Under Armour vicina al pareggio di bilancio. La società di abbigliamento e attrezzature sportive ha avviato il nuovo esercizio fiscale limitando le perdite, nonostante una contrazione delle vendite, in controtendenza rispetto al recupero della redditività.
Nel primo trimestre 2025-2026, il gruppo statunitense ha registrato perdite per 2,6 milioni di dollari (2,2 milioni di euro), in netto miglioramento rispetto al rosso di 305,4 milioni di dollari (262,1 milioni di euro) dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il fatturato è diminuito del 4,1% su base annua, passando da 1,2 miliardi di dollari a 1,1 miliardi (973,4 milioni di euro). Il margine lordo è sceso da 562,6 milioni a 546,4 milioni di dollari.
Andamento per aree geografiche
Il Nord America, principale mercato dell’azienda, ha segnato un calo del 5,5%, a 670,3 milioni di dollari (575 milioni di euro). Europa, Medio Oriente e Africa (Emea) sono stati l’unico motore di crescita, con un +9,6% e vendite pari a 248,6 milioni di dollari (213,4 milioni di euro).
In Asia-Pacifico il fatturato è sceso del 10,1%, a 146,3 milioni di dollari, mentre in America Latina si è registrata una contrazione del 15,3%, a 54,5 milioni di dollari, segnalandosi come la regione in maggior sofferenza.
«Nonostante la continua incertezza, il nostro marchio sta guadagnando forza e stiamo eseguendo il nostro piano strategico con chiarezza e fiducia», ha dichiarato Kevin Plank, presidente e amministratore delegato di Under Armour.
La performance per segmenti e canali di vendita
Secondo l’azienda, la riduzione delle perdite è in gran parte legata all’assenza dell’ingente accantonamento che aveva pesato sui conti 2024-2025. Al contempo, le spese di vendita, generali e amministrative sono diminuite del 37%, attestandosi a 530 milioni di dollari (455 milioni di euro).
Gli accessori sono stati l’unico segmento in crescita, con vendite salite dell’8% a 100 milioni di dollari (85,8 milioni di euro). L’abbigliamento ha segnato un calo dell’1% (746,6 milioni di dollari), mentre il calzaturiero ha subito la contrazione più marcata, -14,3% a 265,8 milioni di dollari.
Le vendite all’ingrosso sono diminuite del 4,6%, a 649 milioni di dollari, mentre quelle dirette al consumatore sono calate del 3,5%, a 463,4 milioni di dollari. L’e-commerce, che rappresenta il 31% del fatturato totale, ha registrato un -12% su base annua.