Napoli Capitale Europea dello Sport 2026 tra America's Cup ed Europei di Volley

Il capoluogo campano si prepara a vivere un anno da protagonista assoluta dello sport globale, tra le regate preliminari dell’America’s Cup e l’inaugurazione degli Europei di volley.

Napoli Capitale Sport
gli eventi di punta
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Napoli si prende la scena. Il capoluogo campano, nominato Capitale Europea dello Sport del 2026, è chiamato a recitare un ruolo da protagonista sul palcoscenico mondiale, grazie ad eventi di primo piano. 

Il 2026 si preannuncia infatti come un anno straordinario, segnato da manifestazioni internazionali di altissimo profilo. Due su tutti: le regate preliminari dell’America’s Cup e l’inaugurazione degli Europei di volley maschile.

Il lungomare al centro della scena

Cuore pulsante di Napoli Capitale Europea dello Sport sarà il lungomare. Una scelta naturale: le terrazze affacciate sul golfo offrono una delle cornici più spettacolari al mondo, e torneranno a essere teatro di grandi eventi velici, proprio come accadde nel 2012 con le World Series dell’America’s Cup.

«Siamo venuti per la gente – ha sottolineato Grant Dalton, ceo del team New Zealand siamo rimasti impressionati per quello che accadde nelle World Series del 2012. Uno spettacolo.»

Anche nel 2026, sarà la Rotonda Diaz a ospitare il villaggio dedicato sia alle regate preliminari dell’America’s Cup (in programma in primavera), sia alle molteplici attività di “Napoli Capitale Europea dello Sport”. 

Il Comune di Napoli e il CONI promettono un’area aperta al pubblico, dove sarà possibile avvicinarsi a numerose discipline: canoa, canottaggio, vela in mare, ma anche beach volley, beach rugby e beach soccer, con campi allestiti direttamente sulla sabbia.

L’inaugurazione degli Europei di volley

L’altro grande palcoscenico sarà Piazza del Plebiscito, che l’11 settembre 2026 ospiterà la gara inaugurale dei Campionati Europei Maschili di Pallavolo. Una vetrina d’eccezione per una manifestazione che l’Italia co-organizzerà con Bulgaria, Finlandia e Romania.

«Napoli sarà Capitale europea dello sport e ospiterà, proprio in quell’anno, la gara inaugurale del Campionato Europeo Maschile di Pallavolo in uno dei luoghi più iconici al mondo: Piazza del Plebiscito – ha commentato il sindaco Gaetano Manfredi -. Un risultato straordinario, frutto di una visione condivisa e sinergica, che conferma il ruolo centrale della città nelle grandi manifestazioni sportive internazionali.»

Un risultato che, tuttavia, mette anche in evidenza una delle grandi carenze strutturali della città: l’assenza di un palazzetto dello sport adeguato a ospitare eventi di volley o basket ai massimi livelli. Le Universiadi del 2019 hanno portato a importanti ristrutturazioni degli impianti, ma il “palasport” resta una delle sfide ancora aperte.

Un calendario ricco e ambizioso

Per sostenere il ricco programma di eventi, il Comune ha pubblicato due avvisi pubblici: uno per la ricerca di sponsor e l’altro per raccogliere le proposte delle associazioni interessate a far parte del calendario ufficiale di “Napoli Capitale Europea dello Sport”. 

La macchina organizzativa si muove, anche se i tempi sono stretti. Come da tradizione, il calendario sportivo napoletano si aprirà con il Trofeo Campobasso – la storica regata dedicata agli optimist organizzata dal Circolo Savoia

Seguiranno eventi di respiro internazionale come la Napoli City Half Marathon (che punta ai 10mila iscritti), la Tre Golfi, la Capri-Napoli, e il mondiale ORC a Sorrento. Tra le novità spicca una grande manifestazione di equitazione, mentre sarà confermata la tappa del circuito cadetti di scherma.

America’s Cup, settembre snodo decisivo

Sul fronte America’s Cup, sarà settembre 2025 il mese cruciale per verificare la fattibilità degli interventi infrastrutturali, in particolare nell’area di Bagnoli, indicata come nodo strategico.

«Bagnoli è il nodo crucialeha aggiunto Dalton –. Se a Bagnoli funziona, tutto il resto sarà un successo. C’è da vincere una Coppa in acqua ed una fuori dall’acqua. Ora stiamo disputando quella fuori dall’acqua».

In autunno inizieranno i lavori per la realizzazione dei pontili e delle basi operative dei team. L’obiettivo è completare tutto entro giugno 2026. Tuttavia, mancano ancora comunicazioni ufficiali da parte dell’organizzazione su date e regolamento. 

Il protocollo, che definisce le regole dell’America’s Cup, non è ancora stato approvato, e solo 2 o 3 team hanno confermato la partecipazione. Ad oggi, i team attivi sono quattro: Team New Zealand, Luna Rossa, i francesi di K-Challenge, e gli inglesi di Athena Racing, ancora alla ricerca di sponsor. 

Ma il tempo stringe, e solo Luna Rossa e Team New Zealand sembrano realmente pronti a partire con lo sviluppo delle imbarcazioni, fase fondamentale per competere ai massimi livelli.

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