New York si tinge d’azzurro: Sinner-Musetti si giocano la semifinale

Il numero uno del mondo contro il numero dieci: Sinner e Musetti scrivono la storia agli US Open, nel primo derby italiano nei quarti di uno Slam.

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Image Credits: Nicolò Campo / Inside Photos

Per una notte, il cuore del tennis mondiale batte azzurro. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti si affrontano nei quarti di finale degli US Open, dando vita al primo derby italiano in uno Slam a questo livello. 

Una sfida che fa sognare milioni di tifosi e che conferma l’Italia come nuova superpotenza del tennis. Non era mai successo: due italiani nei quarti di uno Slam, l’uno di fronte all’altro, nello stadio più grande del pianeta.

Un derby storico

Da una parte Sinner, 24 anni, numero uno del mondo e campione in carica; dall’altra Musetti, 23 anni, oggi numero 10, che dopo le difficoltà di inizio stagione ha trovato la sua forma migliore proprio sul cemento di New York.

Jannik è il prototipo dell’atleta moderno: precisione, freddezza, programmazione maniacale. Vive quasi in simbiosi con il suo team – Cahill, Vagnozzi, Ferrara e Cipolla – e passa il tempo libero tra Lego e riposo in albergo.

Lorenzo è istinto e creatività: ama passeggiare per Manhattan con la compagna Veronica, il piccolo Ludovico e i nonni al seguito.Uno è disciplina, l’altro è ispirazione. Ma entrambi incarnano un’Italia che ha smesso di inseguire gli altri e ora detta il passo.

Numeri e precedenti

Il bilancio parla chiaro: nei 15 derby contro gli italiani giocati in carriera, Sinner non ha mai perso, e ha già battuto Musetti ad Anversa 2021 e Montecarlo 2023, con gli incontri tra i due che si confermano a cadenza biennale. 

Ma i precedenti, in una sfida così speciale, contano fino a un certo punto. Musetti può comunque confidare in un dato che mostra la sua solidità nei big match: nei quattro derby disputati negli Slam finora, non ha mai perso.

Intanto Sinner ha già scolpito un altro record: è il più giovane della storia dell’Era Open ad aver raggiunto i quarti in tutti gli Slam per due anni consecutivi, meglio perfino di un mostro sacro come Djokovic.

Il tennis italiano al centro del mondo

Sinner e Musetti non sono solo due grandi giocatori, ma anche due volti complementari del nuovo tennis italiano, che ora si sta affermando come un modello rispettato e inseguito a livello internazionale.

E infatti, l’attenzione è mondiale. New York per una notte diventa Casa Italia, con oltre 23mila spettatori sugli spalti e milioni di connazionali incollati allo schermo ad assistere ad un evento dalla portata globale. 

Un Paese intero diviso solo per qualche ora, prima di ritrovarsi unito a tifare l’italiano che avanzerà in semifinale, dove ad attenderlo ci sarà il vincente tra De Minaur e Auger-Aliassime.

Sul cemento di Flushing Meadows, solo uno resterà in corsa per il titolo. Qualunque sia il risultato, il vincitore sarà comunque il tennis italiano.

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