Cadillac ha scelto l’esperienza per il suo ingresso in Formula 1. La Casa statunitense, che nel 2026 diventerà l’undicesimo team del Mondiale, ha ufficializzato l’ingaggio di Valtteri Bottas e Sergio Pérez, affidando così le proprie monoposto a una coppia che vanta complessivamente oltre 530 Gran Premi e 16 vittorie in carriera.
L’annuncio è arrivato tramite un video diffuso sui canali social del marchio, narrato dall’attore Keanu Reeves, socio della struttura gestita da TWG Motorsports in collaborazione con General Motors. Una scelta che mira non solo a consolidare l’immagine del brand negli Stati Uniti, ma anche a presentare al paddock un progetto solido e ambizioso.
Il profilo di Sergio Pérez: esperienza e marketing
Il nome di Pérez circolava già dal weekend del GP di Miami e non è stata una sorpresa. Classe 1990, il pilota messicano ha accumulato 15 stagioni in Formula 1, con 6 vittorie, 39 podi e una seconda posizione nel Mondiale Piloti 2023 con Red Bull. Le sue annate più consistenti restano però quelle con Force India/Racing Point, dove si è affermato come uno dei piloti più costanti e competitivi nel centro gruppo.
Oltre alle qualità sportive, Pérez rappresenta un asset strategico per Cadillac anche sul piano commerciale: la sua popolarità in Messico e Sud America, unita al sostegno di sponsor legati alla figura di Carlos Slim, garantisce un forte ritorno d’immagine e risorse economiche cruciali per il progetto.
«Questo è un eccitante nuovo capitolo della mia carriera – ha dichiarato Pérez nel comunicato di GM. – È un onore unirmi a un nome leggendario come Cadillac, rappresentarlo in Formula 1 è una enorme responsabilità. Sono orgoglioso di far parte di questo ambizioso progetto e sono lieto di far parte di questa line-up dinamica: insieme credo possiamo trasformare questa squadra, la squadra delle Americhe, in una vera contendente».
Valtteri Bottas: solidità e visione a lungo termine
Dopo la conferma di Pérez, il team principal Graeme Lowdon ha orientato la scelta del secondo pilota verso l’esperienza, scartando l’opzione di puntare su un giovane talento. La decisione è ricaduta su Valtteri Bottas, 35 anni, che vanta 10 vittorie, 67 podi e 20 pole position con Williams, Mercedes e Alfa Romeo-Sauber.
Il finlandese, attualmente terzo pilota Mercedes, era stato accostato anche ad Alpine per un possibile ritorno da titolare, ma la trattativa con GM è stata l’unica ad arrivare al traguardo.
«Dal primo giorno ho percepito che Cadillac stesse costruendo qualcosa di diverso – ha affermato Bottas. – Non è solo un progetto sportivo, ma una visione a lungo termine. Ho avuto l’onore di lavorare con alcuni dei migliori team al mondo e qui posso già vedere la stessa fame e professionalità. Fare parte della storia di un iconico brand del motorsport americano che entra nello stage della Formula 1 è incredibilmente speciale per me. Non vedo l’ora di rappresentare lo spirito americano delle corse e di correre sui più grandi circuiti del mondo».
Il valore mediatico della F1 supera i 665 milioni di dollari (a metà stagione)
Le strategie del nuovo team
Il team Cadillac F1 opererà su tre poli strategici: Fishers (Indiana), Charlotte (North Carolina) e Silverstone (Regno Unito). Un’organizzazione ibrida che punta a combinare il know-how americano con le competenze europee già consolidate nella massima categoria.
Per Lowdon, l’arrivo di due veterani rappresenta un investimento sul capitale umano:
«Valtteri e Checo hanno visto tutto e sanno cosa serve per portare un team al successo. Ma, cosa ancora più importante, capiscono come costruirlo. La loro leadership e i loro feedback saranno decisivi per dare forma alla squadra».
Concetto ribadito anche da Dan Towriss, CEO di TWG Motorsports, che non ha nascosto l’ambizione di sfidare la “cugina” Haas:
«Bottas e Pérez portano il mix perfetto di talento e maturità. Questo annuncio segna non solo la definizione della nostra line-up, ma l’inizio di un nuovo capitolo per il motorsport americano».
Le prospettive economiche e sportive
Per Cadillac, la scelta di due piloti di comprovata esperienza risponde a una logica di gestione del rischio: nel primo anno il team è atteso nelle retrovie, ma la solidità di Bottas e Pérez potrà garantire sviluppo tecnico, affidabilità e visibilità mediatica.
Il presidente di GM, Mark Reuss, ha sottolineato l’importanza della decisione anche in chiave industriale e d’immagine:
«I nostri nuovi piloti portano una profonda esperienza e una passione incrollabile per la vittoria. Insieme, gettiamo le basi di un’eredità straordinaria per Cadillac, GM e per lo sport».
Con un contratto pluriennale per entrambi, Cadillac manda così un messaggio chiaro al paddock: l’obiettivo non è solo partecipare, ma costruire una presenza stabile e competitiva, con il sogno di trasformare la “squadra delle Americhe” in un futuro protagonista della Formula 1.