La F1 a casa nostra: tutto quello che c’è da sapere sul GP d’Italia 2025

La Formula 1 arriva a Monza per il GP d’Italia 2025, 16° round del Mondiale e tappa simbolo del motorsport. Tra storia, record e futuro dell’Autodromo, il “Tempio della Velocità” si prepara a un weekend di emozioni uniche.

GP Italia F1 2025
Guida al GP
Image credit: Photo DPPI/Panoramic/Insidefoto

Archiviato l’appuntamento di Zandvoort, la Formula 1 si prepara a vivere uno dei momenti più attesi della stagione: il Gran Premio d’Italia a Monza. Dal 5 al 7 settembre, il Circus farà tappa nel leggendario Autodromo Nazionale, meglio conosciuto come il “Tempio della Velocità”, che ospiterà per la 75ª volta nella sua storia la massima serie automobilistica.

Sarà il 16° round del Mondiale 2025 e l’ultimo grande classico europeo, in un campionato che vede la McLaren dominare la scena. Sul tracciato brianzolo, il più veloce del calendario, velocità pura e staccate al limite tornano a intrecciarsi con la storia, in un appuntamento che da sempre rappresenta un simbolo per i tifosi e per la Ferrari, chiamata a ritrovare orgoglio e risultati dopo un’annata complicata.

Occhi puntati su Ferrari e Antonelli

Dopo il disastro di Zandvoort, la Ferrari cerca riscatto proprio davanti ai suoi tifosi nel tempio di Monza. Per Lewis Hamilton, alla prima presenza con il Cavallino sul tracciato brianzolo, il weekend parte già in salita a causa della penalità di cinque posizioni in griglia, conseguenza della gara olandese. Le speranze principali ricadono su Charles Leclerc, che proverà a replicare il successo del 2024, confidando in un tracciato che esalta gli assetti più scarichi e potrebbe rimescolare i valori in campo.

Le McLaren restano il punto di riferimento della stagione: 12 vittorie in 15 gare e un campionato costruttori ormai ipotecato con 324 punti di vantaggio sulla Ferrari. La sfida interna tra Oscar Piastri e Lando Norris, però, ha assunto una piega favorevole all’australiano, salito a quota sette successi contro i cinque del compagno e ora avanti di 34 punti in classifica. Per Norris, Monza rappresenta l’occasione per riavvicinarsi dopo il ritiro olandese.

Alle loro spalle, Max Verstappen resta terzo in campionato e continua a interpretare il ruolo di outsider, pronto a cogliere ogni occasione utile per interrompere l’egemonia arancione.

Grande attesa anche per Andrea Kimi Antonelli: il giovane bolognese torna a correre davanti al pubblico di casa un anno dopo il debutto in FP1 proprio a Monza. Reduce da un errore a Zandvoort, avrà l’opportunità di rialzarsi con il sostegno del tifo tricolore. Da seguire anche Isack Hadjar, fresco del primo podio in carriera con la Racing Bulls.

75 anni di storia

La storia del GP d’Italia inizia nel 1921 vicino a Brescia, ma il vero punto di svolta arriva nel 1922, con la costruzione del circuito permanente di Monza, progettato dall’architetto Alfredo Rosselli e inaugurato il 12 settembre dello stesso anno.

Il 1950 segna l’ingresso ufficiale del GP nel calendario mondiale, con la vittoria di Nino Farina. Seguono gli anni del dominio di Fangio e Ascari, ma anche tragedie, come la morte di Ascari nel 1955. Gli anni ’60 vedono il predominio britannico con Moss, Hill, Clark e Surtees, e altri eventi drammatici, tra cui l’incidente mortale di Von Trips nel 1961 e la grande rimonta mancata di Jim Clark nel 1967. Negli anni ’70 Monza è teatro di nuove tragedie, come la morte di Jochen Rindt durante le qualifiche del 1970 e di Ronnie Peterson nel 1978, che portano a una temporanea scelta di correre a Imola nel 1980.

Gli anni ’80 e ’90 sono segnati da rivalità tra Piquet, Berger, Alboreto e Schumacher, con vittorie Ferrari e momenti memorabili, spesso accompagnati da drammi e incidenti. Il nuovo millennio vede Schumacher e Alonso protagonisti, seguiti da Hamilton e Rosberg, mentre Leclerc regala emozioni e trionfi ai tifosi della Rossa nel 2019 e 2024. Monza resta teatro di gare spettacolari e sorpassi memorabili, come la doppietta McLaren del 2021 e le vittorie consecutive di Verstappen tra il 2022 e il 2023.

L’edizione 2025 celebra diversi anniversari. Non solo il titolo di Niki Lauda conquistato nel 1975, che Ferrari celebra con livrea dedicata, oppure i 75 anni della F1 e del GP d’Italia. Anche Pirelli, storico partner della Formula 1 e protagonista indiscussa del motorsport italiano, ricorda il suo traguardo storico in categoria.

Il tracciato di Monza: tra rettilinei e curve iconiche

L’Autodromo Nazionale di Monza, costruito nel 1922, è uno dei circuiti più iconici del mondiale di Formula 1, presente in calendario praticamente senza interruzioni dal 1950, fatta eccezione per l’edizione del 1980 disputata a Imola. Con i suoi 5,793 km e un layout che privilegia l’alta velocità, è universalmente conosciuto come il “Tempio della Velocità”: circa l’80% del tempo sul giro si percorre a pieno gas, con punte che superano i 350 km/h sui lunghi rettilinei.

Nonostante le modifiche apportate nel tempo – dalle varianti del 1976 alla rielaborazione della Variante del Rettifilo nel 2000, fino ai recenti allargamenti di carreggiata – Monza ha mantenuto la sua anima superveloce. Storicamente, la pista includeva la celebre Sopraelevata, abbandonata a metà degli anni Cinquanta per motivi di sicurezza, ma che all’epoca permetteva alle monoposto di esprimere il massimo delle prestazioni.

Il circuito presenta un mix di rettilinei ad alta velocità e curve iconiche, ciascuna con caratteristiche tecniche specifiche:

  • Settore 1: il rettilineo dei box porta le monoposto a oltre 330 km/h, prima della staccata violenta per la Variante del Rettifilo, dove la decelerazione supera i 5g. Si prosegue a pieno gas nella Curva Grande fino alla Variante della Roggia, che richiede precisione in frenata e trazione in uscita.
  • Settore 2: le due Curve di Lesmo rappresentano il cuore tecnico del tracciato. La prima è più lenta, la seconda più secca e insidiosa, con il rischio di andare larghi in uscita. Subito dopo, il rettilineo del Serraglio offre nuovamente spazio per sfruttare la potenza delle power unit.
  • Settore 3: la Variante Ascari, intitolata ad Alberto Ascari, è una sequenza sinistra-destra-sinistra rapidissima che mette a dura prova il coraggio e la precisione dei piloti. Si arriva infine alla leggendaria Parabolica Alboreto, curvone veloce che porta sul traguardo a quasi 300 km/h, chiudendo il giro più veloce della stagione.

Monza richiede un equilibrio tra aerodinamica efficiente e trazione, con vetture dalle ali particolarmente scariche ma capaci di mantenere stabilità nelle varianti. La pista, oltre a esaltare le velocità di punta, mette alla prova anche freni e gomme, rendendo ogni giro un test completo per piloti e monoposto. Le due zone DRS, sul rettilineo principale e dopo la seconda Lesmo, sono meno determinanti rispetto ad altri circuiti, proprio per la natura superveloce del tracciato.

Con le sue curve leggendarie e i lunghi rettilinei, Monza resta una tappa imprescindibile della Formula 1, teatro di sfide estreme e spesso della gara più breve del Mondiale, capace di superare medie di oltre 230 km/h.

Uno sguardo al futuro

L’Autodromo di Monza unisce tradizione e innovazione. Dopo il rifacimento completo dell’asfalto nel 2024, quest’anno gli interventi hanno riguardato le infrastrutture: oltre 4.000 nuovi posti per il pubblico con biglietto prato, l’ampliamento dell’area hospitality sopra i box e una sala stampa provvisoria con 400 postazioni, collocata vicino alle vecchie rimesse. L’obiettivo è offrire un’esperienza più completa a tifosi e addetti ai lavori, preservando al contempo l’atmosfera unica del circuito immerso nel Parco di Monza.

Il futuro di Monza si gioca su due fronti: adeguarsi agli standard della Formula 1 moderna, senza perdere il valore storico e culturale del tracciato. Il circuito ha un contratto con la F1 fino al 2031 e sono già in corso trattative per il rinnovo. Un protocollo di intesa tra ACI e Regione Lombardia prevede ulteriori investimenti per allinearsi a città come Miami, Las Vegas e Singapore.

Tra dicembre e aprile, e nuovamente tra giugno e luglio, l’Autodromo sarà chiuso per completare tre nuove tribune, ampliare il paddock club e rinnovare la sala stampa. Durante il GP, Monza ospita anche una tavola rotonda con tutti i promoter dei Gran Premi, scelta simbolica per ribadire la centralità dell’Italia nel Circus.

L’emozione del bagno di folla sotto al podio, unica al mondo, resta il biglietto da visita del Gran Premio italiano.

Orari e diretta TV

Il GP d’Italia sarà trasmesso in diretta integrale su Sky Sport F1 e in streaming su NOW. Sarà disponibile live anche in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale).

Domenica 7 settembre

  • 15:00 – Gara Formula 1

F1 Monza: ecco tutti i record

  • Circuito: Autodromo Nazionale Monza
  • Debutto in F1: 1950
  • Scadenza contratto: 2031 (rinnovato nel 2024)
  • Record spettatori: 335.000 (2024)
  • Record vittorie piloti: Michael Schumacher e Lewis Hamilton (5)
  • Record vittorie costruttori: Ferrari (20)
  • Giro record (all time): Lewis Hamilton (1’18″887, Mercedes, 2020)
  • Giro record (in gara): Rubens Barrichello (1’21″046, Ferrari, 2004)