L’estate del tennis italiano: Sinner tira il fiato, Musetti alla caccia del primo acuto

L’altoatesino ha rinunciato al Master di Toronto per riprendersi dopo le fatiche di Wimbledon: dietro di lui scalpitano gli azzurri per consolidare la supremazia nel circuito ATP.

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azzurri davanti a tutti
Lorenzo Musetti, Wimbledon 2024 (Photo by Antoine Couvercelle / Panoramic / Insidefoto)

Il circuito ATP trasloca oltreoceano. Dopo la fase di stagione europea dove le stelle del tennis sono andate in scena sui terreni in erba del vecchio continente, seguita da una breve parentesi su terra, ecco l’arrivo nell’America Settentrionale.

Il primo appuntamento della serie si è tenuto a Washington e ha inaugurato la parte conclusiva dell’annata: da qui in poi i tornei si disputeranno tutti sul cemento, per culminare con le Finals di Torino.

Sinner vs Alcaraz: appuntamento rimandato a Cincinnati

Dopo le fatiche della prima parte di stagione, alcuni tra i nomi più altisonanti hanno deciso di tirare il fiato per prepararsi al meglio in vista degli US Open, l’ultimo Grande Slam in palio nel corso di quest’anno.

Tra le assenze di maggior peso al primo evento nordamericano di peso, il Master 100 di Toronto, spiccano quella di Jannik Sinner, fresco vincitore a Londra, e Carlos Alcaraz, che rimandano il prossimo episodio della saga dell’entusiasmante rivalità a Cincinnati.

La scelta è dettata anche dal fatto di non avere la necessità di racimolare punti nella Race To Torino, la graduatoria basata sulla performance annuale che decreta i partecipanti alle ATP Finals: mentre lo spagnolo è già virtualmente qualificato, per l’azzurro si attende solo la conferma dell’aritmetica.

L’altoatesino ha vissuto finora una stagione di conferme importanti, imponendosi in due dei tre grandi Slam disputati, arrendendosi solo in finale a Parigi dopo una gara beffarda disputata ad intensità elevatissima contro Alcaraz.

Occasione Musetti per il primo titolo stagionale

Tra i tenori del tennis, anche Novak Djokovic, semifinalista a Wimbledon, e Jack Draper, alle prese con un infortunio al braccio sinistro, non prenderanno parte alla kermesse canadese, con gli avversari che proveranno a rosicchiare lunghezze preziose in graduatoria.

Ne consegue che il Master di Toronto si preannuncia come un torneo particolarmente equilibrato, dove ai nastri di partenza l’azzurro Lorenzo Musetti si presenta come forza numero tre del seeding dopo Alexander Zverev e Taylor Fritz.

Il carrarese punta a riscattare la deludente performance a Washington, dove ha abbandonato il torneo al primo incontro contro il britannico Cameron Norrie, e mettere fieno in cascina per la corsa a Torino che lo vede al momento sesto sugli otto posti disponibili: il primo ostacolo sul suo cammino sarà James Duckworth.

Dopo le sfavillanti prestazioni su terra, superficie in cui ha sfiorato la gloria a Montecarlo e raggiunto tre semifinali tra Madrid, Roma e Parigi, il toscano punta ora ad andare a dama complice l’assenza dei pesi massimi.

La sorpresa di stagione Cobolli e la voglia di riscatto di Sonego

Una delle note più liete della stagione azzurra è Flavio Cobolli, appena sbarcato in top-20 ATP e in ottimo spolvero a Wimbledon dove ha conquistato i quarti prima di arrendersi a Djokovic vendendo cara la pelle.

Il fiorentino quest’anno ha già esultato ad Amburgo prevalendo su Andrey Rublev, e punta a dire la sua in un torneo dove si presenta come tredicesimo nel seeding: nel match d’esordio avrà di fronte il canadese Alexis Galarneau.

Anche Lorenzo Sonego sarà protagonista a Toronto, con il debutto previsto contro il cinese Yunchaokete Bu. Il piemontese è in cerca di rivalsa dopo il prematuro derby in apertura con Matteo Arnaldi nella capitale statunitense che lo ha visto soccombere dopo una gara combattuta.

Il tennista di Torino si era messo in luce anche a Wimbledon, dove ha raggiunto gli ottavi in cui si è trovato di fronte Ben Shelton, suo mattatore anche al primo turno di Parigi, che lo ha eliminato in quattro set.

Arnaldi per migliorare la finale dello scorso anno, assente Berrettini

Non mancherà neanche Matteo Arnaldi, che lo scorso anno ha raggiunto proprio in Canada la sua prima semifinale in un master 1000: si misurerà con l’australiano Tristan Schoolkate per strappare il pass per il secondo turno. Chiude la pattuglia azzurra Matteo Gigante, che si confronterà con il canadese Gabriel Diallo

dopo aver passato il primo turno con il croato Borna Coric; primo turno che si è rivelato un ostacolo invalicabile per Mattia Bellucci che, fermato dai crampi, si è ritirato al terzo set a beneficio del francese Hugo Gaston.

Ancora alle prese con l’infortunio agli addominali Matteo Berrettini, che non sta riuscendo a trovare la continuità sperata ed è in caduta libera nel ranking ATP, dove è sceso fuori dalla top 50: la speranza è quella di rivederlo in campo a Flushing Meadows.

Darderi fermato solo dall’esultanza a Umag

Anche Luciano Darderi ha dovuto rinunciare alla trasferta dopo un Umag agrodolce: la nota positiva è il secondo titolo ATP di fila dopo Bastad, e il terzo stagionale, contando anche il successo di Marrakech.

L’italo-argentino si è dimostrato uno specialista della terra, in cui è stato fermato solamente dall’esultanza per la vittoria in finale in Croazia che gli ha provocato un infortunio che lo costringerà a saltare il Master di Toronto.

Il suo contributo di tre titoli, insieme ai due vinti da Sinner e al trionfo di Cobolli proiettano l’Italia come il paese più vincente a livello ATP nel 2025 con 7 trofei, davanti al Canada e alla Spagna, entrambi a quota cinque.

Nel caso dello stato nordamericano a esultare sono stati tre tennisti diversi come per l’Italia, mentre il bottino del paese iberico è stato portato in dote interamente da Alcaraz, il giocatore con più vittorie in stagione davanti a Alexander Bublik e Darderi appaiati a tre.

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