Dopo mesi di profonda crisi finanziaria culminata con l’ingresso in procedura di insolvenza, KTM torna a correre. Il produttore austriaco di motociclette, attivo anche nel Mondiale MotoGP, ha chiuso il primo semestre 2025 con un utile ante imposte (EBT) di 897 milioni di euro, contro la perdita di 237 milioni registrata nello stesso periodo del 2024.
A trainare il ritorno in attivo non sono state le vendite – in netto calo – ma la buona riuscita del piano di ristrutturazione messo in atto dal gruppo PIERER Mobility, a cui KTM appartiene.
Ricavi dimezzati, ma margini alle stelle
Il fatturato consolidato semestrale si è attestato a 425 milioni di euro, in calo del 57,8% rispetto agli oltre 1 miliardo registrati nel primo semestre dello scorso anno. Le cause di questa contrazione sono da ricercare nel taglio della produzione, nella cautela nel rilascio di nuovi modelli e nel difficile contesto economico globale, che ha inciso negativamente sulla domanda di motociclette.
Ciononostante, il gruppo ha registrato un EBITDA di 1.003 milioni di euro e un EBIT di 931 milioni, dati impensabili solo pochi mesi fa. A renderli possibili è stato un utile da ristrutturazione di 1,187 miliardi di euro, equivalente al 70% dei crediti iscritti a bilancio. Il patrimonio netto è tornato positivo, raggiungendo 533 milioni di euro al 30 giugno 2025 (contro i -194 milioni di fine 2024), mentre l’indebitamento netto è stato più che dimezzato, passando da 1,64 miliardi a 756 milioni di euro.
Vendite dimezzate, ma segnali incoraggianti dal retail
Nel primo semestre dell’anno, il gruppo ha venduto 50.334 motociclette, quasi il 60% in meno rispetto alle 115.145 unità distribuite nello stesso periodo del 2024. A queste si aggiungono 34.950 unità vendute tramite Bajaj Auto, partner strategico in India, dove le vendite sono aumentate di oltre l’8% su base annua. Il totale complessivo delle moto distribuite ammonta a 85.284 unità, in calo del 42,2%.
Tuttavia, le vendite ai clienti finali (retail) hanno superato le 100.000 unità, superando le aspettative interne e contribuendo alla significativa riduzione delle scorte sia nei magazzini aziendali che presso concessionari e importatori. Secondo il gruppo, questi risultati dimostrano una “forte fiducia dei consumatori nel marchio KTM”, frutto anche della “eccellente collaborazione con Bajaj Auto”.
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In uscita dal business biciclette
Nel segmento delle biciclette (comprese le e-bike), il gruppo ha venduto 50.107 unità nel semestre. Si tratta di un calo atteso, in quanto PIERER Mobility ha avviato un disimpegno accelerato dal business ciclistico, con i marchi Husqvarna e GASGAS che verranno ritirati entro la fine del 2025. Proseguiranno invece le attività legate al marchio Felt, che resterà attivo nel portafoglio del gruppo.
Ristrutturazione conclusa, atteso il report completo
La ristrutturazione di KTM AG e di due sue controllate è stata formalmente conclusa nel primo semestre. Alla fine di maggio, PIERER Mobility aveva annunciato di aver ottenuto i fondi necessari per implementare il piano di salvataggio, dopo aver affrontato gravi perdite che avevano spinto alle dimissioni lo storico CEO Stefan Pierer, alla guida dell’azienda da trent’anni.
L’intero processo ha comportato anche una riduzione significativa dell’organico: al 30 giugno 2025, il gruppo contava 4.303 dipendenti, il 28,6% in meno rispetto ai 6.024 dello stesso periodo dell’anno precedente. Anche gli investimenti sono stati tagliati del 75%, passando da 140 a 35 milioni di euro.
Con una base patrimoniale rafforzata e l’indebitamento ridotto, il gruppo PIERER Mobility – che controlla KTM AG, KTM Components e KTM Forschungs & Entwicklung – guarda ora al futuro con maggiore stabilità.
I risultati completi e certificati del primo semestre 2025 saranno pubblicati il 28 agosto 2025, ma i dati preliminari lasciano intendere che, nonostante le vendite siano ancora in fase di ripresa, KTM ha saputo capitalizzare la propria ristrutturazione per tornare a generare valore.