Buonfiglio sui prossimi grandi appuntamenti: «Olimpiadi 2026 pronte, ATP Finals in bilico»

Il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, parla delle Olimpiadi 2026, con fiducia sulla preparazione, e delle ATP Finals a Torino, alle prese con le nuove norme del decreto Sport che rischiano di compromettere la gestione dell’evento.

Nitto ATP Finals
Governance grandi eventi
Image Credits: Roberto Zanettin / Insidefoto

Il mondo dello sport italiano si prepara a due grandi eventi di caratura internazionale: le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e la 5ª edizione delle Nitto ATP Finals. Tuttavia, mentre sul fronte olimpico regna una sostanziale fiducia, nel tennis si consuma un acceso confronto tra la Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) e il Governo riguardo alla governance e alla gestione delle ATP Finals, evento che rappresenta un fiore all’occhiello dello sport italiano, ma che rischia di vedere compromesso il proprio futuro nel Paese.

Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026: fiducia e sfide infrastrutturali

Nel corso dei Mondiali di Twirling alla Inalpi Arena di Torino, il presidente del Coni Luciano Buonfiglio ha espresso ottimismo sulla preparazione delle Olimpiadi Invernali.

«Siamo pronti salvo l’opera infrastrutturale che è il passante sotterraneo di Cortina, – riporta TuttoSport, – ma per tutto il resto siamo fiduciosi del fatto che ancora una volta l’Italia saprà essere grande protagonista». 

Buonfiglio ha inoltre confermato la piena disponibilità del Coni nel sostenere l’organizzazione di eventi di alto livello.

ATP Finals: una partita complessa

A pochi mesi dalla 5ª edizione torinese delle ATP Finals, in programma sempre al Pala Inalpi, il vero nodo riguarda il recente Decreto Sport, che impone una revisione della governance degli “eventi di rilevanza nazionale”, tra cui le ATP Finals. Il decreto in questo caso prevede la creazione di un organismo di gestione congiunto formato da FITP, Sport e Salute (società pubblica), Comune di Torino e Regione Piemonte, con una commissione tecnica a maggioranza pubblica.

Questa novità non è stata accolta positivamente dal presidente FITP Angelo Binaghi, che ha difeso l’autonomia federale, sottolineando il successo del modello attuale e l’importanza di mantenere l’organizzazione indipendente per non compromettere la permanenza dell’evento in Italia.

Binaghi ha inoltre ricordato che il contributo pubblico, già ridotto negli ultimi anni, è interamente trasferito all’ATP e ha evidenziato il rischio concreto che, in caso di modifiche sostanziali alla governance, l’ATP Finals possa trasferirsi all’estero, con Arabia Saudita tra le possibili destinazioni alternative.

«L’ultima assegnazione è stata compiuta sull’inderogabile assunto che sia la Fitp a organizzare e gestire in prima persona la manifestazione, ha dichiarato il legale della Fitp, Massimo Proto – e che la medesima Federazione continui a disporre dell’autonomia necessaria per governare tutti gli aspetti organizzativi ed esecutivi dell’evento. La norma così è inapplicabile, se si vogliono mantenere le Atp Finals in Italia, perché l’incarico è inscindibilmente legato a un ruolo diretto».

Confronto costante

Il confronto politico è ancora aperto, con la commissione parlamentare che ha rinviato la discussione sul decreto e con emendamenti volti a salvaguardare l’autonomia federale in caso di rinuncia ai fondi statali. 

In merito agli sviluppi del caso, Buonfiglio ha dichiarato:

«Questo è meglio chiederlo al Ministro, – riporta TuttoSport. – Come presidente del Coni posso garantire che sarò presente. Si tratta di un evento importantissimo ma credo che il presidente Binaghi non abbia bisogno dei miei suggerimenti. Sa come portare avanti l’incontro con il Governo». 

A sostegno della posizione della FITP si è aggiunta anche la lettera del presidente ATP Andrea Gaudenzi, che ha chiesto al Governo chiarimenti urgenti per garantire la continuità organizzativa dell’evento e mantenere in Italia una manifestazione di indiscutibile successo economico, sportivo e mediatico.

Nel frattempo, il tennis italiano continua a vivere una fase d’oro, con Jannik Sinner vincitore nel 2024 e Lorenzo Musetti tra i candidati a entrare tra i primi otto del ranking mondiale. Torino si prepara quindi ad ospitare un’altra edizione delle ATP Finals destinata a confermare il grande appeal di un evento che non è solo sportivo, ma simbolo della capacità organizzativa del Paese sul palcoscenico internazionale.

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