Calato il sipario sul palcoscenico di Cincinnati le attenzioni del tennis mondiale si spostano su New York per l’ultimo Grande Slam stagionale: l’US Open.
La quarta finale dell’anno tra i due grandi protagonisti e rivali Jannik Sinner e Carlos Alcaraz non è andata come il mondo si aspettava.
Jannik spento, inconsistente nei servizi e nelle risposte; Carlos che macina punti su punti e, dopo appena venti minuti l’altotesino che alza bandiera bianca, si ritira e il rivale spagnolo che va ad abbracciarlo e consolarlo.
Un epilogo per il Master 1000 in scena nell’Ohio, dove lo scorso anno Sinner aveva gettato solide basi sul cemento statunitense per trionfare anche a New York che nessuno voleva.
Non lo voleva il pubblico, che si aspettava un agone epica come a Roma, a Parigi o Londra, non lo voleva Alcaraz che una vittoria quasi “a tavolino” suona più come un’onta per il suo talento e di certo non lo voleva Sinner.
La sfida si sposta al Flushing Meadows
Ma Cincinnati è già passato e la storia del 2025 è ancora da scrivere. Manca l’ultimo miglio, per così dire quello che porta a New York, nel Queens, sui campi del Flushing Meadows.
Jannik Sinner resta numero uno se: ecco tutti i punti in palio
Sarà infatti l’Us Open a decretare il numero uno del ranking ATP per questo 2025. Sinner porta sulla testa la corona da 63 settimane ma Alcaraz, anche grazie alla vittoria di Cincinnati ha accorciato le distanze.
La classifica attuale vede l’atleta italiano a 11.480 punti mentre lo spagnolo insegue a 9.590.
Il vantaggio, prima della parentesi del Cincinnati Open era di 3.340 punti: ora si è ridotto a 1.890 tra quelli guadagnati da Alcaraz e quelli persi da Sinner.
Un divario che potrebbe essere colmato – e superato – già all’indomani della finale del 7 settembre di New York quando, il giorno successivo, la classifica ATP sarà aggiornata con i 2.000 punti del vincitore dell’US Open bottino sufficiente per Carlos per tornare in vetta.
Lo spagnolo aveva conquistato il numero 1 del ranking – il più giovane tennista nella storia a farlo – nel 2022 anno in cui aveva vinto il suo primo Grande Slam, proprio l’Us Open.
Sinner – Alcaraz: l’agenda fino alle Finals di Torino
Quella di New York però non sarà la puntata finale della sfida di quest’anno tra i due fuoriclasse. Dall’US Open alle Finals, dalla Grande Mela a Torino, ci sono infatti diversi appuntamenti ai quali i due hanno intenzione di partecipare.
- Atp 500 Pechino (25 settembre – 1° ottobre) – Solo Sinner
- Atp 500 Tokyo (24 – 30 settembre) – Solo Alcaraz
- Atp 1000 Shanghai (1-12 ottobre) – Sinner e Alcaraz
- Atp 1000 Parigi Bercy (27 ottobre – 2 novembre) – da valutare per entrambi
- Atp Finals Torino (9-16 novembre) – Sinner e Alcaraz
Molto dipenderà dai prossimi tornei, con i punti in scadenza che pesano in modo diverso sui due campioni. Sinner deve difendere un bottino di 4.830 punti, frutto soprattutto dello straordinario autunno 2024 – con il trionfo agli US Open (2.000), la finale a Pechino (330), la vittoria a Shanghai (1.000) e quella alle Finals di Torino (1.500) – che lo aveva proiettato in vetta al ranking.
Alcaraz, invece, ha un “saldo” decisamente più leggero, pari a 1.050 punti: il 2° turno agli US Open (50), il titolo a Pechino (500), i quarti di Shanghai (200), gli ottavi a Parigi-Bercy (100) e l’eliminazione al Round Robin delle Finals di Torino (200).
Lo spagnolo dovrà però reggere a un’agenda più fitta: subito dopo New York lo attendono la Coppa Davis di Marbella contro la Danimarca (13-14 settembre) e la Laver Cup di San Francisco (19-21 settembre), a differenza di Sinner che potrà rifiatare.
Un confronto a distanza che non concederà tregua per nessuno dei due, con i numeri a favore di Jannik ma la freschezza di calendario dalla parte di Carlos.
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