Pogacar re del Tour: più di 620mila euro di bottino per il quarto trionfo francese

Il fuoriclasse sloveno Tadej Pogacar conquista il quarto Tour de France in carriera dominando la Grande Boucle 2025. Ecco il dettaglio completo dei suoi guadagni, per piazzamenti e maglie conquistate.

Tour De France 2025 Pogacar
Premi Pogacar Tour
Image Credits: Jan De Meuleneir/Photo News/PNewsZ/Insidefoto

Tadej Pogacar è ancora una volta sul trono del Tour de France. L’edizione 2025 della Grande Boucle si è conclusa con la consacrazione definitiva del 26enne sloveno, che ha conquistato la sua quarta maglia gialla in carriera, chiudendo davanti al danese Jonas Vingegaard con oltre quattro minuti di vantaggio. Un dominio netto, impreziosito da quattro vittorie di tappa e dal successo anche nella classifica degli scalatori.

Oltre al valore tecnico e storico, la vittoria al Tour rappresenta anche un’importante ricompensa economica. Pogacar ha guadagnato un totale di 626.830 euro, cifra che include i premi per la vittoria finale, i risultati nelle tappe, i piazzamenti nelle classifiche secondarie e i bonus per i giorni trascorsi con le maglie simbolo del Tour.

Come da prassi nel ciclismo professionistico, l’importo sarà poi suddiviso con compagni di squadra e staff tecnico, secondo quanto stabilito nei contratti interni al team UAE Team Emirates XRG.

Il dominio di Pogacar: 53 maglie gialle in carriera

Il 26enne di Klanec ha dimostrato ancora una volta la sua supremazia nelle corse a tappe, indossando la maglia gialla per 14 giorni durante le tre settimane della Grande Boucle. Dopo aver conquistato la leadership al termine della quinta tappa grazie a una prestazione maiuscola nella cronometro individuale, Pogacar ha gestito con maestria gli scambi in vetta alla classifica con Mathieu van der Poel e Ben Healy, per poi riprendere definitivamente il comando dopo il trionfo ad Hautacam.

Con questo successo, il corridore balcanico sale a 53 maglie gialle complessive in carriera, entrando di diritto nell’Olimpo del ciclismo mondiale. Il trionfo arriva da Campione del Mondo in carica e dopo la storica doppietta Giro-Tour dello scorso anno, un’impresa che mancava dal 1998 quando Marco Pantani riuscì nell’impresa.

Quanto ha guadagnato Pogacar al Tour de France 2025?

L’analisi dei guadagni di Pogacar al Tour de France 2025 rivela numeri impressionanti. Il montepremi complessivo della corsa francese ammontava a 2,3 milioni di euro, con 500mila euro destinati al vincitore della classifica generale. Ma il fuoriclasse sloveno ha saputo massimizzare i suoi introiti conquistando premi in multiple categorie.

Il grosso del bottino deriva naturalmente dalla vittoria finale (500mila euro), ma significativi sono anche i 44mila euro guadagnati con le quattro vittorie di tappa e i 25mila euro per il primo posto nella classifica degli scalatori. Da non sottovalutare nemmeno i 20mila euro per la seconda piazza nella classifica a punti e i 22mila euro ottenuti grazie ai quattro secondi posti di tappa.

Guadagni Pogacar Tour 2025: il dettaglio

  • Vittoria nella classifica generale (maglia gialla): 500.000 euro
  • Vittoria nella classifica scalatori (maglia a pois): 25.000 euro
  • Secondo posto nella classifica a punti (maglia verde): 20.000 euro
  • Vittorie di tappa (4): 44.000 euro
  • Secondi posti di tappa (4): 22.000 euro
  • Terzo posto di tappa (1): 2.800 euro
  • Quinto posto di tappa (1): 830 euro
  • Noni posti di tappa (2): 1.300 euro
  • Giorni in maglia gialla (14): 7.000 euro
  • Giorni in maglia a pois (11): 3.300 euro
  • Giorni in maglia verde (2): 600 euro
  • Totale: 626.830 euro (esclusi i premi di squadra e quelli per i Gran Premi della Montagna intermedi)

Pogacar verso la Tripla Corona?

Reduce dal trionfo al Giro d’Italia 2024 e ora anche al Tour de France 2025, Pogacar punta alla Tripla Corona, un’impresa che nessun corridore ha mai compiuto nello stesso anno solare: Giro, Tour e Vuelta. Il fuoriclasse sloveno tenterà il colpo alla Vuelta di Spagna, in programma tra agosto e settembre, per poi provare a difendere la maglia iridata al Mondiale in Rwanda.

Una stagione che si preannuncia come potenzialmente storica per il ciclismo mondiale.