiena e comunque sempre in grado di fare la differenza.
Accanto a lei, Jessica Bouzas Maneiro, attuale numero 51, e Cristina Busca, numero 63, rappresentano alternative di buon livello che potrebbero rivelarsi decisive sia in singolare sia in doppio.
In attesa di scoprire chi sarà l’avversaria, una cosa è già certa: ancora una volta non è stata solo la tecnica a trascinare le azzurre, ma la loro capacità di lottare fino all’ultimo punto. Lo spirito di squadra e la mentalità vincente di Tathiana Garbin continuano a essere la vera forza dell’Italia.