Il Tour de France è molto più di una corsa ciclistica: è una celebrazione dello sport, della fatica e del territorio. Nato nel 1903, ha attraversato due guerre mondiali, rivoluzioni tecnologiche e trasformazioni epocali, restando sempre al centro dell’immaginario sportivo collettivo.
Ogni estate, milioni di appassionati si affacciano lungo le strade francesi (e non solo) per assistere al passaggio del gruppo, trasformando il Tour in un evento popolare, culturale e, chiaramente, anche economico.
Nel corso delle sue 111 edizioni (quella in corso è la 112°), il Tour de France ha incoronato alcuni dei nomi più iconici del ciclismo mondiale. Quattro uomini hanno raggiunto quota cinque vittorie nella classifica generale, diventando sinonimo stesso della corsa gialla.
Tour de France Albo d’Oro: chi ha fatto la storia
A dominare la prima parte degli anni Settanta è stato Eddy Merckx, soprannominato il Cannibale per la sua fame di vittorie in ogni tipo di gara.
Il belga è stato capace di vincere tappe di ogni profilo e di imporsi con autorità in classifica generale. Dieci anni più tardi, è stata la volta di Bernard Hinault, l’ultimo grande francese a trionfare al Tour, capace di vincere anche Giro e Vuelta.
Negli anni Novanta, il simbolo assoluto è stato invece Miguel Indurain, protagonista di una serie storica di cinque Tour consecutivi vinti con un mix di forza nelle cronometro e controllo sulle salite.
Più recentemente, Chris Froome ha segnato l’epoca del Team Sky, oggi Ineos, dominando il Tour con uno stile improntato alla regolarità e al supporto di una squadra tatticamente perfetta.
- Jacques Anquetil (Francia) – 5 vittorie (1957, 1961-1964)
- Eddy Merckx (Belgio) – 5 vittorie (1969-1970, 1971-1972, 1974)
- Bernard Hinault (Francia) – 5 vittorie (1978-1979, 1981-1982, 1985)
- Miguel Indurain (Spagna) – 5 vittorie consecutive (1991-1995)
- Chris Froome (Regno Unito) – 4 vittorie (2013, 2015-2017)
Gli ultimi dieci vincitori: la rivalità che segna un’epoca
Negli ultimi anni, il Tour ha vissuto una rinnovata epoca d’oro grazie alla sfida tra Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard, capaci di alzare il livello tecnico e riportare attenzione mediatica al ciclismo di vertice.
Dopo il doppio successo di Vingegaard (2022 e 2023), il Tour de France 2024 è tornato nelle mani dello sloveno, che ha così firmato la sua terza maglia gialla, confermandosi come uno dei fuoriclasse assoluti della sua generazione.
- 2024 – Tadej Pogačar (UAE Team Emirates)
- 2023 – Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma)
- 2022 – Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma)
- 2021 – Tadej Pogačar (UAE Team Emirates)
- 2020 – Tadej Pogačar (UAE Team Emirates)
- 2019 – Egan Bernal (Team Ineos)
- 2018 – Geraint Thomas (Team Sky)
- 2017 – Chris Froome (Team Sky)
- 2016 – Chris Froome (Team Sky)
- 2015 – Chris Froome (Team Sky)
Tour de France Albo d’Oro – la Francia domina la sfida tra nazioni
Se la Francia guida naturalmente il palmarès grazie agli albori della corsa, negli ultimi decenni la distribuzione geografica dei vincitori si è diversificata, coinvolgendo nuove potenze ciclistiche.
Il Belgio ha costruito la propria eredità grazie a Merckx e ai grandi degli anni ’50 e ’70 mentre, la Spagna ha dominato grazie all’epoca Indurain e successivamente con Contador.
Anche l’Italia e la sua lunga tradizione ciclistica ha lasciato un’impronta indelebile nella Grande Boucle, anche se l’ultimo successo risale al 2014 con l’impresa di Vincenzo Nibali.
Classifica per Nazioni:
- Francia – 36 vittorie
- Belgio – 18 vittorie
- Spagna – 12 vittorie
- Italia – 10 vittorie
- Regno Unito – 6 vittorie
- Lussemburgo – 5 vittorie
- Stati Uniti – 3 vittorie ufficiali (escluse quelle revocate ad Armstrong)
- Danimarca – 2 vittorie
- Slovenia – 3 vittorie (aggiornato al 2024)
Gli italiani al Tour: eroi e imprese leggendarie
La storia d’amore tra l’Italia e il Tour de France è fatta di imprese leggendarie, rivalità epiche e momenti entrati nella memoria collettiva.
Negli anni ’40 e ’50, il dualismo tra Gino Bartali e Fausto Coppi infiammò le strade d’Europa in generale e della Francia in particolare, con le sfide del Tour.
Bartali vinse nel 1938 e nel 1948, quest’ultima una delle vittorie più simboliche nella storia d’Italia, a soli tre anni dalla fine della guerra; Coppi trionfò nel 1949 e nel 1952, segnando l’apice del ciclismo italiano nel dopoguerra.
Negli anni più recenti, il nome che spicca è quello di Marco Pantani, vincitore nel 1998 dopo una cavalcata romantica e drammatica sulle Alpi che hanno reso Il Pirata un simbolo assoluto capace di ispirare anche oltre il ciclismo.
Dopo anni di attesa, nel 2014 Vincenzo Nibali ha riportato la maglia gialla in Italia, dominando l’edizione con un’impresa costruita tappa dopo tappa. Quel trionfo resta l’ultimo sigillo azzurro nella Grande Boucle.