La Women’s National Basketball Association (WNBA) ha annunciato una storica espansione a 18 squadre, con l’ingresso di tre nuove franchigie che saranno attive tra il 2028 e il 2030. Cleveland, Detroit e Philadelphia sono le città selezionate per accogliere il basket professionistico femminile.
L’espansione, ancora soggetta all’approvazione dei Board of Governors della WNBA e della NBA, rappresenta un momento cruciale nella traiettoria di sviluppo economico e mediatico della lega, che ha già accolto i Golden State Valkyries nel 2025 e attende l’ingresso di Toronto e Portland nel 2026.
«La domanda di basket femminile non è mai stata così alta, – ha dichiarato la Commissioner Cathy Engelbert. – Questa espansione riflette la straordinaria spinta del nostro movimento, la profondità del talento e l’interesse crescente da parte di investitori e tifosi. I nuovi proprietari hanno creduto fin da subito nel potenziale della lega, impegnandosi a costruire squadre forti e radicate nelle rispettive comunità.»
Cleveland: il ritorno dopo 25 anni
A riportare la WNBA nella città dell’Ohio sarà Rock Entertainment Group, il gruppo fondato dal miliardario Dan Gilbert, già proprietario dei Cleveland Cavaliers e figura di spicco nella scena sportiva e finanziaria locale. La squadra, che debutterà nel 2028, segnerà il ritorno della lega a Cleveland dopo l’esperienza delle Rockers (1997-2003).
«Questo giorno sarà ricordato come un momento cardine per lo sport femminile a Cleveland, – ha commentato Dan Gilbert. – Vogliamo onorare la tradizione della città e dare nuova linfa alla passione per il basket femminile, rafforzando al contempo l’identità sportiva locale.»
Il progetto sarà supportato dalle infrastrutture esistenti, inclusi palazzetti e centri di allenamento già utilizzati dalle squadre affiliate ai Cavaliers (NBA e G League).
Detroit: rinascita di una tradizione vincente
Anche Detroit ritroverà la sua squadra WNBA, che sarà attiva a partire dal 2029. Alla guida del progetto ci sarà Tom Gores, proprietario dei Detroit Pistons e CEO della società di private equity Platinum Equity, insieme a un gruppo eterogeneo di investitori provenienti dai settori sport, media e finanza.
Detroit ha già ospitato con successo una squadra nella lega: le Detroit Shock, vincitrici di tre titoli WNBA (2003, 2006, 2008), che stabilirono anche un record d’affluenza nel 2003 con oltre 22.000 spettatori a una singola partita.
«È un momento di grande orgoglio per la città e per la lega, – ha dichiarato Gores. – Abbiamo riunito un gruppo di investitori che rappresentano la forza e la diversità di Detroit, con l’ambizione di rilanciare lo sport femminile a livello professionistico e creare valore economico e sociale per la comunità.»
Philadelphia: nuova linfa per una città di basket
Nel 2030 sarà il turno di Philadelphia, che farà il suo debutto nella WNBA sotto la guida di Harris Blitzer Sports & Entertainment (HBSE), lo stesso gruppo proprietario dei Philadelphia 76ers (NBA) e di diverse realtà sportive internazionali.
Il team sarà parte integrante della strategia di espansione di HBSE, che punta a rafforzare la presenza della lega in un territorio con una profonda tradizione cestistica e un forte bacino di talenti femminili.
«Philadelphia meritava da tempo una squadra WNBA, – ha dichiarato Josh Harris, cofondatore e managing partner di HBSE. – Siamo entusiasti di portare una delle leghe in più rapida crescita al mondo nella nostra città, in collaborazione con istituzioni pubbliche e partner privati.»
Un ecosistema in espansione: il valore strategico della WNBA
Con l’ingresso delle nuove franchigie, la WNBA si conferma una delle realtà più dinamiche e in espansione nel panorama sportivo globale. Nel 2024 la lega è stata nominata da Morning Consult come il brand con la crescita più rapida negli Stati Uniti, e si è classificata al quarto posto nella lista delle 50 aziende più innovative del mondo secondo Fast Company.
Il progetto di crescita non riguarda solo il campo da gioco: grazie alla Changemaker Collective, un consorzio di partner istituzionali e corporate come Ally, AT&T, Deloitte, Google, Nike e CarMax, la WNBA punta a trasformare il modello di business, aumentare la visibilità mediatica e ridefinire il ruolo dello sport femminile nel tessuto economico e sociale nordamericano.
Con una visione che unisce impatto, innovazione e investimento, la WNBA continua a rafforzare il proprio posizionamento come asset sportivo in grado di attrarre capitali, pubblico e opportunità.
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