Il futuro dell’Olimpia Milano resta saldo nelle mani della Fondazione Armani. L’assenza di riferimenti specifici alla società nel testamento di Giorgio Armani è legata infatti a una precisa scelta dello stilista che già nel 2016 aveva trasferito la proprietà del club.
L’ente detiene dunque il 100% delle quote in seguito alla decisione di Re Giorgio che ha legato indissolubilmente le sorti della squadra alla sua Fondazione, garantendone stabilità e continuità anche oltre la propria scomparsa, riporta Repubblica.
Futuro blindato per le scarpette rosse
Per la pallacanestro milanese questa è una garanzia fondamentale. Nessuna cessione all’orizzonte, nessuna riduzione degli investimenti in vista: il futuro del club appare blindato, con le riflessione su una eventuale cessione che non sono all’ordine del giorno.
Lo statuto della Fondazione ribadisce infatti l’obiettivo di mantenere un adeguato standard qualitativo apportando le risorse necessarie, in linea con la filosofia imprenditoriale del gruppo Armani.
Dal 2008, anno in cui lo stilista rilevò la proprietà, sono stati immessi oltre 226 milioni di euro tra sponsorizzazioni e finanziamenti diretti, secondo le stime de Il Resto del Carlino, con l’obiettivo di riportare l’Olimpia ai vertici del basket italiano ed europeo.
La squadra dirigenziale
Il punto di riferimento rimane Leo Dell’Orco, storico braccio destro e compagno di vita di Armani, già dal 2019 presidente del consiglio di amministrazione. La sua presenza costante – dagli uffici di Assago fino al parquet delle amichevoli – testimonia un coinvolgimento autentico e appassionato.
Sul fronte sportivo resta centrale Ettore Messina, presidente delle Basketball Operations e coach della prima squadra per la settima stagione consecutiva. L’accordo prevede che, dal 2026, lascerà la panchina per concentrarsi sul ruolo dirigenziale.
La transizione già preparata aprirà così la strada all’erede designato, Peppe Poeta, già suo vice e reduce da un’esperienza positiva come capo allenatore a Brescia, in seguito alla quale è stato richiamato sotto l’ombra della Madonnina.
Ambizioni e prospettive
Il progetto sportivo non conosce rallentamenti. Nonostante l’addio forzato a Nikola Mirotic, il mercato estivo ha portato a Milano rinforzi di assoluto livello come Marko Guduric, Lorenzo Brown e Devin Booker, oltre a un nuovo manager di spessore come Daniele Baiesi, chiamato a raccogliere il testimone di Gianmaria Vacirca.
L’impegno economico resta elevato: oltre 22 milioni di monte ingaggi della scorsa stagione, confermato anche per l’annata in corso.L’Olimpia punta così a riconquistare lo scudetto e a riaffermarsi tra le grandi d’Europa.
Il primo banco di prova sarà la Supercoppa Italiana a fine settembre, occasione non solo per inseguire un trofeo, ma anche per celebrare il ricordo di Giorgio Armani, l’uomo che con passione e generosità ha restituito Milano al centro del basket continentale.