Torna la F1: tutto quello che c’è da sapere sul GP d'Olanda 2025

Dopo la pausa estiva, la Formula 1 torna in Europa con il GP d’Olanda 2025 a Zandvoort. Tutti i dettagli sul circuito, la storia e le dirette TV.

ferrari-dutch-grand-prix-2024-sunday
Guida al GP
Image Credits: media centre Ferrari

Archiviata la lunga pausa estiva, la Formula 1 riaccende i motori nei Paesi Bassi, sullo storico tracciato di Zandvoort. Ad attendere team e piloti c’è il GP d’Olanda, quindicesima prova del Mondiale 2025 e 35ª edizione complessiva di una corsa che, tra le dune affacciate sul Mare del Nord, ha scritto pagine memorabili della storia del Circus.

Dopo tre settimane di stop, le monoposto torneranno a sfidarsi su un circuito tanto affascinante quanto impegnativo in quella che è la prima tappa del double header che chiude la stagione europea, con il GP d’Italia a Monza subito in calendario dopo Zandvoort.

McLaren vuole riconfermarsi nella casa del primo rivale

McLaren arriva a Zandvoort dopo quattro doppiette consecutive e una superiorità tecnica difficilmente scalfibile: la McLaren continua a monopolizzare la stagione 2025, confermandosi la squadra di riferimento sia tra i piloti che tra i costruttori. Con 559 punti già all’attivo, il team di Woking sembra avviato verso un en-plein iridato, ribaltando lo scenario dello scorso anno.

La sfida per il Mondiale piloti è ormai un affare interno ai box arancioni. Solo nove lunghezze separano i due compagni di squadra, destinati a prolungare anche a Zandvoort un duello che rappresenta il filo conduttore dell’intera stagione. La MCL39 rimane la vettura da battere, e il circuito olandese sarà un nuovo palcoscenico per questa rivalità tutta “in casa”.

Alle loro spalle, la lotta per il ruolo di terza forza resta aperta. Verstappen, oggi terzo con 187 punti, deve guardarsi dal ritorno di George Russell e di Charles Leclerc. Anche tra i costruttori la partita è tutt’altro che chiusa: Ferrari e Mercedes si contendono la piazza d’onore.

La Rossa in Olanda potrà fare affidamento su un pacchetto che ha dato risposte incoraggianti nelle ultime uscite: Leclerc è salito sul podio in Austria e Belgio, oltre a un quarto posto in Ungheria. Proprio dalla deludente gara di Budapest Ferrari e Hamilton dovranno rialzarsi, lasciandosi alle spalle un finale di prima parte di campionato sottotono.

Zandvoort: storia di drammi e rinascite

Quella del 2025 sarà la quinta edizione della “seconda vita” del Gran Premio d’Olanda. Le prime trenta si disputarono tra il 1952 e il 1985, quando i Paesi Bassi erano una presenza fissa in calendario, con l’unica eccezione di quattro stagioni (1954, 1956, 1957 e 1972). Poi, a metà anni ’80, l’evento uscì di scena, complice il calo d’interesse di pubblico e sponsor locali.

A riportarlo in vita è stata la passione generata dall’esplosione di Max Verstappen. L’eroe nazionale ha trasformato il GP in una sorta di festa popolare, capace di richiamare folle oceaniche sulle tribune del circuito incastonato tra le dune del Mare del Nord. Zandvoort, ammodernato e riaperto al Mondiale nel 2021 dopo lo stop imposto dalla pandemia, è tornato così a essere teatro di imprese, colpi di scena e celebrazioni in arancione.

La pista olandese, tuttavia, ha sempre avuto un ruolo centrale nella storia della Formula 1, con momenti memorabili ma anche pagine drammatiche. Qui si spensero le vite di Piers Courage (1970) e Roger Williamson (1973), ma allo stesso tempo Jim Clark si consacrò come dominatore assoluto con quattro successi, tra cui l’edizione del 1963 in cui doppiò tutti gli avversari. Altrettanto leggendario Jackie Stewart, vincitore tre volte, che consolidò l’idea che “a Zandvoort per vincere bisognava parlare scozzese”.

Per i tifosi italiani, le dune hanno spesso parlato ferrarista: Niki Lauda vinse nel 1974 e nel 1977, mentre nel 1976 Clay Regazzoni sfiorò l’impresa con un sorpasso da brividi su Hunt. Indimenticabile poi Gilles Villeneuve, che nel 1979 inventò il celebre sorpasso all’esterno della curva Tarzan e completò un intero giro su tre ruote, episodio che entrò di diritto nella leggenda. Negli anni ’80 Didier Pironi (1982), la coppia Arnoux-Tambay (1983) e ancora una volta Lauda (1985) regalarono altre gioie alla Ferrari.

Il tracciato “old school” di Zandvoort: tra mare, sabbia e sopraelevate

Costruito tra le dune della costa olandese, a pochi chilometri da Amsterdam, il circuito di Zandvoort è uno dei tracciati più affascinanti e impegnativi del calendario di Formula 1. Lungo 4.259 metri, da percorrere per 72 giri (306,587 km totali), si caratterizza per le marcate variazioni altimetriche, la carreggiata stretta e l’insidia costante del vento che porta sabbia sull’asfalto, riducendo l’aderenza.

Il layout attuale conta 14 curve (10 a destra e 4 a sinistra), con due punti diventati iconici dopo la ristrutturazione del 2019: la Hugenholtzbocht (curva 3) e la Arie Luyendykbocht (curva 14), entrambe sopraelevate fino a 18-19 gradi, valore doppio rispetto al celebre banking di Indianapolis. Elementi che rendono il tracciato spettacolare ma allo stesso tempo estremamente tecnico.

Tra i simboli di Zandvoort resta la Tarzanbocht, il tornante a destra in fondo al rettilineo principale. Non meno insidiosa è la Scheivlak, una veloce curva cieca a destra che esalta il coraggio e la precisione dei piloti.

Il tracciato dispone di due zone DRS, sul rettilineo principale (attivabile già dall’ultima curva sopraelevata) e tra curva 10 e curva 11.

Il futuro del circuito: un successo destinato a chiudersi nel 2026

Il ritorno del Gran Premio d’Olanda nel calendario di Formula 1, avvenuto nel 2021 dopo quasi quarant’anni di assenza, è stato un trionfo. Trainato dal boom di popolarità di Max Verstappen, il motorsport nei Paesi Bassi ha vissuto una vera e propria rinascita: le tribune arancioni di Zandvoort hanno trasformato l’evento in una festa nazionale e in uno spettacolo. L’organizzazione ha puntato fin da subito sulla sostenibilità, rinnovando il circuito con criteri ambientali e incentivando mobilità verde e trasporti pubblici per gli spettatori.

La storia recente di Zandvoort in Formula 1 però avrà una fine già scritta. Nel 2024 è stata infatti annunciata un’estensione fino al 2026, che sancirà l’ultima edizione del GP d’Olanda sul tracciato costiero. Una decisione presa dagli organizzatori, che hanno scelto di interrompere il rapporto con la FOM, rifiutando l’opzione di una rotazione con altri circuiti europei, come Spa-Francorchamps.

Le ragioni sono economiche. Come spiegato dal direttore del GP, Robert van Overdijk, Zandvoort non beneficia di contributi governativi — situazione che condivide solo con Silverstone — e deve confrontarsi con la concorrenza di nuovi mercati. Stati Uniti, Medio Oriente e Asia stanno spingendo con forza, sostenuti da capitali privati e pubblici di grande portata, lasciando in difficoltà i Gran Premi europei. Non a caso, la F1 guarda oggi anche a destinazioni emergenti come Thailandia, Corea del Sud e persino al ritorno di tappe africane in Ruanda o Sudafrica.

Se per Verstappen e per i tifosi Orange l’appuntamento resterà indimenticabile, il 2026 sarà ricordato come l’ultimo atto, impreziosito dalla prima Sprint Race mai disputata a Zandvoort.

GP Olanda 2025: orari e diretta TV

Il GP d’Olanda sarà trasmesso in diretta integrale su Sky Sport F1 e in streaming su NOW. Su TV8 il Gran Premio andrà in onda in chiaro in differita (alle 18:00).

Domenica 31 agosto

  • 15:00 – Gara Formula 1 (differita TV8 18:00)

F1 Olanda: ecco tutti i record

  • Circuito: Circuit Zandvoort
  • Debutto in F1: 1952 (tornato nel 2021)
  • Scadenza contratto: 2026 (rinnovato nel 2024)
  • Record spettatori: 305.000 (2022 al 2024)
  • Record vittorie piloti: Jim Clark (4)
  • Record vittorie costruttori: Ferrari (8)
  • Giro record (in gara): Lewis Hamilton (1’11″097, Mercedes, 2021)
  • Giro record (all time): Max Verstappen (1’08″885, Red Bull Racing, 2021)