Dopo una sola settimana d’attesa la MotoGP torna in pista per un altro weekend di gare. Quello che va in scena in Ungheria è il 14 esimo round di un campionato che, a differenza delle ultime stagioni, non vede una lotta serrata tra due piloti ma un unico dominatore che porta nome Marc Marquez.
Lo spagnolo sembra non averne mai abbastanza e, dopo la pausa estiva, saldamente in vetta alla classifica, è sceso in pista in Austria lo scorso fine settimana nel Red Bull Ring di Stiria per dominare sprint e gara.
Nona vittoria in stagione, sesta consecutiva, per un bottino pressoché ormai inavvicinabile dai rivali di 418 punti.
Marquez sempre più inavvicinabile
Un “tesoretto”, per così dire, che potrebbe far dormire sonni tranquilli allo spagnolo della Ducati ma quello dell’Ungheria è un tracciato tutto nuovo per la regina delle due ruote, una new entry in calendario e rappresenta quindi un’occasione troppo ghiotta per Marquez per scrivere il suo nome per la prima volta nella storia di Balaton Park.
La MotoGP non ha infatti mai corso in Ungheria con la classe regina attuale. Le due sole edizioni del campionato del mondo di moto in terra magiara risalgono agli anni novanta, con le edizioni del 1990 e del 1992 nelle quali la massima serie era la 500.
I nomi di quegli anni, quando anche il “veterano” Marc Marquez (classe 1993) non era ancora nato, erano quelli di Eddie Lawson (quattro volte campione del mondo) e Mike Doohan (cinque volte campione del mondo).
Il tracciato nel quale si sono sfidate per l’ultima volta le due ruote in Ungheria è il noto Hungaroring, dove la F1 corre da quarant’anni.
Il digiuno dal motociclismo non è stato di certo una scelta voluta per l’Ungheria. Nei primi anni duemila si pensava che il rientro nel calendario del motociclismo fosse poco più di una formalità ma, i ritardi nei lavori del Balatonring e il pressing di nuove geografie hanno fatto sfumare la possibilità di rientrare in tempi brevi.
L’annuncio di Dorna Sports del ritorno dell’Ungheria in calendario è stato fatto solo nel 2024 per la stagione successiva, con il circuito ultimato nel 2023, costato oltre 200 milioni di euro e in grado di ospitare fino a 120mila spettatori.
Il tracciato è dunque materia inedita per la MotoGP, mentre la Superbike ha disputato la sua prima edizione lo scorso luglio.
Poco più di 4 km e sedici curve, tra tornanti e curve veloci, rapidi cambi di direzione e “stop&go”sembra essere in grado di garantire sorpassi e dunque colpi di scena e adrenalina.
MotoGP Ungheria: record e dove vedere
Così è stato per le derivate della SBK con le gare dominate dal campione turco Toprak Razgatlıoğlu che ha firmato il giro veloce del circuito in 1’39.732.
Sua anche la pole position ottenuta con il tempo di 1’38.357.
A Marc Marquez e ai suoi inseguitori, che siano un redivivo Pecco Bagnaia o il fratello Alex, o, perché no, una sorpresa come Bezzecchi o Aldeguer, il compito di firmare i nuovi record di Balaton Park.
L’appuntamento è per sabato 23, a partire dalle 15 con la gara sprint mentre la gara lunga prenderà il via alle 14.00 di domenica 24 agosto. Gare, approfondimenti pre e post sempre in esclusiva su Sky e in streaming su NOW.