Impresa Ferrari alla 24 ore di Le Mans: ecco quanto vale la vittoria

La Ferrari conquista la terza vittoria consecutiva alla 24 Ore di Le Mans con la 499P privata di AF Corse e Robert Kubica. Un trionfo che va oltre il valore economico, di appena 50mila euro.

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Il prezzo della gloria
Image Credits: media centre Ferrari

Vincere la 24 Ore di Le Mans è un’impresa che vale molto più dei numeri sul conto corrente. Lo dimostra il trionfo della Ferrari 499P numero 83, che ha firmato la dodicesima vittoria assoluta del Cavallino Rampante nella classica francese e la terza consecutiva nella categoria Hypercar.

Un successo dal valore storico, sportivo e simbolico inestimabile, ma economicamente sorprendente: il montepremi assegnato agli eroi della Sarthe si ferma a 50mila euro.

La corsa più iconica del motorsport

La 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans ha visto salire sul gradino più alto del podio la Ferrari giallo brillante del team privato AF Corse, con base a Piacenza. Alla guida della Hypercar numero 83 si sono alternati Robert Kubica, Yifei Ye e Phil Hanson, capaci di completare 387 giri del Circuit de la Sarthe, lasciandosi alle spalle le ufficiali Ferrari rosse e una Porsche agguerrita, seconda al traguardo con il francese Kevin Estre.

Un successo frutto di una gestione perfetta, che conferma il dominio Ferrari nella nuova era dell’endurance, dopo i trionfi del 2023 e 2024. Ma è anche un cerchio che si chiude per Robert Kubica, ex promessa della Formula 1, la cui carriera fu tragicamente interrotta nel 2011 da un grave incidente nei rally, proprio quando un contratto con la Scuderia di Maranello sembrava cosa fatta. Oggi, a 40 anni e dopo aver ricostruito la sua vita professionale nel mondo delle corse endurance, Kubica si prende una rivincita epocale.

Con questa vittoria, il polacco entra in una ristrettissima élite. È infatti solo il secondo pilota del XXI secolo, dopo Fernando Alonso, ad aver vinto sia una gara di Formula 1 sia la 24 Ore di Le Mans. Un risultato che consacra la sua resilienza sportiva e arricchisce il palmarès di Maranello, che non festeggiava tre vittorie di fila a Le Mans dai tempi d’oro degli anni ’60.

24 ore di Le Mans: il montepremi

Ma a fronte di una vittoria tecnica, mediatica e storica dal peso enorme, il premio economico stona per entità. La Ferrari si è vista riconoscere appena 40mila euro per la vittoria assoluta, a cui si aggiungono 10mila euro per il successo di classe (Hypercar), per un totale di 50mila euro. Un importo che, a confronto con i costi di sviluppo e gestione di un programma Hypercar – si stimano oltre 20 milioni di euro a stagione – risulta puramente simbolico.

Il regolamento prevede inoltre 25mila euro al secondo classificato e 20mila al terzo, con 7mila euro di base per ogni pilota qualificato.

A compensare la modesta cifra in denaro, c’è però un simbolo di prestigio ben apprezzato nel paddock. Oltre ad essere timekeeper, Rolex assegna a ogni vincitore assoluto l’orologio Oyster Perpetual Cosmograph Daytona con incisione speciale, assegnato a ogni vincitore assoluto. Icona di precisione, affidabilità e design, il Daytona è da sempre emblema del connubio tra lusso e motorsport.

Investimenti e ritorni: perché vincere Le Mans conviene

La 24 Ore di Le Mans non si vince per il denaro, ma il ritorno d’immagine è gigantesco. La visibilità garantita da un trionfo nella corsa di durata più seguita al mondo vale oro per i costruttori e per gli sponsor. Le ripercussioni si misurano in incremento di valore del brand, visibilità mediatica globale e ricadute commerciali.

Per Ferrari, tornare a vincere regolarmente a Le Mans consolida la sua presenza nei segmenti più esclusivi del motorsport, rafforzando anche la narrazione tecnica ed emozionale del marchio agli occhi di clienti e appassionati.

Ecco perché, nonostante i premi in denaro modesti, il successo alla 24 Ore di Le Mans resta uno degli obiettivi più ambiti nell’universo delle corse. Per Kubica, una consacrazione. Per Ferrari, un investimento vincente. Per il motorsport, una storia destinata a essere ricordata.