È il GP di San Marino o, all’occorrenza, il GP dell’Emilia Romagna. Ma per chi vive appieno la tre giorni di gare in Riviera è “un altro” Gran Premio d’Italia, al pari del Mugello.
La MotoGP torna così in Italia e sbarca a Misano Adriatico, nel World Circuit Marco Simoncelli, per il sedicesimo appuntamento in calendario.
Dal punto di vista sportivo, pur essendoci altre 6 gare in programma dopo Misano, la stagione sembra ormai prossima al suo epilogo che vede assegnare il titolo piloti (il costruttori è già Ducati) a un ritrovato Marc Marquez.
Lo spagnolo della Ducati, pur essendo alla sua prima stagione con il team ufficiale, ha trovato un feeling quasi “sovrannaturale” con la nuova Desmosedici, a scapito del compagno di squadra, l’italiano Pecco Bagnaia che in sella alla moto di Borgo Panigale ha conquistato due titoli mondiali (e per due volte è arrivato secondo a una manciata di punti di distacco).
Non è dato di capire se si sia trattato di un’involuzione del pilota italiano o una stagione particolarmente riuscita per il fuoriclasse spagnolo, sia come sia è venuta meno la sfida interna a Ducati factory che ci si attendeva a inizio stagione.
L’assolo di Marquez e l’assenza di una sfida a due per il titolo
Dal punto di vista dello spettacolo quindi, sia per gli spettatori nei vari tracciati, sia per quelli da casa, con l’assolo stagionale di Marquez e la mancanza delle battaglie curva dopo curva, gara dopo gara tra Bagnaia e Martin, che hanno caratterizzato le ultime stagioni, qualcosa è mancato.
E l’assenza di una sfida all’ultimo punto può impattare anche sulle presenze in questa coda di stagione, ancor più in Italia.
Gli anni della marea gialla, in onore di Valentino Rossi a Misano sono un qualcosa del passato ma, è pur vero che nelle ultime stagioni, seppur con un carattere molto meno estroso rispetto al “Dottore”, Pecco Bagnaia era riuscito a conquistare l’affetto del pubblico tricolore, facendo tingere di rosso le tribune di Misano (oltre che del Mugello).
Al di là di queste considerazioni, gli organizzatori del Gran Premio si dicono ottimisti e, forti anche delle prevendite e di un meteo che pare favorevole, puntano a raggiungere le 160mila presenze nel weekend di gara.
Asticella fissata in alto quindi, a lambire il record del 2024 e delle 163mila presenze nel weekend di gara, a cui hanno fatto seguito altri 80mila appassionati che hanno popolato le tribune di Misano a sole due settimane di distanza (per tappare il “buco” dopo il forfait del Kazakistan).
Quanto vale Misano: cresce la spesa dentro e fuori il circuito
Se le stime degli organizzatori dovesse rivelarsi corrette, l’edizione 2025 del Gp di San Marino potrebbe diventare la più redditizia di sempre.
Secondo l’elaborazione di Sport e Finanza infatti, la spesa pro capite all’interno dei circuiti raggiunge i 240 euro nel weekend di gara, data la somma delle tre principali voci di spesa, ovvero ticketing, food and beverage e merchandising.
Costi che riguardano la totalità degli spettatori e che andrebbero a generare ricavi da GP pari a 38,4 milioni di euro, lievemente più alti quindi rispetto ai 36,1mln raggiunti nella prima tappa del 2024.
Come per tutti gli eventi sportivi motoristici il grosso dei ricavi sono però generati dall’indotto, che considera voci di spesa come i servizi ricettivi e di ristorazione, lo shopping non legato al merchandising sportivo e i trasporti.
Costi che riguardano gli spettatori provenienti da fuori regione e dall’estero, per i quali la spesa pro capite cresce di altri 850€ e che porta così l’indotto a quota 102milioni di euro.
Complessivamente, se i numeri fossero confermati quindi, ci si troverebbe di fronte a un impatto economico di oltre 140 milioni di euro per il territorio.
Un risultato che andrebbe a superare i 134,2 milioni complessivi della passata edizione del Gran Premio di San Marino. Il 2024 però, come sottolineato, è stato teatro di un doppio appuntamento con la MotoGP e, con gli 80mila spettatori del Gp dell’Emilia Romagna, l’impatto economico per il territorio romagnolo ha potuto contare su altri 65,6 milioni di euro, per un totale stagione di quasi 200 milioni di euro.