World Aquatics chiude un 2024 da record: ricavi oltre 100 milioni di dollari

La coincidenza di Olimpiadi, Mondiali in vasca lunga e corta ha generato un fatturato mai visto per la federazione, che ha registrato 51 milioni di dollari di utile e può programmare con lungimiranza i prossimi investimenti.

Ricavi World Aquatics
performance da primato
Photo by: Andrea Staccioli / DBM Deepbluemedia / Insidefoto

World Aquatics da primato fuori dalla vasca. Il 2024 ha segnato una svolta storica per la Federazione di Nuoto globale, che ha raggiunto il più alto fatturato di sempre: 107,8 milioni di dollari, pari a circa 94 milioni di euro

Questo risultato straordinario è stato reso possibile da una combinazione inedita di eventi di massimo rilievo per il mondo del nuoto: i Giochi Olimpici, i Campionati Mondiali di Doha e i Mondiali in vasca corta di Budapest si sono infatti tenuti tutti nello stesso anno solare, generando un impatto finanziario senza precedenti.

Le linee di business della federazione

Il quadro economico tracciato dalla federazione internazionale evidenzia un utile operativo di 38,8 milioni di dollari, al quale si aggiungono 8,3 milioni di dollari derivanti da investimenti finanziari e 4,1 milioni di riserve vincolate, riporta SportBusiness

L’avanzo netto ha dunque raggiunto i 51,2 milioni, contribuendo alla crescita delle riserve complessive dell’ente che sono così salite a 241,5 milioni di dollari, consolidando la posizione economica dell’organizzazione.

La quasi totalità dei ricavi del 2024 – il 93% – proviene dalla combinazione tra i contributi legati alle Olimpiadi e quelli generati dalle città che ospitano gli eventi, oltre ai proventi da diritti televisivi, sponsorizzazioni e forniture, legati ai Mondiali di Doha e Budapest. 

Una concentrazione irripetibile di eventi

Il picco registrato quest’anno è in buona parte dovuto alla sovrapposizione senza precedenti di eventi internazionali di primo livello in un anno olimpico. Già nel 2023, la federazione aveva registrato introiti superiori nel segmento media e sponsorizzazioni, pari a 35,3 milioni di dollari, trainati dal forte appeal commerciale dei Mondiali disputati in Giappone.

Il calendario agonistico degli ultimi anni è stato fortemente condizionato dal rinvio dei Giochi di Tokyo 2020 al 2021. Anche l’edizione di Fukuoka dei Campionati Mondiali è stata posticipata al 2023 a causa della pandemia, mentre quella di Doha, inizialmente prevista per il 2023, è slittata all’inizio del 2024. Questo effetto domino ha creato una concentrazione eccezionale di grandi eventi in un solo anno.

Dal punto di vista commerciale, World Aquatics – che ha ufficialmente abbandonato il marchio FINA nel 2023 – ha avviato un’importante trasformazione strategica sotto la guida del presidente Husain Al-Musallam e del nuovo team esecutivo. 

La gestione dei diritti media

La riorganizzazione ha interessato la gestione dei diritti commerciali, con l’obiettivo di diversificare le fonti di reddito e migliorare la visibilità globale dello sport. I ricavi da sponsorizzazioni costituiscono oggi la parte predominante degli introiti commerciali, grazie anche a una politica orientata alla diffusione televisiva gratuita, che aumenta la portata e il valore delle partnership.

Nel 2023 è stato completamente ridisegnato il modello di distribuzione dei diritti media. L’accordo con la European Broadcasting Union per l’Europa è stato rinegoziato e mantenuto, ma il resto del mondo è ora gestito dall’agenzia Sportfive, subentrata a Dentsu (che mantiene il controllo sul mercato giapponese e alcune aree dell’Asia-Pacifico). 

L’intesa con Sportfive copre il periodo 2023–2028 e rientra in una strategia più ampia che prevede, oltre alla vendita dei diritti media, un ruolo attivo anche nell’individuazione delle sedi ospitanti, nello sviluppo di ricavi collaterali e nella pianificazione del calendario internazionale.

Le sponsorship e la comparazione tra i cicli olimpici

Anche sul fronte delle sponsorizzazioni, World Aquatics si è allontanata dal modello tradizionale legato al mercato giapponese e agli eventi. L’obiettivo è ora attrarre marchi globali capaci di investire in visibilità e attivazioni anche al di fuori dei Campionati Mondiali. 

Attualmente, solo due dei cinque sponsor globali – Sony e Yakult – sono aziende nipponiche. A questi si è recentemente aggiunta Alibaba Cloud, divisione tecnologica del gruppo cinese Alibaba, che ha rafforzato il profilo internazionale del portafoglio partner.

L’intero ciclo olimpico 2021–2024 ha beneficiato di una configurazione particolare, con entrate olimpiche registrate sia nel 2021 che nel 2024, rispettivamente per 34,6 e 38,9 milioni di dollari. 

Questo doppio apporto ha contribuito a un risultato operativo netto di 58,4 milioni di dollari nell’arco del quadriennio, un netto miglioramento rispetto al deficit operativo di 10,2 milioni registrato nel ciclo precedente, fortemente penalizzato dalla pandemia.

Anche gli altri indicatori mostrano una crescita costante. I ricavi da media e sponsorizzazioni sono passati da 16,5 milioni nel 2021 a 32,1 milioni nel 2024, mentre i proventi da hosting e attività commerciali sono saliti da 6 a 36,5 milioni. 

Il risultato dei principali eventi sportivi

I Campionati Mondiali di Doha hanno generato da soli 27,6 milioni di dollari in diritti di hosting, un importo quasi cinque volte superiore rispetto a quello dei Mondiali in vasca corta di Budapest. 

Tuttavia, in termini di vendite media e sponsorizzazioni, i Mondiali di Fukuoka del 2023 hanno fatto segnare il risultato più alto, con 29 milioni di dollari, contro i 15,7 milioni dell’edizione di Doha. 

Anche il valore delle forniture è stato superiore in Giappone: 4 milioni contro 6,7 milioni registrati in Qatar. Le provvigioni versate alle agenzie riflettono questi dati, con 4,1 milioni per Fukuoka e 2,2 milioni per Doha.

Le previsioni per il futuro e il fondo a beneficio degli atleti

Le previsioni per i prossimi anni indicano un calo fisiologico dei ricavi: 61,5 milioni stimati per il 2025 e 35,8 milioni nel 2026, un anno privo sia di Olimpiadi sia di Mondiali, e destinato probabilmente a chiudersi con un lieve disavanzo operativo.

Nonostante ciò, il solido bilancio 2024 ha permesso alla federazione di guardare al futuro con ambizione. Proprio durante i Campionati Mondiali in corso a Singapore, è stato annunciato il lancio di un fondo da 10 milioni di dollari destinato a sostenere gli atleti nella loro fase post-carriera.

Una scelta che testimonia la volontà dell’organizzazione di investire non solo nella crescita economica, ma anche nel benessere a lungo termine dei protagonisti dello sport, riversando a loro beneficio parte delle risorse generate.

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