Prosegue la marcia verso Milano Cortina 2026. Le Olimpiadi invernali rappresentano un appuntamento storico per l’Italia, che sta ultimando la fase preparatoria sul fronte organizzativo e infrastrutturale.
A sottolineare il valore della manifestazione è il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, intervenuto al Meeting di Rimini in una tavola rotonda dedicata ai Giochi. Nelle sue parole emerge una visione olistica che lega sport, cultura e responsabilità istituzionale.
Valore sociale e legacy materiale
Il ministro ha definito i Giochi «un’opportunità straordinaria, ci avviciniamo a un appuntamento con la storia».Un filo conduttore dei suoi interventi riguarda il valore sociale e umano delle Olimpiadi, considerate occasione di crescita collettiva e di unità nazionale.
«Si percepisce uno stato d’animo volto alla speranza. La classe dirigente ha la responsabilità di essere guida, mettendo a disposizione il ruolo e il servizio. Con le Olimpiadi abbiamo iniziato una fase nuova, con il senso umano e quotidiano di un appuntamento tra le persone».
Accanto alla dimensione sportiva e valoriale, Abodi richiama l’importanza dell’eredità materiale che i Giochi lasceranno al territorio.«La sfida delle Olimpiadi riguarda anche ciò che si lascia. C’è il senso del raccolto dopo una semina organizzativa che riguarda i Giochi ma anche le infrastrutture. Questo nostro modello italiano sarà pronto quando sarà opportuno».
Il punto sulle infrastrutture
Il tema infrastrutturale è infatti centrale: i lavori in corso saranno la base di un’eredità duratura anche dopo il 2026. «Manterremo gli impegni assunti. Il masterplan si completerà con 95 opere e quindi si vedranno gli effetti comunque di Milano-Cortina anche dopo Milano-Cortina. È il senso della continuità delle attività della società Simico fino al 2033».
Il ministro ha spiegato che il governo ha operato una selezione tra opere indifferibili e differibili, per garantire un’organizzazione efficiente durante i Giochi senza rinunciare a progetti di lungo periodo.
«Abbiamo fatto una selezione di opere differibili e indifferibili. Quelle indifferibili le stiamo realizzando tutte, mentre quelle differibili inizieranno subito dopo la chiusura delle Paralimpiadi. È la dimostrazione di un impegno assunto che si vuole rispettare e portare fino in fondo».