Il Milan sogna l’NBA: RedBird tratta per fondare una franchigia rossonera

Gerry Cardinale tratta con la lega nordamericana per portare a Milano una franchigia legata al brand rossonero nell’ambito della nuova competizione cestistica che sbarcherà nel Vecchio Continente.

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i piani di cardinale
Gerry Cardinale (Credit image: Ufficio Stampa AC Milan)

Il parquet potrebbe presto tingersi di rossonero. RedBird Capital, il fondo proprietario del Milan guidato da Gerry Cardinale, è in contatto diretto con Adam Silver, il commissioner dell’NBA, rispetto al progetto della lega nordamericana di sbarcare in Europa.

Nell’ambito di questa iniziativa ambiziosa Milano è una delle città centrali, e i colloqui in corso verterebbero, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, anche sulla possibilità di includere nella competizione una franchigia sotto il brand Milan.

Una nuova lega europea sotto l’egida NBA e FIBA

Il progetto, condiviso tra NBA e FIBA, punta a creare un campionato europeo di altissimo profilo: una lega indipendente, ispirata al modello americano ma basata su regole FIBA, con la durata delle partite fissata a 40 minuti.

Si punta a coinvolgere le principali capitali europee: l’idea è quella di partire con 16 squadre, di cui 12 permanenti e 4 a rotazione in base ai risultati sportivi ottenuti nei campionati nazionali oppure nelle competizioni FIBA di ordine inferiore, tra cui la Basketball Champions League.

Fra le città individuate per avere una franchigia fissa ci sarebbero Madrid, Barcellona, Londra, Parigi, Berlino, Istanbul, Roma, Manchester e naturalmente Milano. Alcuni club calcistici, tra cui Paris Saint-Germain e Manchester City, sono già coinvolti in trattative. A questo tavolo, siede anche RedBird con il Milan.

Il ruolo strategico del Milan nel progetto

Per RedBird, il coinvolgimento non rappresenterebbe un’incursione avventurosa nel basket, ma parte di una visione più ampia che punterebbe a creare sinergie tra le divisioni di una polisportiva

«Una proprietà multi-club e multi-sport può generare benefici strategici enormi – aveva dichiarato Gerry Cardinale nel 2022 durante il convegno “Invest in Sports”. Attraverso le sinergie, puoi far crescere valore, visibilità e performance».

Questa visione si riflette nella volontà di creare una squadra di basket legata al brand Milan. Non sarebbe una semplice operazione di branding, ma un investimento strutturato, con l’idea di entrare come franchigia permanente nella nuova lega

Secondo il giornalista statunitense Bill Simmons, il Milan sarebbe “sostanzialmente favorevole” al progetto. Un ingresso che darebbe grande risonanza internazionale al torneo, considerando la forza globale del marchio rossonero.

La quota d’ingresso e il nodo dell’arena

L’investimento necessario per entrare nella nuova lega non è trascurabile. Secondo indiscrezioni la quota d’ingresso richiesta si aggira intorno ai 500 milioni di euro. Tuttavia questa cifra potrebbe essere ridotta in seguito a negoziazioni con la lega statunitense.

Un altro nodo da sciogliere riguarda le infrastrutture. Per partecipare alla lega, serve un’arena moderna “NBA-ready”, con almeno 15mila posti e standard qualitativi altissimi. Milano oggi non dispone di un impianto del genere: il Forum di Assago, pur storico, è carente secondo i parametri. 

Potrebbe eventualmente essere adatto il nuovo palazzetto di Santa Giulia, in costruzione in vista delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Alternativamente, la creazione di una nuova arena sarebbe parte integrante del progetto, al pari di Roma, dove si partirebbe da zero.

Il rapporto con l’Olimpia Milano

Un’altra incognita è rappresentata dal rapporto con l’Eurolega. Oggi, la principale squadra cittadina – l’Olimpia Milano – ha rinnovato per 10 anni la sua licenza con la massima competizione cestistica europea. 

RedBird sembra intenzionato a fondare una nuova realtà parallela legata al Milan, senza sovrapposizioni con l’Armani, che può comunque contare su un’identità storica e riconosciuta a livello continentale oltre che sulla solidità dell’azionista.

Il progetto NBA-FIBA punta a convincere top club come il Real Madrid a rompere con l’Eurolega alla scadenza delle licenze nel 2026. In quel caso, si potrebbe aprire un vero effetto domino con altre società pronte a seguire.

Il network di Gerry Cardinale tra sport e intrattenimento

Oltre al valore commerciale del marchio, il Milan è già ben inserito nel mondo dello sport e dell’intrattenimento statunitense. Cardinale ha legami di lunga data con gli Yankees e rapporti personali con LeBron James, che attraverso il fondo Main Street Advisors è anche investitore passivo nel Milan. 

L’iniziativa NBA a Milano sarebbe dunque un’estensione logica di questa rete.Il brand Milan, con oltre 500 milioni di tifosi globali e grande penetrazione nel mercato USA, rappresenterebbe un catalizzatore ideale per attrarre nuovi fan al basket europeo. 

Per NBA e FIBA, coinvolgere un nome così riconoscibile significherebbe alzare immediatamente la visibilità e la commerciabilità dell’intera lega, aprendo opportunità importanti sul fronte economico.

Il Milan come precursore del modello polisportiva

Il percorso è tutt’altro che semplice. La NBA ha incaricato JP Morgan come advisor finanziario per studiare la fattibilità dell’intero piano e mettere a terra i piani, con un orizzonte temporale di almeno due anni prima del debutto.

Il Milan potrebbe diventare il primo club calcistico italiano a espandersi in modo strutturale nel basket professionistico. Non si tratterebbe di una semplice squadra satellite, ma di una vera franchigia di riferimento per la nuova lega europea.

La strada è lunga, ma le premesse sono concrete. E in un’epoca in cui sport, business e intrattenimento si fondono sempre più, l’idea di un Milan a due anime – calcio e basket – appare tutt’altro che utopica.

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