Un design che unisce, una forma che racconta. Le medaglie dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 sono finalmente realtà. Presentate ufficialmente a Venezia, presso Palazzo Balbi, le nuove medaglie si candidano a diventare il simbolo più iconico dell’evento, sintesi perfetta tra artigianato italiano, innovazione tecnologica e valori dello sport.
A rivelarle, due leggende dello sport tricolore: Federica Pellegrini e Francesca Porcellato, interpreti ideali della determinazione olimpica e paralimpica. Accanto a loro, le massime autorità istituzionali e sportive, dal Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò – con il CEO Andrea Varnier – al governatore del Veneto Luca Zaia, fino ai ministri Salvini e Abodi.
Due metà, un unico traguardo
Il concept alla base del design delle medaglie è tanto semplice quanto potente: due metà che si ricongiungono, rappresentando l’unione di percorsi, città (Milano e Cortina), mondi (olimpico e paralimpico), ma soprattutto delle persone che, insieme agli atleti, rendono possibile il cammino verso il podio.
Un messaggio chiaro: la vittoria è sempre frutto di uno sforzo collettivo.
«Le medaglie raccontano non solo la fatica dell’atleta – ha dichiarato Luca Zaia – ma anche il lavoro silenzioso di volontari, tecnici, organizzatori e artigiani. Milano Cortina sarà molto più di un evento sportivo: è un’occasione per rilanciare il Paese».
Il presidente lombardo Attilio Fontana ha sottolineato la perfetta sintesi tra design e tradizione, due pilastri del pensiero italiano, auspicando di vederle al collo degli atleti con la divisa tricolore.
Il cuore sostenibile del metallo
La realizzazione è affidata all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), Official Sponsor dei Giochi e leader europeo nella stampa di sicurezza e conio. Ogni medaglia, frutto di lavorazione artigianale e innovazione tecnologica, è rivestita con materiali ecocompatibili, atossici e riciclabili, con processi alimentati al 100% da fonti rinnovabili.
Paolo Perrone, presidente di IPZS, ha parlato di un’opera unica, che celebra l’eccellenza italiana e mette al centro la persona, l’universalità dello sport e l’emozione della vittoria.
Le medaglie – con diametro di 80 mm e spessore di 10 mm – avranno le seguenti composizioni:
- Oro: argento 999 placcato oro 999,9 (500 g + 6 g d’oro)
- Argento: argento 999 (500 g)
- Bronzo: rame (420 g)
In totale saranno 1.146 i premi assegnati: 735 per le Olimpiadi (245 per ciascun metallo) e 411 per le Paralimpiadi (137 per tipo).
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Design d’avanguardia con spirito italiano
Raffaella Paniè, responsabile dell’identità visiva dei Giochi, ha descritto le medaglie come purezza e ritorno all’essenza, capaci di celebrare la forza delle differenze. L’approccio è ispirato alle avanguardie italiane e racconta un messaggio potente: mondi diversi che si incontrano, uniti dallo sport.
Non solo le medaglie, ma anche i dettagli che le accompagnano – i box e i vassoi per le premiazioni – saranno curati da Versalis (Eni), già coinvolta nella creazione delle Torce dei Giochi, confermando un’impronta di sostenibilità e innovazione in ogni elemento.
Un sogno italiano
«Ogni medaglia è un racconto inciso nel metallo – ha commentato Malagò – che parla della determinazione dell’atleta ma anche della bellezza, della creatività e dei valori dell’Italia. Chi la conquisterà porterà con sé un frammento vivo del nostro spirito nazionale».
Con l’avvicinarsi del 2026, le medaglie rappresentano una tappa fondamentale di questo viaggio. E se è vero che lo sport ha il potere di unire, Milano Cortina 2026 si presenta come un grande laboratorio di collaborazione tra territori, istituzioni e imprese. Dove il metallo si fonde con l’emozione.
E il sogno olimpico diventa anche simbolo di eccellenza Made in Italy.