A due anni dal ritiro, Gigi Datome continua a essere una presenza fondamentale per l’Italbasket. L’ultima volta che ha indossato la maglia azzurra risale al 2023, a Manila, contro la Slovenia.
Oggi, in giacca e cravatta, Datome segue la Nazionale maschile dalla panchina come coordinatore delle attività del settore squadre nazionali maschili, con un ruolo ben definito: «Faccio solo il dirigente, la parte tecnica è dello staff – ha dichiarato a La Repubblica. – Mi piace che i ruoli restino distinti. Porto un pensiero se serve, soprattutto a Casalone, ma senza mai interferire».
Europeo: girone equilibrato e un obiettivo chiaro
Questa sera a Bologna, l’Italia affronterà l’Argentina in un test cruciale in vista dell’Europeo, che scatterà il 27 agosto.
«L’obiettivo realistico è passare il primo turno – spiega Datome. – Non per nasconderci, ma con un girone equilibrato come il nostro bisogna partire da lì. Poi dipenderà dagli incroci e dalla condizione. Il sogno, ovviamente, è andare fino in fondo».
Il girone dell’Italia all’Europeo vedrà squadre come Cipro, Georgia, Spagna, Grecia e Bosnia. Vero che la formula prevede il passaggio di 4 squadre, ma non bisogna sottovalutare nessuno. Ecco perciò che «ora serve fare un passo avanti. L’importante è spingere, ascoltare il coach e giocare bene come squadra».
Il confronto con l’Argentina, oltre che la preparazione alla rassegna continentale, avrà anche un sapore speciale: sarà la prima volta dopo la storica finale olimpica di Atene 2004.
«È stata l’ultima grande medaglia della nostra Nazionale maschile senior. Io ero solo un ragazzo e sognavo di essere in campo», ha ricordato Datome.
Datome illustra l’Italbasket: leader, giovani e cultura di squadra
La medaglia è un’impresa che i giocatori sognano di poter fare per essere vincenti oltre che talentuosi.
Il leader tecnico e carismatico della squadra è Nicolò Melli, fresco vincitore dell’Eurolega con il Fenerbahçe. «Mi pare evidente, è un esempio di epigonismo all’ennesima potenza. Se prende la medaglia, però, fa meglio del suo mentore: glielo auguro, – ammette Datome. – Queste cose non le vivo male. Rimane il mio sogno, quello che non sono riuscito a realizzare da giocatore».
Insieme a Melli, le colonne portanti del gruppo sono Simone Fontecchio e Alessandro Pajola: «Tre figure chiave per valori, voglia di essere qui e atteggiamento in campo e fuori. Sono esempi per i giovani».
Anche Danilo Gallinari è atteso in ritiro: «È un simbolo del nostro basket. Ha dato tanto alla Nazionale, compreso un ginocchio. Vestire l’azzurro è un impegno importante e lui non si è mai tirato indietro». Il Gallo che, al calar della carriera, vincendo il campionato portoricano si aggiudica il suo primo titolo tra i professionisti.
Il coordinatore azzurro pone però l’accento su un aspetto meno visibile, ma strategico.
«L’obiettivo è sì il risultato, – ha dichiarato Datome nel corso della conferenza stampa in cui è stato annunciato il forfait di DiVincenzo – ma anche la creazione di una cultura. Se Melli, a 34 anni e dopo più di 80 partite, è qui fin dal primo giorno, o Fontecchio arriva in anticipo, significa che la maglia azzurra conta davvero. Sono gesti che ispirano gli altri».
Italbasket, estate da sogno. Pozzecco: «Un progetto che funziona»
Le giovanili: movimento che porta risultati
Il lavoro fatto per le giovanili sta dando frutti. Basta vedere come sia sana e stimolante la concorrenza interna di giovani presenti in Nazionale maggiore.
Le vittorie estive, in particolare l’oro dell’Under 20 e il bronzo della Nazionale femminile dopo trent’anni, rappresentano un segnale incoraggiante. Non bisogna però distaccarsi dalla realtà di un movimento che è ancora ai margini:
«Le medaglie sono bellissime, ma non bastano. Servono dirigenti e allenatori capaci di individuare chi merita un’opportunità e il contesto giusto per crescere. Sono annate ricche di talento, qualcuno emergerà».
Il CT Gianmarco Pozzecco, che resterà in carica almeno fino all’Europeo, ha recentemente espresso un pensiero critico: «Ci sarebbe da fare una riflessione se siamo uno dei Paesi che impiega meno i giovani». Ma nel frattempo, i giovani stanno vincendo, eccome.
Intanto, il cammino verso Cipro, dove l’Italia debutterà il 28 agosto contro la Grecia, è tracciato. E se i pronostici sono avversi, tanto meglio: l’Italbasket dà il meglio nelle sfide difficili.